Il livello di siccità in molte zone dell’UE rimane grave, secondo l’ultimo rapporto del Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione Europea “Drought in Europe – August 2022”, che fornisce un aggiornamento della valutazione della situazione della siccità in Europa basato sui dati e le analisi dell’Osservatorio europeo della siccità.
L’evoluzione e gli impatti della prolungata siccità nell’UE confermano la preoccupante situazione del luglio 2022: il 47% dell’UE è ancora in condizioni di preallerta, il che significa che le precipitazioni sono state inferiori alla norma e l’umidità del suolo è in deficit, e il 17% dell’UE è in allerta, il che significa che anche la vegetazione e le colture mostrano gli effetti negativi della siccità. Complessivamente, il 64% dell’Europa è in una situazione preoccupante, il che contribuisce a diffondere ampiamente le aree a rischio incendio in tutta l’UE.
“La combinazione di una grave siccità e di ondate di calore ha creato uno stress senza precedenti sui livelli idrici dell’intera UE”, ha dichiarato la Commissaria per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, Mariya Gabriel. “Attualmente stiamo notando una stagione di incendi selvaggi sensibilmente superiore alla media e un impatto importante sulla produzione agricola. Il cambiamento climatico è indubbiamente più evidente ogni anno; la Commissione europea e i suoi scienziati stanno lavorando instancabilmente per mappare e studiare questa crisi con le migliori tecnologie disponibili, dallo spazio e sul terreno, e stanno guidando gli sforzi per proteggere il nostro ambiente e i nostri cittadini dalle emergenze”.
Gli stress idrici e termici peggiorano notevolmente le precedenti prospettive negative sui raccolti estivi, come riportato nel Bollettino MARS del JRC dell’agosto 2022. Le attuali previsioni di resa per il mais da granella, la soia e i girasoli a livello europeo sono, rispettivamente, del 16%, 15% e 12%: 16%, 15% e 12% al di sotto della media quinquennale. Il grave deficit di precipitazioni ha interessato quasi tutti i fiumi europei, con ripercussioni sul settore energetico sia per la produzione di energia idroelettrica che per i sistemi di raffreddamento di altre centrali, nonché sul trasporto fluviale.
Diversi Stati membri dell’UE hanno adottato misure di restrizione idrica, poiché le forniture potrebbero essere ancora compromesse nelle prossime settimane. Nei prossimi mesi, fino a novembre 2022, è probabile che nella regione euromediterranea occidentale si verifichino condizioni più calde e secche del solito. Negli ultimi giorni, le precipitazioni hanno alleviato le condizioni di siccità in alcune regioni d’Europa. Tuttavia, hanno anche portato con sé nuove sfide, poiché in alcune aree si sono verificati sotto forma di forti temporali. Secondo gli esperti del JRC, l‘attuale siccità sembra essere la peggiore da almeno 500 anni. I dati finali alla fine della stagione confermeranno questa valutazione preliminare. Il Centro comune di ricerca produce informazioni sulla siccità in tempo reale attraverso gli Osservatori europei e globali della siccità (EDO e GDO), che fanno parte del Copernicus Emergency Management Service (CEMS).