Innovazione ESG

PlasticFinder, lancia etichetta blockchain per la plastica riciclata

Con sempre maggior frequenza capita di leggere sulle confezioni dei prodotti acquistati che la plastica utilizzata è riciclata per una parte corrispondente al 30, 40, 50 o al 100%. Ma è un dato la cui veridicità non è verificabile, e quindi spesso al consumatore resta il dubbio che possa essere una tra le pratiche di greenwashing messe in atto dalle aziende per dare un’immagine di sostenibilità che in concreto non esiste.

PlasticFinder, il marketplace internazionale di compravendita delle materie plastiche, ha investito negli ultimi mesi nella tecnologia blockchain e ha presentato il servizio, ora disponibile per i clienti, Certified Recycled Plastic® (CRP), in grado di garantire la tracciabilità fisica, contrattuale, logistica, finanziaria, ambientale e informatica.

La tecnologia blockchain è infatti una sorta di registro digitale su cui possono essere trascritti dati condivisi e immutabili. Ciò vuol dire che nessuno, una volta che è stata effettuata la trascrizione, può intervenire per modificarla. Una sorta di “notaio virtuale” che può essere consultato in ogni momento, da ogni parte del mondo.

Ecco allora che questo “notaio digitale”, secondo quanto dichiarato dalla società, può trasformarsi nella chiave di volta per garantire trasparenza e tracciabilità nell’intero percorso che compie la plastica nelle sue seconde vite: da quando viene scartata dopo il primo utilizzo (assumendo lo “status di rifiuto”), a quando viene trasferita, trasformata e poi reimmessa sul mercato.

“PlasticFinder è dunque pronta fin d’ora a offrire la garanzia di piena tracciabilità di ogni lotto che verrà acquistato all’interno del suo marketplace. Il servizio CRP consente infatti l’accesso al sistema di trascrizione di Amazon Quantum Ledger Database (QLDB) per registrare in modo univoco, immutabile e verificabile le transazioni lungo l’intera filiera del riciclo, dal “rifiuto” al prodotto finale. Si tratta di un’innovazione davvero enorme per il mondo della plastica” ha dichiarato Riccardo Parrini, ceo di PlasticFinder.

Sarà dunque possibile acquistare plastica sul portale PlasticFinder ottenendo contestualmente un certificato su cui verrà apposto un codice QR attraverso il quale, in modo facile e rapido (e grazie alla Blockchain), sarà possibile accedere alla storia del singolo lotto acquistato.

“Si tratta di uno strumento che in alcuni casi, pensiamo a temi come la plastic tax e i crediti d’imposta, diventerà ancora più decisivo consentendo di distinguere in modo netto tra riciclatori reali, meritevoli di sgravi e agevolazioni, e “furbetti del riciclo” ha aggiuto Stefano Chiaramondia, presidente di PlasticFinder