Energia pulita

La Commissione UE si allea con l’industria sui mini reattori nucleari

La Commissione europea sta istituendo una nuova alleanza industriale dell’UE con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo, la dimostrazione e l’implementazione di piccoli reattori modulari (SMR, small modular reactor) entro l’inizio degli anni ’30 del XXI secolo. Dando seguito alla comunicazione della scorsa settimana relativa alla raccomandazione di ridurre le emissioni di gas serra del 90% entro il 2040 in cui si sottolinea che tutte le tecnologie saranno necessarie per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica dell’UE entro il 2050, la Commissione ha lanciato poi un invito a presentare domande di adesione all'”Alleanza SMR”.

Cosa sono mini reattori nucleari

I mini reattori modulari sono reattori nucleari [< 300 Megawatt elettrici (MWe)] molto più piccoli delle centrali nucleari convenzionali di grandi dimensioni (> 1000 Mwe). Ciò li rende notevolmente più flessibili, in termini di scelta del sito, velocità di costruzione, quantità di acqua fredda, e adatti per l’uso in hub energetici integrati (ad esempio, combinati con energie rinnovabili intermittenti). Gli SMR, inoltre, sono adatti a sostituire gli impianti alimentati a combustibili fossili, consentendo di mantenere e offrire nuove opportunità di lavoro altamente qualificato nelle aree in cui questi impianti verrebbero chiusi. Tra gli altri vantaggi, i mini reattori sono anche adatti a fornire elettricità e calore per l’industria e il teleriscaldamento, nonché per produrre idrogeno. Infine, essi hanno una maggiore attrattiva per gli investitori privati grazie ai costi iniziali inferiori e ai tempi di sviluppo più brevi.

A chi si rivolge l’alleanza e come opererà

La platea di destinatari della Commissione è composta da un’ampia gamma di parti interessate dell’industria degli SMR, tra cui fornitori, servizi pubblici, aziende nucleari specializzate, istituzioni finanziarie, organizzazioni di ricerca, centri di formazione e organizzazioni della società civile. L’obiettivo principale dell’alleanza è di rafforzare la catena di approvvigionamento nucleare in Europa sfruttando la sua capacità di produzione e innovazione e rafforzando la cooperazione dell’UE.

“Il lancio dell’Alleanza industriale dell’UE sui piccoli reattori modulari riunirà il lato tecnologico e le aziende energetiche per sfruttare al meglio le nuove tecnologie nucleari sicure e versatili. Possono contribuire al nostro percorso di decarbonizzazione per integrare le energie rinnovabili e fornire la produzione di energia di base per l’elettrificazione profonda, una fonte affidabile di calore per le industrie e i distretti urbani, nonché per la produzione di idrogeno a basse emissioni di carbonio. Inoltre, l’alleanza faciliterà lo spiegamento dei primi reattori entro il prossimo decennio nei paesi che sceglieranno di farlo, nel pieno rispetto dei più elevati standard di sicurezza nucleare e sostenibilità ambientale. In breve: vogliamo che questa Alleanza offra vantaggi in termini molto pratici, attraverso il pieno impegno sulla sicurezza nucleare, utilizzando le catene di approvvigionamento europee e stimolando l’innovazione per le nuove tecnologie”, ha dichiarato commissario per l’Energia Kadri Simson.

Il lavoro dell’alleanza si concentrerà, in particolare, sul potenziamento della catena di approvvigionamento nucleare europea identificando e affrontando le lacune e promuovendo una stretta cooperazione tra le parti interessate. Punterà inoltre a sostenere i promotori di progetti SMR nello sviluppo, nella dimostrazione e nella diffusione dei loro progetti nel mercato dell’UE e oltre, individuando ed eliminando le barriere e collaborando con gli investitori finanziari, l’industria e le autorità locali. L’alleanza si occuperà anche di stabilire modalità per informare e coinvolgere i potenziali utenti industriali (come le industrie ad alta intensità energetica), i produttori di idrogeno e i distretti urbani, agevolando e coordinando progetti volti a rispondere alle future esigenze di ricerca e innovazione, in particolare per i reattori modulari avanzati nell’ambito del programma di ricerca e formazione Euratom. Infine, l’alleanza della Commissione punta a promuovere la collaborazione con le pertinenti organizzazioni della società civile e le ONG, nonché la cooperazione con gli organismi internazionali pertinenti per sviluppare il mercato europeo dei mini reattori nucleari.

In combinazione con altre fonti di energia pulita, gli SMR svolgeranno un ruolo nel realizzare la transizione verso l’energia green e nel rafforzare la sicurezza energetica in Europa nei prossimi anni, contribuendo a decarbonizzare l’industria, produrre idrogeno a basse emissioni di carbonio e fornire calore a imprese e distretti urbani.

Tuttavia, la Commissione avverte che, per accelerare lo sviluppo e la diffusione degli SMR, l’UE dovrà migliorare ulteriormente la propria capacità di valutare la sicurezza e l’impatto di nuovi progetti e tecnologie, nonché l’ampia gamma di possibili applicazioni, anche oltre la generazione di energia come nel settore sanitario. Gli investimenti Euratom e nazionali dovranno inoltre sostenere lo sviluppo di nuove capacità e competenze nucleari.

Prossimi passi

Il termine di scadenza per partecipare al bando è il 12 aprile 2024, ma sono previsti due eventi prima. Uno di divulgazione il 21 marzo, evento collaterale al Nuclear Energy Summit, e un altro organizzato dalla presidenza del Belgio presso il Consiglio dell’UE e dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA). A primavera inoltrata si terrà inoltre un’Assemblea Generale inaugurale dell’alleanza.