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Danni da emissioni

La California fa causa alle Big Oil per aver nascosto i rischi del cambiamento climatico

Lo Stato della California ha intentato una causa contro le Big Oil (le maggiori compagnie del petrolifere e del gas) con l’accusa di aver nascosto i rischi del cambiamento climatico e chiedendo di conseguenza il risarcimento dei danni per contribuire a mitigare i costi del riscaldamento globale causato dai combustibili fossili. Lo riporta il Financial Times precisando che lo Stato USA ha citato in giudizio diverse delle più grandi compagnie petrolifere del mondo, tra cui ExxonMobil, Shell e BP oltre a ConocoPhillips, Chevron e American Petroleum Institute.

Il ricorso sostiene che i dirigenti del settore petrolifero e del gas sapevano che fare affidamento sui combustibili fossili avrebbe avuto risultati catastrofici, ma hanno scientemente nascosto informazioni causando un ritardo nella risposta sociale al riscaldamento globale, che avrebbe provocato danni per miliardi di dollari tra cui siccità, incendi e tempeste, fenomeni sempre più diffusi in California.

L’azione fa seguito a una nuova legge californiana approvata la scorsa settimana che prevede, per la prima volta, l’obbligo per le società inquinatrici di calcolare e rivelare le emissioni di carbonio legate alla fornitura e all’uso dei loro prodotti.

Il governatore della California, Gavin Newsom ha affermato, come riferisce il FT, “per più di 50 anni, le grandi compagnie petrolifere hanno mentito, nascondendo il fatto che sapevano da tempo quanto pericolosi siano i combustibili fossili che producono per il nostro pianeta”. “I contribuenti della California non dovrebbero pagare il conto. La California sta agendo per ritenere responsabili i grandi inquinatori”.

Quest’ultimo procedimento si aggiunge a un elenco di oltre 40 casi di contenzioso sul clima presentati da stati e comunità statunitensi contro l’industria del petrolio e del gas.
A livello globale, secondo una ricerca delle Nazioni Unite e della Columbia University, il numero di casi giudiziari legati al clima è raddoppiato nei cinque anni tra il 2017 e l’estate 2023 anche se la maggior parte dei casi negli Stati Uniti è stata archiviata.
Il mese scorso, però. un tribunale del Montana si è pronunciato a favore di un gruppo di attivisti per il clima in una decisione storica che ha stabilito che i giovani hanno diritto a “un ambiente pulito e salubre”.

Una recente analisi peer-reviewed condotta dall’Union of Concerned Scientists ha rilevato che il 37% della superficie totale bruciata dagli incendi boschivi negli Stati Uniti occidentali e nel Canada sud-occidentale dal 1986 potrebbe essere attribuita alle emissioni di carbonio legate alla produzione di combustibili fossili e cemento.