lululemon athletica, società di abbigliamento sportivo, ha lanciato i primi prodotti in realizzati con nylon di origine vegetale. L’azienda collabora infatti da due anni con Genomatica (Geno), startup di biotecnologia californiana che sviluppa materiali sostenibili derivanti da materie prime vegetali o di scarto anziché da combustibili fossili, e in cui, ad agosto 2021, ha investito per introdurre materiali biobased di origine rinnovabile nelle proprie linee di abbigliamento sportivo.
“Insieme a lululemon, Geno sta aprendo un nuovo capitolo per il nylon a base vegetale e sta accelerando la transizione dei materiali sostenibili” ha dichiarato Christophe Schilling, CEO e fondatore di Geno, “Questa partnership sta sconvolgendo il mercato del nylon da 22 miliardi di dollari e con lululemon accelereremo la transizione dei materiali sostenibili”.
Tra gli obiettivi ESG di Iululemon vi è infatti proprio lo sviluppo di abbigliamento prodotto con materiali meno impattanti dal punto di vista ambientale e riutilizzabili lungo la filiera. L’azienda dell’abbigliamento sportivo tecnico punta, infatti, entro il 2030 di realizzare il 100% dei suoi prodotti con materiali sostenibili e di ridurre del 60% l’intensità delle emissioni lungo la sua catena di fornitura globale.
Secondo quanto riportato dalla società, il nylon è il principale materiale acquistato da lululemon in termini di peso, rappresentando il 37% dei materiali utilizzati nei suoi prodotti nel 2021. Nell’ambito dei suoi obiettivi di sostenibilità, lululemon si è pertanto impegnata a trovare e usare soluzioni alternative al nylon proveniente da risorse fossili entro il 2025 e di approvvigionarsi di nylon al 100% rinnovabile o a contenuto riciclato per i suoi prodotti entro il 2030.
