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Decarbonizzazione

Iren, SBTi valida i target di riduzione delle emissioni dirette (-47% al 2030)

Iren ha ottenuto da Science Based Targets initiative (SBTi) la validazione su base scientifica degli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti (GHG) previsti nel piano industriale al 2030. Il gruppo Iren, infatti, ha assunto l’impegno di ridurre, entro il 2030 e rispetto al 2020, del 47% le emissioni dirette di gas serra (scope 1) per megawattora (MWh) di energia prodotta e di aumentare l’approvvigionamento annuale di elettricità da fonti rinnovabili per raggiungere il 100% entro il 2030.

Science Based Targets initiative (SBTi), iniziativa a livello mondiale nata dalla collaborazione tra CDP, Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC), World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF), verifica l’allineamento degli obiettivi di decarbonizzazione delle imprese con le indicazioni dell’Accordo di Parigi e promuove le migliori pratiche per la definizione e la verifica indipendente di target di mitigazione del cambiamento climatico in linea con gli obiettivi scientifici (science-based).

I target del piano industriale per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra dirette (scope 1) e indirette (scope 2 e 3) rappresentano l’impegno di Iren verso l’obiettivo “Well below 2°C”, volto a limitare l’incremento della temperatura globale ben al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali.

Quello della riduzione del 47% delle emissioni scope 1 entro il 2030 è un impegno che si traduce nel portare l’intensità carbonica della produzione energetica a 176 gCO2eq/kWh nel 2030, rispetto ai 332 gCO2eq/kWh del 2020, attraverso diverse azioni strategiche: il consistente sviluppo di fonti rinnovabili per la produzione di energia, con un incremento di 2,2 GW di potenza installata in arco piano, l’implementazione di tecnologie finalizzate alla cattura e stoccaggio della CO2 emessa dagli impianti e l’impiego di miscele di combustibili in sostituzione del solo gas naturale, in linea con le previsioni di scenario circa la futura disponibilità di idrogeno e gas rinnovabili.

Per la decarbonizzazione invece della propria catena del valore (emissioni GHG scope 3), gli obiettivi del gruppo Iren prevedono la riduzione, entro il 2030 rispetto al 2020, del 13% delle emissioni di gas serra riconducibili all’acquisto di combustibili ed energia, utilizzati per le proprie attività, e del 25% di quelle correlate all’utilizzo del gas erogato ai clienti. Un obiettivo in cui il Gruppo coinvolgerà sia la catena di fornitura sia le comunità locali dei territori in cui opera.

“La validazione di Science Based Target initiative conferma l’attenzione che poniamo alla decarbonizzazione delle nostre attività, in linea con le ambizioni internazionali per la lotta al cambiamento climatico” ha dichiarato Gianni Vittorio Armani, amministratore delegato di Iren “Una scelta strategica per contribuire alla transizione ecologica che è sostenuta dagli investimenti previsti nel nostro piano industriale al 2030: 8,7 miliardi di euro in 10 anni, che, oltre alla riduzione delle emissioni climalteranti e alla progressiva crescita nelle rinnovabili, supporteranno l’economia circolare, l’uso razionale delle risorse idriche e la resilienza delle città”.

Il gruppo ha inaugurato venerdì scorso, 25 marzo, il nuovo impianto di accumulo del calore e solare termico di Mirafiori Nord, sito nell’area di corso Salvemini a Torino, precedentemente occupata dalla vecchia centrale termoelettrica.

Il nuovo impianto, oltre a collegare tre dorsali della rete di teleriscaldamento di Torino alimenta una significativa area del quartiere Mirafiori Nord. La struttura è stata realizzata in 5 anni (compresa la demolizione della vecchia centrale) grazie ad un investimento complessivo di 46 milioni di euro, 10 per l’impianto e 36 per la rete.

Il sito è composto da diversi sistemi integrati quali un sistema di accumulo di calore composto da tre serbatoi per un volume complessivo di circa 2500 m3; una stazione di pompaggio composta da 3 elettropompe che entrano in servizio durante la fase di erogazione di calore da parte dei serbatoi di accumulo; un sistema solare termico con una potenza nominale pari a 411 kW, interconnesso al sistema del teleriscaldamento del quartiere di Mirafiori Nord tramite uno scambiatore di calore; un impianto fotovoltaico installato sulla copertura dell’edificio con potenza nominale pari a 45 kWp.

Il sito, grazie all’integrazione dei sistemi di accumulo con i sistemi di produzione da fonti rinnovabili, evita ogni anno emissioni in atmosfera di circa 8.000 tonnellate di CO2.