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Sustainable Fashion Award 2022

Gucci, premiata per il programma di agricoltura rigenerativa

Una collaborazione che diventa simbolo del cambiamento in corso nel sistema moda e di una nuova visione della filiera produttiva che parte dalla terra: sono queste le ragioni alla base del premio The Climate Action Award attribuito a Gucci durante la cerimonia di consegna dei CNMI Sustainable Fashion Awards 2022, con cui si è chiusa la Milano Fashion Week. 

Accanto alle due menzioni ricevute dalla maison per Demetra/Gucci Off The Grid finalista nella categoria The Groundbreaker Award e per CHIME FOR CHANGE finalista nella categoria The Philanthropy and Society Award, il premio The Climate Action Award riconosce il  valore del percorso intrapreso da Gucci nell’ambito dell’agricoltura rigenerativa e premia il progetto NATIVA™ Regenerative Agriculture Program, avviato da Gucci in Uruguay in collaborazione con Chargeurs Luxury Fibers, uno dei maggiori trasformatori di lana nel mondo. Un progetto che vede coinvolti dieci aziende agricole, tra cui La Soledad, guidata da Gabriela Bordabehere.

Sfidando il pregiudizio che la pastorizia nella Pampa, patria dei leggendari Gaucho, sia un lavoro esclusivamente maschile, Gabriela ha preso le redini dell’azienda del marito all’età di quarant’anni, decisa a guidarla verso il futuro. Da allora, di anni ne sono passati quasi venti e La Soledad è diventata un’azienda che esemplifica al meglio i benefici dell’agricoltura rigenerativa, non solo sul territorio ma anche sulla comunità.

Grazie alla collaborazione con Chargeurs Luxury Fibers, gli allevatori parte del progetto NATIVA™ Regenerative Agriculture Program ricevono da Gucci un sostegno finanziario mirato ad aumentare la biodiversità a beneficio dei suoli e del benessere degli animali. Il progetto si estende su un territorio di oltre 100.000 ettari e la maison italiana riceverà 50 tonnellate all’anno di lana a partire dal gennaio 2023 e per una durata iniziale di 4 anni. Queste quantità entreranno a far parte delle collezioni Gucci dalle prossime stagioni, contribuendo ad un incremento significativo di lana approvvigionata secondo criteri di sostenibilità, raggiungendo il 50% rispetto al 38% attuale.

Impegnata dal 2020 a finanziare progetti di agricoltura rigenerativa legati all’allevamento di bovini e ovini nei pascoli estesi e depauperati del Montana e della Patagonia, con questo progetto, Gucci fa così un passo in avanti andando a incidere direttamente nella propria filiera. Attraverso l’approccio nature-positive che contraddistingue la propria strategia di sostenibilità, la maison si impegna a restituire alla natura, promuovendo pratiche agricole capaci di riportare biodiversità all’ambiente, salute ai suoli, benessere agli animali e con una ricaduta positiva sulle comunità locali.

” Quello della sostenibilità è un percorso che abbiamo intrapreso da tempo ed è ormai diventato un mindset, un approccio che caratterizza il nostro modo di fare impresa. Oggi viene premiato uno dei progetti che supportiamo in Uruguay sul fronte dell’agricoltura rigenerativa ma anche nel nostro Paese, in Italia, stiamo lavorando per far rivivere filiere che erano andate quasi completamente perdute, come il cotone e la seta, sostenendo anche le comunità che stanno facendo rivivere queste pratiche” ha dichiarato Marco Bizzarri, Presidente e CEO di Gucci.

A 100 anni dalla sua fondazione, la Maison infatti ha ribadito il proprio legame con la tradizione e sta investendo sulla filiera della seta e del cotone con progetti pilota in Calabria, Puglia e Sicilia.