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EU ETS

ESMA, pubblicato il report sul mercato del carbonio UE

L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), ha pubblicato il report finale sul mercato del carbonio dell’Unione Europea che le era stato richiesto a ottobre dalla Commissione europea a seguito di alcune domande sorte dopo la comunicazione sui prezzi dell’energia Tackling rising energy prices: a toolbox for action and support. L’analisi non ha riscontrato nessuna carenza importante nel funzionamento dello scambio di quote delle emissioni (EU ETS) sulla base dei dati disponibili. Tuttavia, l’ESMA ha formulato una serie di raccomandazioni politiche per migliorare la trasparenza e il monitoraggio del mercato.

Il report presenta un’analisi approfondita dello scambio di quote di emissioni (EUA, European Union Allowances) e degli strumenti derivati sulla base dei dati raccolti da diverse fonti, tra cui la documentazione reportistica del European Market Infrastructure Regulation (EMIR), il reporting delle transazioni MiFIR (Regolamento Europeo sui Mercati degli Strumenti Finanziari), i rapporti di posizione giornalieri e settimanali MiFID II (direttiva dell’Unione Europea 2004/39/CE), i dati delle aste e i dati ottenuti dal registro dell’UE.

L’ESMA, esaminando il trading nel mercato del carbonio segnala che le posizioni lunghe in derivati sul carbonio sono detenute principalmente da entità non finanziarie a scopo di copertura, mentre le posizioni corte sono detenute principalmente da banche e società di investimento che forniscono liquidità e finanziamenti per il carbonio; le posizioni dei fondi d’investimento rimangono limitate, con posizioni detenute principalmente da fondi di paesi terzi; e la quota di trading ad alta frequenza e algoritmico è significativa nel mercato del carbonio, anche se le imprese interessate detengono solo posizioni molto piccole o nessuna posizione effettiva.

La guerra in Ucraina ha ovviamente avuto un forte impatto sul mercato del carbonio, con prezzi EUA in calo del 30% tra il 23 febbraio e il 4 marzo (data limite per l’analisi dell’ESMA). L’ESMA nota comunque che il prezzo del carbonio al 22 marzo si è ripreso, ma segnala che la situazione resta volatile.

Raccomandazioni politiche

L’Autorità europea ha inoltre formulato una serie di raccomandazioni sulla trasparenza e il monitoraggio del mercato del carbonio dell’UE dal punto di vista delle autorità di regolamentazione dei titoli; per esempio estendere i controlli sulla gestione delle posizioni ai derivati EUA; modificare la segnalazione delle posizioni EUA; tracciare la catena delle transazioni nelle relazioni di regolamentazione MiFIR; e fornire all’ESMA l’accesso alle transazioni del mercato primario.

Le misure proposte fornirebbero maggiori informazioni ai partecipanti al mercato, alle autorità di regolamentazione e al pubblico e sono intese a contribuire al continuo buon funzionamento del mercato, che svolge un ruolo importante per la transizione dell’UE verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

L’ESMA ha inoltre segnalato due questioni che la Commissione europea potrebbe prendere in considerazione per quanto riguarda l’introduzione di limiti di posizione sui derivati del carbonio, menzionata nelle discussioni pubbliche come una potenziale aggiunta al quadro legislativo, e il monitoraggio centralizzato del mercato del carbonio a livello UE, in linea con il monitoraggio stile ACER per il gas e l’energia.

Passi successivi

Il report dell’ESMA è la base da cui la Commissione europea, il Consiglio dell’Unione Europea e il Parlamento europeo partiranno per stabilire se siano necessarie misure aggiuntive per regolamentare il mercato del carbonio. L’ESMA assisterà con le misure di attuazione e con ulteriori analisi dei dati o raccomandazioni che potrebbero essere utili nelle future delibere sul mercato del carbonio dell’UE.

EU ETS: un mercato per lo scambio di CO2

L’Emission Trading System (EU ETS) è uno strumento della politica europea per combattere il cambiamento climatico e ridurre le emissioni di gas a effetto serra in maniera costo efficiente. Assegna un prezzo sulla CO2 che le entità soggette a obblighi di conformità possono rilasciare nell’atmosfera. È stato il primo grande mercato mondiale del carbonio e rimane il più grande.

Il Sistema limita le emissioni prodotte da oltre 10.000 impianti nel settore dell’energia elettrica e nell’industria manifatturiera, nonché dalle compagnie aeree che operano tra i Paesi che lo adottano. Interessa oltre il 40% delle emissioni di gas a effetto serra dell’UE.

L’EU ETS opera secondo il principio del Cap and Trade. Viene fissato un tetto che stabilisce la quantità massima di gas climalteranti che può essere emessa dagli impianti obbligati. Entro questo limite, le imprese possono acquistare o vendere quote in base alle loro esigenze. Le quote rappresentano la valuta centrale del sistema; una quota dà al suo titolare il diritto di emettere una tonnellata di CO2e.

Una volta l’anno, tutte le imprese che partecipano all’UE ETS devono restituire una quota di emissione per ogni tonnellata di CO2 equivalente emessa. Un numero limitato di quote di emissione viene assegnato a titolo gratuito ad alcune imprese sulla base di regole armonizzate di assegnazione. Le imprese che non ricevono quote di emissione a titolo gratuito, o in cui le quote ricevute non sono sufficienti a coprire le emissioni prodotte, devono acquistare le quote di emissione all’asta o da altre imprese. Chi ha quote di emissioni in eccesso rispetto alle emissioni prodotte, può venderle.