Eni: -32% di utile di gruppo nel trimestre, crescono Plenitude e Sustainable Mobility | ESG News

Agri-hub

Eni prima produzione di olio vegetale per bioraffinerie in Kenya

Eni ha completato la costruzione dello stabilimento per la raccolta e spremitura di semi oleaginosi (agri-hub) a Makueni, in Kenya, e avviato la produzione del primo olio vegetale per le bio-raffinerie. L’agri-hub avrà una capacità installata pari a 15.000 tonnellate con una produzione prevista nel 2022 di 2.500 tonnellate.

L’impianto lavorerà semi di ricino, di croton e di cotone per estrarre olio vegetale. Si tratta di materie prime che non sono in competizione con la filiera alimentare perché provenienti da coltivazioni resistenti all’aridità e adatte a crescere su terreni degradati, appunto ricino, semi raccolti da piante spontanee (croton) e co-prodotti della filiera del cotone in un’ottica di economia circolare. Nello stabilimento, inoltre, si produrranno mangimi e bio-fertilizzanti, derivati dalla componente proteica dei semi. Il centro funzionerà anche come polo di formazione e supporto tecnico agli agricoltori.

Eni Kenya, la sua filiera e tutti gli agri-feedstock sviluppati sono stati certificati secondo lo schema di sostenibilità ISCC-EU (International Sustainability and Carbon Certification), standard volontario riconosciuto dalla Commissione europea per la certificazione di biocarburanti (RED II). La società ha avviato inoltre, in partnership con ISCC all’interno di un progetto Horizon 2020, le procedure per ottenere la certificazione Low ILUC (basso rischio di cambiamento diretto ed indiretto della destinazione d’uso dei terreni) già a partire dai prossimi mesi.

L’avvio della produzione in Kenya rappresenta il primo passo per le iniziative nella catena agro-industriale di Eni. Nel corso dell’ultimo anno sono stati firmati accordi in diversi paesi tra cui Congo, Mozambico, Angola, Costa d’Avorio, Benin, Kazakistan e Ruanda. Per questi Paesi, così come per l’Italia, sono stati avviati studi di fattibilità con l’obiettivo di condurre nelle realtà più mature una prima fase di attività agricola a partire dal 2022 per poi procedere con la costruzione di impianti di spremitura di semi per la bio-raffinazione.