È realtà la joint venture St. Bernard Renewables LLC (SBR), partecipata al 50% da Eni Sustainable Mobility e all’altra metà da PBF Energy, per una bioraffineria che è già operativa nell’area della raffineria di PBF a Chalmette, in Louisiana negli Stati Uniti d’America. PBF ha contribuito agli asset della bioraffineria SBR, mentre Eni Sustainable Mobility si è impegnata con un apporto di capitale pari a 835 milioni di dollari di cui 431 milioni versati al closing. La parte restante sarà corrisposta dalla società dedicata alla mobilità sostenibile controllata dal cane a sei zampe al momento dell’avvio dell’unità di pretrattamento (“PTU”). Ulteriori eventuali 50 milioni di dollari da parte di Eni Sustainable Mobility saranno subordinati al raggiungimento di obiettivi progettuali e criteri di performance.
“Il closing dell’acquisizione del 50% della bioraffineria di St. Bernard Renewables e la creazione di una JV dedicata con un importante partner statunitense come PBF, conferma la rilevanza dei biocarburanti per Eni Sustainable Mobility, che già gestisce due bioraffinerie in Italia, e rappresenta un ulteriore passo in avanti nel percorso di decarbonizzazione dei trasporti, compresi i settori ‘hard to abate’ come quello dei mezzi pesanti” ha dichiarato Stefano Ballista, amministratore delegato di Eni Sustainable Mobility.
Secondo quanto reso noto dall’ad, il closing consentirà a Eni Sustainable Mobility di essere presente nei mercati più rilevanti e di aumentare la propria capacità di bioraffinazione, portandola da 1,1 a oltre 1,6 milioni di tonnellate, in linea con l’obiettivo di raggiungere oltre 3 milioni di tonnellate/anno entro il 2025 e di superare i 5 milioni di tonnellate/anno entro il 2030.