Emissione obbligazionaria ESG

Enel, “Sustainability-Linked bond” da 2,75 miliardi di euro

Enel Finance International N.V. (“EFI”), la società finanziaria di diritto olandese controllata da Enel, ha collocato sul mercato Eurobond un “Sustainability-Linked bond” multi-tranche rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 2,75 miliardi di euro.

La nuova emissione è legata al raggiungimento dell’obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo all’obiettivo di sviluppo sostenibile 13 (Lotta contro il cambiamento climatico) delle Nazioni Unite e in conformità con il Sustainability-Linked Financing Framework del gruppo, da ultimo aggiornato a gennaio 2022, che integra pienamente la sostenibilità nel piano di finanziamento globale attraverso Sustainability-Linked Bonds, Sustainability-Linked Loans, SDG Commercial Paper Programmes, Sustainability-Linked Foreign Exchange Derivatives, Sustainability-Linked Rates Derivatives e Sustainability-Linked Guarantees.

L’obbligazione, garantita da Enel, ha ricevuto richieste in esubero per circa 2,5 volte, totalizzando ordini complessivi per un importo pari a circa 6,6 miliardi di euro ed una significativa partecipazione di Investitori Socialmente Responsabili (SRI), consentendo al gruppo Enel di continuare a diversificare la propria base di investitori. In linea con il piano strategico, la nuova emissione Sustainability-Linked multi-tranche, contribuisce al raggiungimento degli obiettivi del gruppo legati al rapporto tra le fonti di finanziamento sostenibile e il debito lordo totale del gruppo stesso, fissato a circa il 65% nel 2024 e oltre il 70% nel 2030.

Il successo della nuova emissione è un riconoscimento della strategia sostenibile di Enel e della sua capacità di generare valore che si sono riflesse sulla domanda e sulle meccaniche di pricing dell’emissione. “Questa nuova emissione dimostra l’impegno del gruppo Enel verso la piena integrazione della sostenibilità in ogni ambito del proprio business, compresa la propria strategia finanziaria”, ha commentato Alberto De Paoli, CFO di Enel. Con questo nuovo Sustainability-Linked bond compiamo un ulteriore passo in avanti verso il raggiungimento dei nostri obiettivi di finanza sostenibile, che non solo contribuiscono al conseguimento dei target di decarbonizzazione del gruppo, ma consentono anche di stimolare l’intero settore ad adottare strategie finanziarie sempre più sostenibili”.

Con il Piano Strategico presentato alla comunità finanziaria nel novembre 2021, Enel ha anticipato di 10 anni l’impegno Net Zero, dal 2050 al 2040, sia per le emissioni dirette sia per quelle indirette, senza ricorrere ad alcuna misura di offsetting, come tecnologie di rimozione della CO2 o soluzioni nature-based. Ha inoltre confermato l’obiettivo al 2030 di ridurre le emissioni dirette di CO2eq per kWh (Scope 1) dell’80% rispetto al 2017. Il percorso previsto verso il target 2040 include anche un obiettivo di ammontare di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), misurato in grammi di CO2eq per kWh, pari o inferiore a 140gCO2eq/kWh entro il 2024.

Nello specifico, l’emissione è strutturata nelle seguenti tre tranche: la prima da 1.250 milioni di euro ad un tasso fisso di 0,250%, con data di regolamento fissata al 17 gennaio 2022, e scadenza 17 novembre 2025: il prezzo di emissione è stato fissato a 99,829% e il rendimento effettivo alla scadenza è pari a 0,295%; il tasso di interesse rimarrà invariato fino alla scadenza, subordinatamente al raggiungimento di un Sustainability Performance Target (“SPT”) pari o inferiore a 148gCO2eq/kWh al 31 dicembre 2023; in caso di mancato raggiungimento dell’SPT verrà applicato un meccanismo di step-up, aumentando il tasso di 25 bps a decorrere dal primo periodo di interesse successivo alla pubblicazione della relazione, rilasciata da un esperto verificatore esterno, in merito all’ ammontare di emissioni dirette di gas serra e alla metodologia di misurazione delle emissioni di CO2eq applicata dal gruppo. La seconda da 750 milioni di euro ad un tasso fisso di 0,875%, con data di regolamento fissata al 17 gennaio 2022, e scadenza 17 gennaio 2031: il prezzo di emissione è stato fissato a 98,700% e il rendimento effettivo alla scadenza è pari a 1,027%; il tasso di interesse rimarrà invariato fino alla scadenza, subordinatamente al raggiungimento di un SPT pari o inferiore a 140gCO2eq/kWh al 31 dicembre 2024; in caso di mancato raggiungimento del SPT verrà applicato un meccanismo di step-up, aumentando il tasso di 25 bps a decorrere dal primo periodo di interesse successivo alla pubblicazione della relazione, rilasciata da un esperto verificatore esterno, in merito all’ammontare di emissioni dirette di gas serra e alla metodologia di misurazione delle emissioni di CO2eq applicata dal Gruppo. La terza, e ultima tranche, sarà da 750 milioni di euro ad un tasso fisso di 1,250%, con data di regolamento fissata al 17 gennaio 2022, e scadenza 17 gennaio 2035: il prezzo di emissione è stato fissato a 99,334% e il rendimento effettivo alla scadenza è pari a 1,306%; il tasso di interesse rimarrà invariato fino alla scadenza, subordinatamente al raggiungimento di un SPT pari o inferiore a 82gCO2eq/kWh al 31 dicembre 2030; in caso di mancato raggiungimento del SPT verrà applicato un meccanismo di step-up, aumentando il tasso di 25 bps a decorrere dal primo periodo di interesse successivo alla pubblicazione della relazione, rilasciata da un esperto verificatore esterno, in merito all’ammontare di emissioni dirette di gas serra e alla metodologia di misurazione delle emissioni di CO2eq applicata dal gruppo.

L’emissione, che ha una durata media di circa 8 anni, presenta un costo pari a circa 0,7%. Ulteriori informazioni sono disponibili al pubblico sul sito di Enel. Si prevede che il prestito obbligazionario sia quotato, al momento dell’emissione, sul mercato regolamentato Euronext di Dublino.

L’emissione obbligazionaria è stata supportata da un sindacato di banche, nell’ambito del quale hanno agito, in qualità di joint-bookrunner, Banca Akros, Barclays, BBVA, BNP Paribas, CaixaBank, Citi, Goldman Sachs, HSBC, IMI-Intesa Sanpaolo, ING, J.P. Morgan, Mediobanca, Natixis, Santander e UniCredit.