Camerano, Pareglio, Testa | ESGnews

Partnership

Deloitte e Omnisyst insieme in un percorso di economia circolare

Deloitte Climate & Sustainability, Società Benefit di Deloitte Italia dedicata ai temi del cambiamento climatico e della sostenibilità, e Omnisyst, azienda partecipata in maggioranza da Algebris Green Transition Fund e leader nazionale nella gestione circolare dei residui industriali, annunciano una partnership che ha l’obiettivo di accompagnare i siti produttivi italiani nel percorso verso un’economia circolare. La collaborazione consentirà di combinare la competenza strategica e settoriale del network Deloitte con le soluzioni per le imprese sviluppate da Omnisyst, per affermare e consolidare modelli di business innovativi basati sulla circolarità, anche grazie a una gestione innovativa e sostenibile dei rifiuti industriali.

Secondo il Circularity Gap Report 2024, presentato da Deloitte e Circle Economy Foundation in occasione del World Economic Forum dello scorso gennaio, nonostante la crescente rilevanza del tema all’interno del dibattito economico, mediatico e politico, soltanto il 7,2% dell’economia a livello globale è davvero circolare, registrando un calo del 2,1% negli ultimi cinque anni (dal 9,1% nel 2018). Nel Circularity Gap Report 2024 si stima che il graduale raggiungimento di un’economia circolare non solo contribuirà a ridurre le emissioni climalteranti del 40%, ma genererà anche quasi 2 milioni di posti di lavoro e diventerà un mercato da 2-3 miliardi di dollari nei prossimi anni.

Rispetto ai trend registrati a livello globale, l’Italia risulta uno dei Paesi dell’Unione Europea con la miglior performance nel settore del riciclo, con percentuali che superano l’80% di rifiuti speciali avviati a forme di recupero. Secondo l’ultimo rapporto Ispra, infatti, i rifiuti speciali complessivamente gestiti in Italia sono pari a circa 178,1 milioni di tonnellate, di cui 147,8 milioni di tonnellate avviati a recupero. Inoltre, il nostro Paese, già nel 2022, aveva raggiunto e superato di oltre 7 punti percentuali l’obiettivo al 2025 del 65% di riciclo del packaging post-consumo e di 1,5 punti percentuali il target del 2030.

La partnership tra Deloitte e Omnisyst mira, dunque, ad accelerare ancor di più i progressi verso l’economia circolare in Italia, attraverso un’offerta di servizi che consenta alle imprese di avvalersi di tecnici e specialisti per la valutazione del loro modello di business relativo alla gestione dei residui industriali.

“Il nostro obiettivo è quello di offrire alle imprese servizi innovativi e science-based, che consentano di integrare pienamente la sostenibilità nel modello di business”, ha commentato Stefano Pareglio, presidente di Deloitte Climate & Sustainability, “con questa partnership puntiamo a unire le nostre competenze strategiche con quelle tecniche di un’azienda leader nel settore dei rifiuti industriali. Insieme, accompagneremo le imprese con soluzioni end-to-end mirate ad accrescere il livello di circolarità aziendale”.

Tra gli strumenti proprietari di Deloitte c’è DeCISA (Deloitte Circularity Index Self Assessment), che fornisce alle aziende l’opportunità di quantificare e monitorare la performance sulla circolarità, accompagnandole nell’analisi del proprio modello di business in ottica trasformativa.

“Questa collaborazione segna una tappa cruciale nella nostra missione di favorire un’economia circolare e sostenibile”, ha aggiunto Chicco Testa, presidente del Consiglio di Amministrazione di Omnisyst, “ci permette di potenziare l’impegno verso la trasformazione dei residui industriali da rifiuti a risorse di valore, contribuendo significativamente alla salute del pianeta. Un’ambizione va oltre la gestione tradizionale dei rifiuti. Aspiriamo a rivoluzionare il modo in cui i materiali industriali vengono trattati, puntando sull’innovazione tecnologica e la digitalizzazione. Questo impegno non soltanto tutela l’ambiente, ma stimola anche la creazione di valore economico, in perfetta sintonia con le proiezioni di crescita per il mercato dell’economia circolare. Il passaggio da intermediari nella gestione dei rifiuti a promotori attivi dell’economia circolare rappresenta per Omnisyst un’evoluzione naturale e un impegno verso un futuro più sostenibile”.

“Solo nell’Unione europea si producono ogni anno più di 2,2 miliardi di tonnellate di rifiuti, cifra che sottolinea l’urgenza di rivoluzionare il nostro approccio al consumo e alla gestione delle risorse. In questo contesto, il trattamento efficiente dei residui industriali non è solo una questione ambientale ma diventa un imperativo economico e operativo” ha concluso Luca Valerio Camerano, managing director e senior partner di Algebris Green Transition Fund, “Omnisyst rappresenta un esempio innovativo di come sia possibile creare valore attraverso la gestione efficiente del ciclo dei rifiuti, ponendosi come partner ideale nell’ottimizzazione dei processi di riciclo e nella gestione dei sottoprodotti, risorse preziose che invece di essere scartate possono essere reintegrate nel ciclo produttivo”.