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Indagine su riduzione emissioni

BCG: solo il 10% delle aziende misura in modo completo le proprie emissioni

Secondo un nuovo studio pubblicato da Boston Consulting Group (BCG), pochissime aziende (il 10% di quelle coinvolte nell’indagine) sono attualmente in grado di misurare in modo esaustivo le proprie emissioni di gas serra e permangono gravi lacune in termini di accuratezza della misurazione. Il rapporto indica scarsi progressi nella misurazione delle emissioni, nonostante le aziende riconoscano i notevoli vantaggi della decarbonizzazione.

Per lo studio 2022 CO2 AI by BCG Carbon Emissions Survey, BCG ha intervistato oltre 1.600 organizzazioni (per lo più europee) con 1.000 o più dipendenti e in un’ampia gamma di settori e industrie, con un fatturato che va da circa 100 milioni di dollari a oltre 10 miliardi di dollari.

Il rapporto fa seguito alla pubblicazione, lo scorso anno, dell’indagine iniziale di BCG sui progressi compiuti dalle organizzazioni nella misurazione e nella riduzione delle emissioni di carbonio. Lo studio del 2021 ha rilevato che l’ostacolo maggiore per le aziende nel raggiungimento dei propri obiettivi climatici è l’incapacità di misurare accuratamente le emissioni, con solo il 9% degli intervistati che ha dichiarato di essere in grado di quantificare tutte le proprie emissioni Scope 1, 2 e 3.

L’indagine 2022 ha rilevato che nell’ultimo anno sono stati compiuti solo progressi minimi, con solo il 10% degli intervistati che ha misurato in modo esaustivo e completo le emissioni degli Ambiti 1, 2 e 3. Secondo il rapporto, la misurazione delle emissioni rimane un ostacolo fondamentale per le riduzioni e la capacità di misurazione è strettamente legata ai progressi della decarbonizzazione. L’indagine ha rilevato anche che il 64% degli intervistati che misurano l’intera portata delle emissioni ha dichiarato di aver ottenuto riduzioni significative, rispetto al 45% degli intervistati che misurano solo parzialmente le emissioni interne degli Ambiti 1 e 2 ed esterne dell’Ambito 3.

La misurazione rimane uno dei principali ostacoli, con miglioramenti solo marginali nella misurazione delle emissioni dal 2021

Fonte: CO2 AI da BCG Carbon Emissions Survey 2022.

Secondo lo studio di BCG, inoltre, la maggior parte delle organizzazioni si concentra principalmente sulle emissioni degli Ambiti 1 e 2, mentre solo il 12% definisce l’Ambito 3 come area prioritaria di riduzione delle emissioni. Le emissioni dell’Ambito 3, che si verificano in aree della catena del valore al di fuori del controllo diretto delle aziende, come la catena di fornitura o l’uso dei prodotti, sono in genere le più difficili da misurare e gestire, ma costituiscono anche la maggior parte dell’impatto delle emissioni di gran parte delle aziende, rappresentando il 92% delle emissioni complessive.

L’ambito 3 è ancora sfidante: rappresenta oltre il 90% delle emissioni, ma è una priorità solo per il 12% delle organizzazioni

Fonte: CO2 AI da BCG Carbon Emissions Survey 2022.

“Queste misurazioni sono fondamentali per aiutare le aziende a raggiungere i loro obiettivi di zero emissioni. E devono essere supportate da strumenti digitali che le aiutino a raggiungere l’accuratezza e la completezza, favorendo il processo decisionale per la riduzione”, ha commentato Charlotte Degot, fondatrice e leader globale di CO2 AI by BCG.

La lentezza dei progressi nella misurazione delle emissioni persiste nonostante le aziende riconoscano ampiamente i vantaggi della riduzione delle emissioni. Questi includono significativi benefici finanziari, con oltre il 70% degli intervistati che prevede almeno un milione di dollari di benefici annuali derivanti dalla riduzione delle emissioni e più di un terzo che prevede oltre 100 milioni di dollari all’anno. Tra i benefici finanziari attesi vi sono la riduzione dei costi operativi, prevista dal 54% degli intervistati, e l’aumento dei ricavi, per il 43%.

Tra gli ulteriori vantaggi percepiti dagli intervistati in relazione alla riduzione delle emissioni vi sono il miglioramento della reputazione, previsto dal 54%, e la maggiore capacità di attrarre talenti, per il 37%.

I maggiori benefici percepiti sono il miglioramento della reputazione e la riduzione dei costi operativi

Fonte: CO2 AI da BCG Carbon Emissions Survey 2022.

L’indagine ha rilevato alcune aree di miglioramento rispetto all’anno scorso. Sebbene l’imprecisione rimanga elevata, con gli intervistati che hanno dichiarato un tasso di errore medio stimato tra il 25% e il 30% nella misurazione delle emissioni, il tasso di errore stimato è diminuito di 5 punti percentuali rispetto all’indagine dello scorso anno. Inoltre, i punteggi di maturità, che misurano l’esaustività e l’accuratezza delle misurazioni, la definizione sistematica degli obiettivi e la riduzione delle emissioni, sono migliorati per la maggior parte dei settori.

Il punteggio complessivo dell’indice di maturità CO2 AI by BCG per tutti i settori è migliorato marginalmente dal 2021, passando da 4,7 a 5,0

Fonte: CO2 AI da BCG Carbon Emissions Survey 2022.

Gli intervistati hanno indicato diversi fattori che potrebbero contribuire ad accelerare la misurazione delle emissioni, tra cui gli incentivi politici, compresi quelli normativi e fiscali, il sostegno dei vertici delle loro organizzazioni e l’adozione di soluzioni digitali.

“I risultati dell’indagine di quest’anno raccontano una storia chiara: è giunto il momento di accelerare urgentemente i progressi in termini di misurazione e riduzione delle emissioni. I leader devono dimostrare vere convinzioni e la volontà di guidare i cambiamenti culturali, sia a livello aziendale che governativo, e le organizzazioni devono abbracciare l’adozione degli strumenti digitali e di intelligenza artificiale che sono disponibili per fornire loro la misurazione più accurata e completa”, ha dichiarato Hubertus Meinecke, leader globale della practice Clima e Sostenibilità di BCG.