Sebbene nel 2022 si sia registrato il primo calo in 10 anni delle emissioni di obbligazioni sostenibili, come riportato nell’ultima analisi della Climate Bonds Initiative, le prospettive per il mercato dei bond ESG restano positive e gli esperti prevedono che nel 2023 e negli anni successivi le emissioni torneranno a crescere.
Il reddito fisso sostenibile, infatti, è diventato uno dei principali strumenti della finanza ESG, tanto che anche l’Unione Europea nel marzo 2023 ha ritenuto indispensabile il raggiungimento di un accordo per la creazione del primo standard di qualità per l’emissione di obbligazioni verdi (green bond), l’European Green Bonds Standard. Il nuovo standard dell’UE, a cui le società che emettono obbligazioni possono scegliere di conformarsi, consentirà agli investitori di orientare con più sicurezza i propri investimenti verso tecnologie e imprese più sostenibili e darà agli emittenti una maggiore certezza che il suo titolo sarà adatto agli investitori che cercano obbligazioni verdi nel loro portafoglio. L’Europa è intervenuta al momento sui green bond in particolare perché sono la tipologia di obbligazioni sostenibili più diffuse ad oggi, rappresentando il 58% del totale con volumi pari a 487,1 miliardi di dollari.
“Il mercato delle obbligazioni sostenibili è sempre più articolato con diffusione dei Social Bond, dei Sustainability bond e dei Sustainability-linked bond che, con le loro differenti caratteristiche, permettono agli investitori di predisporre una strategia di investimento sempre più precisa e coerente con i propri obiettivi” osserva My-Linh Ngo, Responsabile dell’area ESG di RBC BlueBay AM, società leader negli investimenti nel reddito fisso. Ngo ritiene che le obbligazioni ESG presentino un interessante strumento per gli investitori e dal grande potenziale. In questa intervista a ESGnews evidenzia le tendenze principali del mercato dei bond sostenibili e l’importanza dell’engagement con gli emittenti per incoraggiare le migliori pratiche del settore.
Qual è a suo avviso il valore aggiunto del mercato delle obbligazioni sostenibili?
L’emergere del mercato delle obbligazioni etichettate come ESG è un fenomeno unico nella classe degli asset a reddito fisso e un mercato che si è sviluppato negli ultimi anni. Questo tipo di prodotti finanziari permette agli investitori di indirizzare in modo esplicito i finanziamenti agli emittenti, per fondi o strategie che cercano di raggiungere specifici obiettivi ESG e di investimento responsabile, aiutandoli a manifestare il loro sostegno a specifiche priorità di sostenibilità e di investimento responsabile.
Anche se i green bond rappresentano la maggiore componente delle emissioni, i sustainability-linked bond sono cresciuti molto negli ultimi anni. Quali sono le caratteristiche di questo tipo di obbligazione ESG?
Il primo a svilupparsi è stato il mercato dei green, social e sustainability bond, in cui i finanziamenti sono destinati alla spesa per progetti idonei. Questi possono essere di tipo ambientale, ad esempio energia pulita o efficienza energetica, gestione dell’acqua o dei rifiuti, sociale, come progetti educativi o sanitari, o una combinazione di prodotti basati sugli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs). Più recente, invece, lo sviluppo del mercato delle emissioni legate alla sostenibilità (sustainability-linked bond), in cui il finanziamento non è associato a progetti, ma si concentra su obiettivi ESG specifici e il pagamento delle cedole è tipicamente legato al raggiungimento di tali obiettivi. Questi prodotti sono molto apprezzati dagli operatori del mercato e possono svolgere un ruolo fondamentale nel mettere in relazione gli investitori interessati a investire con uno scopo con gli emittenti che si allineano a tale obiettivo, contribuendo a canalizzare il capitale privato così necessario.
A proposito di relazione tra investitori ed emittenti quanto è importante l’engagement?
L’engagement riveste un ruolo fondamentale per far sì che i capitali vengano indirizzati verso strumenti di investimento che possano avere uno scopo realmente sostenibile. Considerando le opportunità e i rischi potenziali, RBC BlueBay AM si è impegnata con una serie di stakeholder a diversi livelli per incoraggiare le migliori pratiche del settore e promuovere la fiducia nel mercato. Tali azioni contribuiscono anche a garantire alla nostra società l’accesso alle informazioni degli emittenti per valutare meglio la qualità di tali emissioni.
Tra gli emittenti, quali sono i vostri interlocutori principali?
Parliamo sia con emittenti sovrani sia con imprese. Riconosciamo, infatti, la forte necessità di entrambi i tipi di emittenti di accedere al capitale degli investitori per finanziare la propria transizione verso la sostenibilità. Nelle interazioni di RBC BlueBay AM con i singoli emittenti sovrani e societari, discutiamo dell’opportunità di sviluppare una strategia di finanza sostenibile e anche di ciò che è rilevante e appropriato in termini di progettazione e struttura di tale strategia. Tra gli esempi più recenti di engagement vi è il coinvolgimento nell’elaborazione dei principi delle emissioni con marchio ESG da parte dell’Emerging Markets Investors Alliance (EMIA) e l’inserimento del punto di vista degli investitori nella Green Bond Transparency Platform della Banca interamericana di sviluppo, per garantire che funga da risorsa utile agli investitori.
La normativa sulla finanza sostenibile sta interessando anche il reddito fisso, tanto che recentemente l’UE ha raggiunto un accordo per la definizione dello standard europeo per i green bond. E il resto del mondo?
Mentre gli sviluppi normativi sulla finanza sostenibile dell’Unione Europea continuano a dominare la scena, quest’anno dovrebbe realizzarsi uno sviluppo ulteriore della normativa in altre regioni. Stati Uniti e Regno Unito, tra gli altri, dovrebbero definire presto il loro quadro normativo ESG per quanto riguarda il “cosa” e il “come” degli investimenti sostenibili. La speranza delle aziende e delle istituzioni finanziarie è che ci sia un’armonizzazione e una standardizzazione degli approcci normativi ESG nelle diverse giurisdizioni. Ma se da un lato è possibile che ciò avvenga in parte, dall’altro la realtà è che il panorama normativo continuerà probabilmente a essere frammentato, introducendo sfide per le imprese globali.
Crede che la regolamentazione ESG possa portare ad un eccesso di rigidità del mercato?
Trovare il giusto equilibrio tra principi e prescrizioni si sta rivelando difficile e rischia di creare disaccordo in un momento in cui il settore dovrebbe restare unito. L’onere della conformità e della regolamentazione va spesso a svantaggio degli operatori più piccoli, che allo stesso tempo però possono essere un’importante fonte di soluzioni di investimento innovative nel settore. Ciò detto, è chiaro che c’è bisogno di più dati e analisi di qualità per aiutare le aziende e gli investitori a valutare le pratiche ESG. Per questo motivo, nonostante un certo scetticismo nei confronti dei servizi di rating, i punteggi e le valutazioni ESG degli emittenti stanno guadagnando sempre più popolarità come base per determinare l’universo investibile dei prodotti finanziari. Ciò dovrebbe portare maggiore chiarezza nel mercato delle obbligazioni ESG, che si prevede torneranno a crescere nel 2023, raggiungendo potenzialmente un ammontare di 1.000 miliardi di dollari.