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Kpmg: quali sono gli operatori del settore energia destinati a vincere la competizione con il Green New Deal

Il Green New Deal è stato da poco annunciato e deve essere ancora tradotto in piani e iniziative concrete, ma le aziende già ragionano su quale potrà essere l’impatto sui modelli economici. In particolare i gruppi che operano nel settore energetico e che si trovano al centro di una transizione che affonda le radici ben più indietro rispetto all’iniziativa approvata dalla Commissione europea, da cui è attesa una netta accelerazione delle dinamiche in corso.

“La spinta da parte della società e della comunità finanziaria sta già determinando un impatto rilevante nel mondo delle imprese e dei player energetici. Gli effetti”, spiega Francesco Gagliardi, il partner di Kpmg che ha presentato lo studio, “avranno ancora maggiore portata con una progressiva riduzione dei costi legati allo sviluppo di energie rinnovabili, la riallocazione dei portafogli degli investitori istituzionali verso titoli ESG e le preferenze dei consumatori finali, sempre più sensibili alle questioni ambiente e sostenibilità. Sarà interessante osservare se questi cambiamenti saranno determinati principalmente da fattori esterni al settore Energy, come la spinta dell’opinione pubblica e le scelte degli operatori finanziari, o se invece saranno i leader della industry a guidare il processo, attraverso la ridefinizione dei modelli di business delle imprese. Chi saprà aprire la via in modo proattivo, anticipando i bisogni espressi dalla società, si troverà ad acquisire elementi di differenziazione e un importante vantaggio competitivo sul mercato”.

Kpmg ha analizzato quali potranno essere le dinamiche messe in moto dalla rivoluzione verde europea che, accompagnate dal cambiamento di contesto portato dal Covid-19, profilano un nuovo modo identikit delle aziende destinate a essere vincenti nel nuovo scenario. Per Kpmg il Green New Deal rappresenta “un’occasione fondamentale per dare vita ad un nuovo paradigma ispirato a criteri di inclusività e rispetto per l’ambiente”. E saranno proprio questi fattori e la capacità di dominarli con successo a contraddistinguere le aziende che potranno avere un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti, il tutto unito alla sempre maggiore spinta verso la sostenibilità e il rispetto dei parametri ESG da parte di consumatori e investitori.

Quindi per avere successo, come si è peraltro già notato nelle performance di borsa dei titoli del settore, le aziende del settore elettrico dovranno anticipare ed essere proattive nel portare avanti e comunicare le proprie strategie verso un maggiore utilizzo delle fonti rinnovabili e una maggiore attenzione agli stakeholder e verso il capitale umano come emerge anche dalla ricerca KPMG “Global Outlook Survey 2020”. Le persone sono considerate come un fattore abilitante per assicurare la crescita in un contesto ambientale, economico e sociale improntato verso nuovi paradigmi prioritario anche rispetto all’evoluzione tecnologica.

“L’attenzione verso le persone” aggiunge Gagliardi “si riflette anche in un riallineamento del purpose delle organizzazioni al mutato contesto economico e sociale. La riconsiderazione degli stakeholder, intesi come intera società, su cui il settore Energy può avere un impatto, conduce alla rivalutazione del modello di produzione economica tradizionale alla luce delle nuove istanze di inclusione sociale. Non si tratta di una conseguenza a breve termine causata dalle difficoltà provocate dalla diffusione del coronavirus, ma del risultato di un percorso ancora in progress di cui l’industria energetica sta assumendo consapevolezza”.

Ecco i driver del settore Energy individuati da Kpmg:

  • rivedere il paradigma spazi/tecnologie/persone nei metodi di lavoro per promuovere la produttività, all’interno di un modello costruito attorno alle persone;
  • promuovere nuovi modelli di relazione ‘ambidestri’ con clienti e fornitori in contesti economici meno globalizzati e spesso ancora caratterizzati da restrizioni alla mobilità;
  • assicurare nuovi paradigmi volti alla creazione di fiducia;
  • dare impulso ad un nuovo modello di mobilità sostenibile alla luce delle emergenti priorità;
  • fattorizzare l’ESG all’interno del modello operativo valorizzando le componenti sociali;
  • assicurare la resilienza finanziaria alla luce del nuovo contesto (cambio dei paradigmi di consumo/produzione, mutata preferenza degli investitori, rotazione modelli di business).