A maggio le reti di consulenza hanno realizzato una raccolta netta pari a 3,9 miliardi di euro. Il flusso di risorse risulta in crescita del 5,3% rispetto al mese precedente (3,7 miliardi), registrando però un rallentamento degli investimenti netti in prodotti finanziari e assicurativi (1 miliardo) a fronte di una concentrazione di risorse su conti correnti e depositi (2,9 miliardi). A rilevarlo è Assoreti, l’Associazione delle Società per la Consulenza agli Investimenti, che nella ricerca rivela anche che il bilancio dei primi tre mesi dell’anno è, quindi, positivo per 21,5 miliardi di euro.
In un clima di incertezza economica e finanziaria, le reti si confermano, comunque, punto di riferimento sia per i risparmiatori italiani sia per l’industria del risparmio gestito. Secondo l’analisi, infatti, il numero di clienti seguiti dai consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede aumenta, in un mese, di circa 18 mila unità e raggiunge i 4,867 milioni.
Inoltre, il contributo mensile delle reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, è pari a 756 milioni di euro e, per il secondo mese consecutivo, si confronta con risultati negativi realizzati dagli altri canali di distribuzione (-1,1 miliardi). Da inizio anno, le reti canalizzano il 55,2% della raccolta netta realizzata dall’intero sistema fondi.
Il Gruppo Finecobank conferma la sua leadership per il secondo mese consecutivo con oltre 807 milioni di raccolta netta a maggio, seguito dal Gruppo Fideuram (Fideuram, Intesa Sanpaolo Private Banking, Sanpaolo Invest SIM e IW SIM) che registra una raccolta netta di 751 milioni e Banca Generali con 599 milioni.
“La lettura dei dati non può prescindere dal considerare il momento di profonda incertezza tra tensioni geopolitiche, inflazione e prospettive restrittive nelle principali politiche monetarie. Il solido risultato di raccolta – indice di una costante relazione di fiducia con i clienti, ancora in aumento – riflette, nelle sue dinamiche, il complesso equilibrio tra aspettative e rischi, in una continua attività di pianificazione nel tempo degli investimenti”, ha spiegato Marco Tofanelli, Segretario Generale dell’Associazione.
Risparmio gestito
Nell’ambito del comparto la raccolta complessiva è pari a 881 milioni. Nello specifico, il bilancio è positivo sia per le gestioni patrimoniali individuali sia per i prodotti assicurativi/previdenziali. Per questi ultimi la raccolta è pari a 723 milioni di euro e si concentra sulle unit linked (515 milioni) e sulle polizze multiramo (303 milioni). Negativo, invece, il saldo per le polizze vita tradizionali (-176 milioni). La raccolta netta realizzata sulle gestioni patrimoniali individuali è positiva per 347 milioni.
Per quanto riguarda i fondi comuni di investimento, le movimentazioni realizzate direttamente si traducono in un saldo negativo per 189 milioni; la prevalenza dei riscatti coinvolge sia gli Oicr di diritto estero (-201 milioni) sia i fondi italiani (-14 milioni). Il bilancio è positivo per i fondi azionari (764 milioni di euro) mentre prevalgono i riscatti sugli obbligazionari (-752 milioni) e sui bilanciati (-99 milioni).
Risparmio amministrato
I risultati di raccolta realizzati sulla componente finanziaria del comparto mostrano che il saldo delle movimentazioni sui titoli di Stato è quello più cospicuo (259 milioni), seguito dai titoli azionari (144 milioni), dai certificate (115 milioni) e dagli exchange trade product (80 milioni). Negativo, invece, il saldo delle obbligazioni, che vede una perdita di -275 milioni.