Rating ESG

MSCI declassa i rating ESG di oltre 30.000 fondi

Più di 30.000 fondi vedranno abbassarsi i propri rating ESG di MSCI, agenzia provider di indici e benchmark a livello mondiale, come conseguenza della decisione dell’unità di rating dell’agenzia di modificare la sua metodologia in risposta al feedback degli operatori di mercato. Modifiche che alzano i requisiti necessari per rientrare nell’universo dei fondi ESG di MSCI. I clienti avevano espresso preoccupazione per “una deriva verso l’alto dei rating nell’universo dei fondi”. Timore che sarà placato dall’intervento dell’agenzia di rating che, secondo le stime di MSCI, implicherà che solo lo 0,2% dei fondi avrà un rating “AAA” in futuro, a fronte del 20% attuale (come si vede nel grafico di seguito).

Universo dei rating dei fondi MSCI ESG, al 28 marzo 2023

Fonte: MSCI ESG Research, al 28 marzo 2023. Il grafico sulla destra illustra i potenziali impatti dei miglioramenti apportati al modello di rating ESG dei fondi, basati su valutazioni simulate su un’istantanea di dati che cambieranno nel tempo.

Le modifiche alla metodologia dei rating ESG dei fondi di MSCI mirano a innalzare i requisiti per la valutazione di un fondo come “AA” o “AAA”. L’obiettivo è anche quello di migliorare la stabilità degli MSCI ESG Fund Ratings e di garantire maggiore trasparenza attraverso un’analisi di assegnazione più semplice. 

I rating delle caratteristiche ESG dei fondi possono essere un input importante per la selezione dei prodotti, ma per essere utili ai fini del processo decisionale, i rating devono fornire una differenziazione significativa e una rappresentazione delle esposizioni ESG dei fondi. Le modifiche migliorative di MSCI, sviluppate in consultazione con i clienti, modificheranno la distribuzione dei rating ESG dei fondi per fornire una differenziazione più utile tra i prodotti.

Cosa cambia con la nuova metodologia

Le modifiche proposte da MSCI ESG Research, che entreranno in vigore alla fine di aprile 2023, vertono su due macro-temi: stabilità e trasparenza e incremento della copertura dei fondi obbligazionari

Stabilità e trasparenza: eliminazione del fattore di aggiustamento

Il punteggio di qualità ESG che è alla base degli MSCI ESG Fund Ratings sarà derivato da una semplice media ponderata dei punteggi ESG delle partecipazioni sottostanti. Pertanto, non verrà più applicato il cosiddetto fattore di aggiustamento (“adjustment factor”). L’MSCI ESG Fund Rating rifletterà esclusivamente la resilienza aggregata del sottostante ai rischi e alle opportunità ESG.

La motivazione di questo cambiamento, spiega MSCI, è triplice:

  • Alzare i requisiti da soddisfare per ottenere un rating “AA” o “AAA”;
  • Migliorare la stabilità dei rating dei fondi;
  • Aumentare la trasparenza consentendo un’analisi di attribuzione dei rating più semplice.

Le modifiche di MSCI dovrebbero portare anche a un migliore allineamento tra il rating ESG del fondo e il rating ESG degli emittenti sottostanti, aggiungendo semplicità e consentendo un’analisi più facile di assegnazione dei fattori che determinano il rating ESG di un fondo.

Incremento della copertura dei fondi obbligazionari

Una seconda modifica metodologica mira a eliminare un pregiudizio strutturale su alcuni tipi di titoli a reddito fisso, come i titoli garantiti da attività o ipotecari, che attualmente non rientrano nell’analisi ESG. Questo cambiamento implica che circa 8.200 fondi obbligazionari rientreranno nella copertura dei rating ESG standard di MSCI.

Nell’universo dei fondi dell’agenzia di rating sono compresi vari tipi di prodotti e diverse classi di attività. Mentre i fondi azionari costituiscono la maggior parte dei fondi a livello globale e sono semplici da valutare dal punto di vista della mappatura delle società, i prodotti a reddito fisso possono presentare qualche sfida in più per i provider di rating.

In conclusione, prima delle modifiche attuali, almeno il 65% del peso delle partecipazioni di un fondo doveva avere un rating ESG perché il fondo venisse incluso nell’universo di MSCI. Questo penalizzava diversi fondi obbligazionari che, sia per la mancanza di consenso del mercato sulle modalità di valutazione di questi titoli sia per la carenza di trasparenza dei dati, si trovavano spesso al di sotto di questa soglia. Con la nuova metodologia, invece, la soglia è stata fissata da MSCI al 50%