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Responsabilità Sociale d'Impresa

This is my Milano: con Dils il real estate dà voce ai quartieri

Fare impresa in maniera diversa è possibile, non puntando solo alla generazione di profitto ma contribuendo anche, e soprattutto, alla creazione di valore sociale per le comunità, a cominciare dai quartieri. E’ questa l’ambizione di This is my Milano il nuovo progetto di Dils, azienda attiva nel real estate che ha fatto dell’importanza di immaginare e riflettere sull’idea di città e di spazi del futuro il suo marchio di fabbrica. Un progetto pluriennale per Milano che parte il prossimo 7 maggio dal quartiere di Porta Romana, con il primo evento aperto presso i Bagni Misteriosi, ma che si estenderà poi all’intera città: nel dettaglio 27 i quartieri che saranno coinvolti e oltre 100 le realtà supportate che lavorano attivamente ogni giorno per restituire e costruire vivacità artistica e culturale nella città meneghina.

This is my Milano è soprattutto restituzione alla comunità, di cui ci sentiamo parte attiva, attraverso progetti di Give Back che nascono dalla profonda conoscenza e amore per la città dove operiamo, nonché dalla consapevolezza che il patrimonio artistico, culturale e il tessuto sociale necessita anche del sostegno di soggetti privati che desiderano prendersi cura del bene comune in un momento storico particolarmente sfidante per chi Milano la abita e la vive ogni giorno” ha dichiarato Giuseppe Amitrano, Ceo e fondatore di Dils.

Per realizzare il proprio intento, Dils ha deciso di destinare ogni anno parte dei propri utili ad associazioni ed enti no profit radicati sul territorio che operano nel mondo dell’arte, della cultura, del sociale, dello sport e della formazione. Tra questi vi sono il Museo Diocesano, di cui Dils è stato partner ufficiale in occasione dell’esposizione de La Crocifissione di Masaccio, ancora visitabile fino a domenica 7 maggio, o il Teatro Franco Parenti, di cui il gruppo sta supportando il progetto di completamento, attualmente in corso, degli spazi esterni dei Bagni Misteriosi, grazie al quale sarà realizzata una nuova sala e sistemata l’area di Largo Franco Parenti.

Tra i beneficiari del sostegno della società immobiliare figurano poi enti accademici come il Politecnico di Milano e la Bocconi, ma anche realtà che hanno fatto dell’inclusione e della creazione di ponti e connessioni umane la propria missione, come la onlus L’abilità che gestirà il centro dedicato ai bambini con disabilità, situato nel quartiere Isola, di cui Dils ha finanziato la ristrutturazione e la compagnia Teatro de Gli Incamminati, che si occupa della direzione artistica del Teatro Oscar deSidera, che il gruppo supporterà per l’apertura di una seconda sala, collocata negli spazi della Parrocchia degli Angeli Custodi.

Un progetto, quindi, di valorizzazione dei quartieri attraverso attività di sostegno concreto e contenuti reali volti a svelare luoghi e storie della città. Una iniziativa che racconta di una Milano fatta non solo di moda, design e business, ma anche di profonda autenticità umana e relazionale. This is my Milano vuole essere un aiuto a chi dà voce a una città che guarda sì alla modernità e all’internazionalizzazione senza però perdere o mettere da parte le istanze e le necessità di chi vive e respira il territorio.  

“Togliere gli egoismi e creare apertura e comunità” ha esortato Andrée Ruth Shammah, direttrice e anima del Teatro Franco Parenti che quest’anno compie cinquant’anni e dove è stato presentato il progetto, “Non ci interessano quartieri morti, ma vivi e aperti. Vogliamo portare solidarietà, comprensione e argomenti che hanno alimentato in maniera positiva questi ultimi 50 anni”.

Assieme a lei all’evento, moderato all’interno della suggestiva Sala Testori da Massimo Bernardini, giornalista e conduttore tv, sono intervenuti Giuseppe Amitrano, CEO e fondatore di Dils, Carlo Berizzi, presidente AIM (Associazione Interessi Metropolitani), Laura Borghetto, direttore generale associazione L’abilità Onlus, Giacomo Poretti, attore e sceneggiatore, Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano di Milano, e Giorgio Terruzzi, giornalista e scrittore.

Proprio alla voce di quest’ultimo è stata affidata la narrazione del podcast da sei episodi, realizzato in collaborazione con Chora Media, che porterà l’ascoltatore a spasso per altrettanti quartieri milanesi virtualmente visitati insieme a un ambassador. Dei veri e propri “Racconti di Quartiere”, creati con il supporto di Jakala e di AIM, per valorizzare le molteplici identità della città meneghina, casa anche di numerosi artisti tra cui Carlo Stanga che ha firmato l’illustrazione del progetto.