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Salone del Mobile

Design per la casa: 32 mld di fatturato, punta al green

Il mobile e l’illuminazione sono tra i settori di punta del Made in Italy. Grazie alla crescita post-Covid, il fatturato del design per la casa italiano ha sfiorato i 32 miliardi di euro, confermandosi il principale polo produttivo nell’Unione Europea, prima della Germania. In questo contesto, diventa ancora più significativo puntare sull’efficientamento energetico dei processi produttivi, sugli investimenti “green”, come quelli connessi alla riduzione o al recupero degli scarti in ottica circolare, la digitalizzazione e l’innovazione. È quanto emerso dal talk Trend e prospettive sostenibili dell’illuminazione nel design, ospitato da Intesa Sanpaolo presso l’arena Aurore, nel cuore di Euroluce, la biennale dedicata alla luce, durante il Salone del Mobile di Milano di cui la banca italiana è partner per il settimo anno consecutivo.

L’incontro ha visto la partecipazione di imprenditori dell’illuminazione e del design italiano per una riflessione sullo sviluppo sostenibile del settore tra innovazione e tradizioni, transizione ecologica e il ruolo della tecnologia per un futuro a impatto zero. Il talk è stato introdotto da Paolo Melone, responsabile Coordinamento Marketing e Business Development Imprese Intesa Sanpaolo e Carla Morogallo, Director Manager Triennale di Milano Italiano.

Ne è emerso che nel settore del mobile, dell’illuminazione e del design si sta assistendo a una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale, che passa sempre più attraverso la ricerca di nuove tecnologie e lo studio di materiali innovativi per la progettazione, come ad esempio per quanto riguarda l’illuminazione di dispositivi luminosi green. Si tratta di un’evoluzione per lo sviluppo di sorgenti più efficienti a basso impatto ambientale, nell’ottica di un’economia circolare applicata trasversalmente all’Industry del mobile, dell’illuminazione e del design.

Durante l’evento è stato evidenziato inoltre come, in questa fase in cui si rende necessario accelerare la transizione energetica per creare nuove fonti di energia e ridurre l’impatto ambientale, diventa ancora più strategico, anche per il “Sistema Casa”, rafforzare il valore della filiera come propulsore della diffusione della tecnologia, della digitalizzazione e dell’eco-sostenibilità, fattori chiave per preservare la competitività delle aziende.

L’analisi dei bilanci di un campione di imprese del settore, presentata da Stefania Trenti, Responsabile Industry Research Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, evidenzia infatti come le imprese che hanno maggiormente puntato sull’innovazione, la qualità, la sostenibilità ambientale ed il marketing hanno ottenuto risultati migliori in termini di redditività.

Un ruolo chiave nel percorso di rafforzamento competitivo sarà giocato dal design, dove l’Italia gode di un’ottima reputazione a livello internazionale, che potrà dare un contributo cruciale soprattutto per quanto riguarda il raggiungimento di una maggiore sostenibilità ambientale dei prodotti.

Attraverso il Programma Sviluppo Filiere, Intesa Sanpaolo ha già attivato per il Sistema Casa 35 contratti di filiera a cui corrispondono 450 fornitori e circa 3.200 dipendenti e con un giro d’affari di oltre 2 miliardi di euro volti a favorire la creazione di nuovi processi di filiera e il rafforzamento qualitativo di quelli in essere e facilitare l’accesso al credito anche delle realtà minori per sostenerle nel rilancio e nei processi di digitalizzazione e transizione green.

Per incoraggiare lo sviluppo green ed eco-sostenibile delle PMI, sta emergendo sempre più come una risorsa strategica il tema dell’informazione alle imprese, anche per conoscere quali siano le necessarie figure professionali o le normative da rispettare per accedere a bandi. In particolare, in considerazione del bando del PNRR dedicato alla Transizione 4.0 – Credito d’imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica, Intesa Sanpaolo mette a disposizione un’offerta di prodotti e servizi cross-funzionali, dalla cessione del credito d’imposta alla finanza agevolata, dall’anticipo contributo ai finanziamenti che vanno ad integrare le risorse che il PNRR mette di volta in volta a disposizione.