Tassonomia EU

Tassonomia europea: strumento prezioso per investire nella transizione, ma rimangono nodi su dati ESG

La tassonomia europea delle attività eco-compatibili rappresenta un utile strumento per gli investitori per finanziare una transizione inclusiva verso la neutralità climatica. È necessario però continuare a lavorare sugli aspetti informativi. Servono maggiori sforzi sia per aumentare la disponibilità di dati chiari e coerenti sulla sostenibilità delle imprese, sia per rendere più accessibili le informazioni destinate a consulenti e investitori sui prodotti finanziari sostenibili. Sono questi i punti principali messi in luce dal paper “Tassonomia UE e altre normative sulla finanza sostenibile: implicazioni per gli operatori finanziari”, pubblicato oggi dal Forum per la Finanza Sostenibile. Il paper è frutto di un gruppo di lavoro promosso dal Forum tra i propri soci, per la condivisione di esperienze, buone pratiche e criticità riscontrate nella concreta applicazione del Regolamento europeo sulla tassonomia (2020/852).

Il documento analizza le implicazioni dell’atto normativo nell’ottica della sua integrazione con gli altri recenti provvedimenti europei sul tema della finanza sostenibile e la sostenibilità delle imprese: da una parte la Direttiva sulla rendicontazione non finanziaria (2014/95, NFRD) e la proposta per un suo aggiornamento (proposta di direttiva sulla rendicontazione di sostenibilità delle imprese, CSRD), dall’altra il Regolamento relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (2019/2088, SFDR). Ciascuno di questi provvedimenti, incluso quello riguardante la tassonomia, è funzionale alla produzione e alla raccolta di dati che servono a soddisfare i requisiti di trasparenza dell’altro. Insieme, queste misure costituiscono un unico sistema regolatorio che ha l’obiettivo di incrementare la trasparenza del mercato.

“Il Forum per la Finanza Sostenibile monitora con attenzione il progressivo sviluppo della tassonomia europea, che rappresenta un valido strumento per la classificazione degli investimenti sostenibili all’insegna di una maggiore trasparenza e disclosure. Un provvedimento importante che tuttavia potrà dispiegare le sue potenzialità positive se terrà in considerazione i vincoli e aumenterà le opportunità della finanza sostenibile”, ha dichiarato il Segretario generale del Forum, Francesco Bicciato.