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Esacube: ecco come guidiamo le aziende nel percorso di sostenibilità

Essere sostenibili non significa solo inquinare meno ed essere green. Integrare i temi ESG nell’attività aziendale non è una moda, né solo un obbligo normativo, bensì una leva di competitività, crescita e innovazione. L’obiettivo è costruire un sistema economico che riesca a mantenere un equilibrio strategico tra il pianeta, le persone e il profitto dell’azienda: “questa è la vera chiave del cambiamento, ciò che ne giustifica gli investimenti” dichiarano Luigi Cimaschi e Filippo Blandini, soci fondatori di Esacube in questa intervista a ESGnews.

In un panorama in cui la sostenibilità rappresenta al contempo una sfida e un’opportunità strategica, Esacube accompagna con fiducia le aziende che vogliono intraprendere un percorso di trasformazione responsabile. Con un approccio olistico, un metodo personalizzato strutturato in quattro fasi e una stretta interazione tra i vari ambiti operativi, l’azienda è diventata un interlocutore privilegiato in grado di supportare i clienti su molteplici tematiche creando sinergia per costruire un modello di business più competitivo, efficiente e orientato al futuro.

Il segreto?  “Quando abbiamo fondato Esacube ci siamo chiesti cosa avessimo da offrire al mercato che non vi fosse già, cosa avremmo potuto mettere in campo e come, un’azienda giovane come Esacube, avrebbe potuto fare la differenza” raccontano Cimaschi e Blandini, “La risposta non è tardata ad arrivare, l’esperienza che abbiamo maturato in posizioni apicali e di responsabilità in aziende ad elevata complessità è stato l’elemento che ha fatto la vera differenza. Questa è la nostra forza, l’esperienza maturata in differenti ambiti e ruoli, la passione nel fare le cose insieme a giovani con voglia di crescere e innovare”.

Come accompagnate le aziende nella definizione del percorso di sostenibilità? 

Innanzitutto, è importante fare chiarezza su cosa intendiamo per sostenibilità, o meglio cosa per noi non è sostenibilità. Sostenibilità non è essere green, non è una moda, non è inquinare meno, non è fermare il cambiamento climatico, questi sono solo alcuni elementi del sistema. La sostenibilità è tutto ciò che ruota attorno all’equilibrio tra il pianeta, le persone e il profitto dell’azienda, questa è la vera chiave del cambiamento, ciò che ne giustifica gli investimenti. 

Ancora pochi la vedono come grande opportunità, non solo per cambiare le sorti del pianeta e della società in cui viviamo, ma per definire i piani strategici futuri e le sorti dell’azienda di cui siamo responsabili.

Questo è quello che facciamo in Esacube, supportiamo le aziende lungo il percorso di sostenibilità con un approccio olistico e personalizzato chiamato Sustainability Path. Questo modello proprietario, basato sull’esperienza maturata negli ultimi 10 anni, si articola in 4 fasi e consente ai nostri clienti di procedere per gradi valutando anticipatamente l’investimento in termini di risorse sia umane che finanziarie.

Quali sono le 4 fasi?

La prima fase è quella che definiamo dello STARTING – Questionnaire. Consiste in un assesment “as-is che ha l’obiettivo di valutare il livello di sostenibilità dell’azienda. Vengono analizzate le strategie, i modelli di business e governance, i programmi e le misure adottate, le prestazioni e i risultati raggiunti negli ultimi anni nelle tre aree: Environmental, Social e Governance (ESG).

La seconda è poi quella VALUE – Check. Questo secondo step è fondamentale in quanto, grazie a un’analisi approfondita della realtà aziendale, ci permette di comprendere le necessità, individuare la strada da intraprendere e quantificare gli investimenti necessari per supportare l’intero percorso. Queste valutazioni puntuali vengono elaborate grazie a un’analisi continuativa dell’attività dell’organizzazione, al coinvolgimento degli stakeholder, consultando esperti e applicando i principali standard di settore per effettuare assesment quantitativi. L’obiettivo è quello di individuare una road map che unisca i classici obiettivi di performance a quelli innovativi di sostenibilità.

La terza fase, ESACUBE SUSTAINABILITY PATH, consiste nella redazione vera e propria del report di sostenibilità, quella che permetterà la definizione delle attività specifiche e l’implementazione del percorso. Sono numerosi e svariati i progetti che rientrano in questo stadio, tra essi troviamo l’identificazione delle misure di riduzione dell’impatto ambientale, la progettazione di prodotti e servizi sostenibili, l’implementazione di strategie su misura per la responsabilità sociale d’impresa, la sensibilizzazione del personale interno e la comunicazione dell’impegno agli stakeholder esterni.

Infine, l’ultima fase, Sustainability Monitoring, riguarda il monitoraggio annuale del sistema implementato e il suo miglioramento nel tempo attraverso l’analisi del raggiungimento degli obiettivi prefissati. Applicando metodologie quali il ciclo di Deming (PDCA), identifichiamo nuovi KPI, nuovi approcci, soluzioni e pratiche in grado di migliorare continuamente la sostenibilità del cliente.

Attraverso queste fasi, accompagniamo i nostri clienti nella creazione di basi solide per un futuro resiliente, facilitando lo sviluppo e l’innovazione, offrendo supporto continuo e formazione per garantire un cambiamento duraturo e integrato nella cultura aziendale e per rafforzare la loro competitività e contribuire ad uno sviluppo economico responsabile.

Crediamo fermamente che ogni azienda, indipendentemente dalle dimensioni o dal settore, possa adottare un percorso di sostenibilità su misura. In Esacube, ci impegniamo a essere il partner di fiducia che rende possibile questa transizione.

Quali sono i vostri ambiti di specializzazione come consulenti?

Offriamo una consulenza altamente specializzata in sei diverse aree chiave integrate tra loro, mirando a supportare le aziende nella loro crescita strategica e sostenibile. I nostri ambiti di specializzazione includono la sostenibilità e responsabilità sociale d’impresa, attraverso cui guidiamo le aziende nell’integrazione dei principi ESG; la sicurezza sul lavoro, ambito in cui eseguiamo la valutazione dei rischi, percorsi di compliance normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di formazione di specifici profili; la gestione dell’energia, per cui offriamo consulenze per migliorare le performance energetiche delle infrastrutture e dei processi, con soluzioni per ridurre i consumi e promuovere l’uso di energie rinnovabili. Effettuiamo poi studi d’impatto ambientale, percorsi di compliance normativa in materia ambientale, indagini ambientali, valutazioni strategiche, consulenza in ambito giuridico e normativo, pratiche autorizzative e due diligence per quanto riguarda l’area ambiente. Infine, forniamo assistenza per l’implementazione e la certificazione dei principali sistemi di gestione, attraverso l’applicazione dei più importanti standard internazionali (tra cui le ISO 9001, ISO 14001, ISO 45001 e ISO 50001) e offriamo consulenza strategica e programmi formativi su misura per migliorare le competenze del personale, con particolare attenzione alle soft skills, alla leadership e alla gestione del cambiamento.

Quali sono le principali esigenze delle imprese che riscontrate nella vostra attività?

Sono numerose le esigenze che emergono nel quotidiano, a volte determinate dalle sfide di mercato e dalle trasformazioni tecnologiche e sostenibili in atto, a volte da situazioni particolari che si possono generare in azienda.

Sicuramente una delle tematiche principali è relativa alla scelta di affrontare o meno la transizione verso la sostenibilità. Sempre più aziende adottano pratiche sostenibili nei loro processi produttivi per rispondere ad un senso etico, ma ancora poche le formalizzano rispondendo alle richieste di mercato, alle normative o le calano in un contesto più strategico. C’è un forte bisogno di rivedere i processi, ma anche di comunicare in modo trasparente i progressi fatti in termini di ESG.

Ad ogni modo, se dovessi identificare le principali tendenze sul mercato in ambito di sostenibilità, ne segnalerei cinque. In primo luogo, entrare nella catena di approvvigionamento dei grandi gruppi: infatti mostrarsi con un profilo ESG di ottimo livello è sempre più cruciale per poter lavorare con importanti gruppi e può fare la differenza con la concorrenza. Poi c’è l’ottimizzazzione dei costi e dell’efficienza energetica: molte aziende affrontano costi energetici elevati e necessitano di strategie per ridurre i consumi, migliorare l’efficienza degli impianti e adottare fonti di energia rinnovabile. Ancora, c’è la necessità di supporto per gestire le trasformazioni tecnologiche e organizzative e facilitare l’adozione da parte delle imprese di nuovi processi e la formazione dei dipendenti.

Altra priorità è l’ottenimento di certificazioni di qualità (ISO 9001), ambiente (ISO 14001), sicurezza (ISO 45001) e energia (ISO 50001) per quelle aziende che vogliono rafforzare la propria reputazione e garantire conformità ai regolamenti. Infine, la formazione continua dei collaboratori e il potenziamento delle competenze tecniche e manageriali sono cruciali per affrontare le nuove sfide.

In Esacube, rispondiamo a queste esigenze con un approccio personalizzato, fornendo strumenti e strategie per supportare le imprese nel raggiungimento dei loro obiettivi di crescita, innovazione e sostenibilità.

Vi avvalete di un software per le vostre misurazioni?

Non abbiamo un software proprietario, per questo collaboriamo con differenti partner in questo ambito. L’utilizzo di questi software garantisce precisione, efficienza e trasparenza nei processi e possono fare la differenza in determinati ambiti del percorso, come ad esempio la raccolta dati o il monitoraggio di avanzamento dei KPI. Tuttavia, dal nostro punto di vista, non possono sostituire l’elemento umano in fasi quali l’analisi critica dei dati, lo story telling o l’individuazione delle strategie. Rilevanti nelle aziende medio grandi e dove esiste un obbligo normativo, nelle piccole imprese i software sono un tool facoltativo. Il nostro compito è guidare verso lo strumento più appropriato che, in alcuni casi potrebbe essere anche un semplice foglio di calcolo.

Utilizzate un approccio che guarda alla doppia materialità nel misurare gli impatti delle aziende?

Sì, in Esacube adottiamo da sempre l’approccio della doppia materialità che riteniamo indispensabile per valutare in modo completo e approfondito gli impatti delle aziende. Questo metodo è fondamentale per fornire una visione integrata e bilanciata delle dinamiche sostenibili, sia dal punto di vista dei rischi che delle opportunità.

La doppia materialità tiene conto, infatti, di due prospettive essenziali: la materialità finanziaria (Outside-In) dove valutiamo come i fattori ESG possono influenzare le performance finanziarie dell’azienda, compresi rischi quali i cambiamenti normativi, disastri ambientali, e pressioni sociali che potrebbero avere impatti economici diretti sull’impresa, e la materialità di impatto (Inside-Out), dove analizziamo l’impatto delle attività aziendali sull’ambiente e sulla società.

A seconda della realtà con cui ci confrontiamo eseguiamo l’analisi attraverso interviste dirette o attraverso questionari online.

Non crediamo sia possibile definire una strategia corretta per la propria azienda senza aver preventivamente completato questo esercizio ed averne analizzato attentamente il risultato.

E per quanto riguarda la governance, come supportate le aziende in questo ambito?

Quando abbiamo fondato Esacube ci siamo chiesti cosa avessimo da offrire al mercato che non vi fosse già, cosa avremmo potuto mettere in campo e come, un’azienda giovane come Esacube, avrebbe potuto fare la differenza. La risposta non è tardata ad arrivare, l’esperienza che abbiamo maturato in posizioni apicali e di responsabilità in aziende ad elevata complessità è stato l’elemento che ha fatto la vera differenza. Questa è la nostra forza, l’esperienza maturata in differenti ambiti e ruoli, la passione nel fare le cose insieme a giovani con voglia di crescere e innovare.

Questa esperienza ora la trasferiamo ai nostri clienti, un ingrediente essenziale per il successo a lungo termine, per il rafforzamento dei loro modelli di governance attraverso un approccio strutturato e personalizzato attraverso strumenti e competenze per adottare una struttura organizzativa solida, etica e resiliente, in grado di rispondere alle sfide moderne e garantire una crescita sostenibile nel lungo periodo.

Unendo l’esperienza fatta sul campo a un metodo strutturato, abbiamo sviluppato l’Esacube tailored design to good governance. Il nome che abbiamo scelto per il nostro approccio è già di per sè emblematico e racchiude tutte le caratteristiche fondamentali per una consulenza efficace ed efficiente in questo ambito. Innanzitutto, è fatto su misura: prendiamo in considerazione tutte le variabili, le peculiarità, le ricchezze e le difficoltà di ciascuna realtà e sviluppiamo strategie ad hoc. Troviamo poi l’obiettivo: la good governance. Quindi una gestione basata su trasparenza, responsabilità, partecipazione e integrità, volta a garantire decisioni che rispondano agli interessi di tutti gli stakeholder e che promuovano equità e sviluppo a lungo termine. Il nostro metodo operativo si compone di tre fasi: la consulenza strategica, l’ottimizzazione organizzativa e la formazione e lo sviluppo delle competenze. Tra le attività più richieste dai nostri clienti troviamo una revisione dei flussi di comunicazione e un corso pratico di comunicazione assertiva, l’implementazione di sistemi di performance review e la definizione e il monitoraggio di KPI.