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Biorepack: Italia leader nel trattamento organico della bioplastica compostabile

L’Italia è un modello per la raccolta della frazione umida dei rifiuti urbani, con risultati di gran lunga migliori anche di altri Paesi europei riconosciuti come all’avanguardia nel settore, in cui possono essere conferite anche le bioplastiche compostabili. Il messaggio arriva dagli addetti ai lavori che hanno preso parte all’incontro Imballaggi in bioplastica compostabile e sistemi di raccolta della FORSU: un circolo virtuoso, ospitato da Ecomondo, la manifestazione riminese che è ormai un punto di riferimento europeo per i temi dell’economia circolare. Un’occasione, quella del convegno, utile anche a fare il punto dei risultati raggiunti dal consorzio Biorepack, ultimo nato del sistema CONAI e primo esempio al mondo di consorzio di riciclo dedicato al trattamento organico degli imballaggi in bioplastica e compostabile.

“Il nostro Consorzio ha permesso di chiudere il cerchio della filiera italiana delle bioplastiche compostabili, facendone conoscere meglio le peculiarità ai cittadini e stimolando il loro corretto riciclo insieme ai rifiuti organici, riconoscendo ai comuni che si sono convenzionati con noi importanti corrispettivi economici, che hanno così coperto i loro costi di raccolta, trasporto e trattamento” ha sottolineato Marco Versari, presidente di Biorepack. “I risultati rapidamente raggiunti in termini di comuni convenzionati e di rifiuti riciclati lo dimostrano chiaramente”.

Grazie al contributo di Biorepack e alla sinergia con le amministrazioni locali, la raccolta differenziata degli imballaggi compostabili ha raggiunto lo scorso anno il 60,7% dell’immesso al consumo. Un dato che ha già ampiamente superato sia l’obiettivo fissato al 2025 (50%) sia quello del 2030 (55%). I Comuni convenzionati con il consorzio sono oltre 3700 (47,8% del totale) nei quali risiedono 38 milioni di abitanti (64% della popolazione nazionale). E agli enti locali convenzionati sono stati riconosciuti, nel solo 2022, corrispettivi economici per 9,3 milioni di euro.

“La sinergia virtuosa tra consorzi di riciclo ed enti locali è essenziale per far progredire l’intero sistema Paese sul fronte della raccolta differenziata dei rifiuti.” ha commentato Franco Bonesso, consigliere nazionale Anci, “Grazie al sistema dei consorzi, molti enti locali, soprattutto quelli di piccole dimensioni, hanno potuto contare su risorse economiche aggiuntive, che hanno permesso di innalzare la qualità del servizio di raccolta, con vantaggi economici e ambientali per intere comunità. Tutto questo è un patrimonio da difendere e valorizzare”.

Esempi virtuosi nel riciclo della bioplastica compostabile: i casi di A2A, ASM e Messinaservizi

Il convegno di Ecomondo ha inoltre fornito l’occasione per far conoscere a livello nazionale tre casi concreti di gestioni virtuose della frazione umida e delle bioplastiche compostabili, messe in atto da diverse realtà territoriali da Nord a Sud, ossia Amsa del gruppo A2A, ASM e Messinaservizi.

“Milano è ormai un esempio consolidato di come si possano raggiungere ottimi livelli di raccolta dell’organico” ha ricordato Danilo Vismara, responsabile Marketing Territoriale AMSA-Gruppo A2A. “Nel corso degli anni Amsa ha attivato un sistema porta a porta per tutte le utenze domestiche affiancato da servizi ad hoc per i mercati cittadini e per le utenze commerciali, con risultati positivi dal punto di vista quantitativo e qualitativo, anche grazie al contributo dei sacchetti in bioplastica compostabile. Tutto ciò rappresenta un vantaggio per il territorio: grazie alla trasformazione della frazione organica e degli imballaggi compostabili all’interno degli impianti di trattamento, il rifiuto organico viene recuperato e trasformato in biometano e compost di qualità”.

Per raggiungere risultati ottimali in termini di quantità ma anche di qualità determinante è il fattore comunicazione. Paradigmatica in tal senso è l’esperienza sviluppata dall’abruzzese ASM, società che gestisce la raccolta rifiuti nella città de L’Aquila e in molti comuni limitrofi. “Senza comunicazione non si possono raggiungere i cittadini. E senza i cittadini non è pensabile fare una raccolta differenziata di qualità” ha spiegato Sonia Fiucci, responsabile Comunicazione di Asm L’Aquila. “Il convenzionamento con Biorepack ha permesso di consolidare le nostre attività di comunicazione, con l’obiettivo di educare la popolazione a una corretta separazione dei rifiuti organici e compostabili dal resto della raccolta. Per farlo, abbiamo fatto iniziative di divulgazione all’interno dei supermercati e spettacoli teatrali rivolti ai bambini delle scuole primarie: abbiamo coinvolto finora quasi 2000 alunni, che una volta tornati a casa sono diventate delle vere sentinelle ambientali, che hanno trasferito gli insegnamenti appresi anche ai loro familiari”.

Per far toccare con mano l’importanza del riciclo organico dei rifiuti umidi e degli imballaggi compostabili, infine, Messinaservizi, la società in house che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti e il decoro urbano del Comune di Messina, ha avuto un’idea molto originale. “Abbiamo pensato a un modo per trasformare i rifiuti organici prodotti dalle famiglie messinesi in uno strumento per migliorare il design urbano della città” racconta Mariagrazia Interdonato, presidente di Messinaservizi. “Grazie alla corretta raccolta dell’umido e delle bioplastiche compostabili abbiamo prodotto compost all’interno dell’impianto di compostaggio della Rem di Catania. Il fertilizzante naturale è stato poi destinato alla ristrutturazione e allestimento delle aiuole cittadine a partire dalle festività natalizie. Un esempio tangibile di economia circolare ma anche un modo efficace per spiegare ai cittadini quanto è importante (ed economicamente vantaggioso) il recupero degli scarti organici”.