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“Sosten-abilità”, al via il Master della Cattolica su finanza sostenibile

Di fronte alle difficoltà geopolitiche ed energetiche il rischio è quello di una “tendenza al ritorno”, ossia quella di scegliere strade conosciute, che sappiamo ormai non portare nella direzione giusta, mentre c’è bisogno di formule e criteri nuovi nelle scelte di investimenti e di vita quotidiana. “Non seguite la corrente ma cercate di anticiparla” ha consigliato Francesco Bicciato, Direttore Generale del Forum per la Finanza Sostenibile alla nuova classe del Master in Finanza Sostenibile di ALTIS Università Cattolica, giunta alla VI edizione, che ha avuto inizio con l’evento Sosten-abilità, la chiave per la formazione finanziaria della next gen.

Le nuove generazioni sono protagoniste del cambiamento sostenibile e la competenza in ambito ESG è diventata ormai fondamentale nella formazione finanziaria. Numerose sono ancora le sfide in atto in ambito finanziario per ciò che concerne la sostenibilità e tra queste c’è anche quella della educazione.  

Facendo riferimento al Report on financial investments of italian households della CONSOB, Nadia Linciano, Responsabile Divisione Studi, Rappresentante CONSOB nel Comitato EduFin, ha ricordato che nel 2021 la quota dei decisori finanziari italiani che hanno dichiarato di avere una conoscenza almeno di base degli investimenti sostenibili è stata pari al 20%, percentuale che sale al 37% nel sottocampione degli investitori, e che Internet è la fonte informativa sugli investimenti sostenibili più frequentemente indicata dagli investitori (43% dei casi).

E se la rilevazione di adeguatezza riguardo le preferenze dei clienti sui prodotti finanziari sostenibili è praticamente ormai obbligatoria per i consulenti, gli italiani che si affidano a professionisti del settore sono ancora troppo pochi e la conoscenza dell’investimento sostenibile ancora scarsa, secondo la Linciano.

Eppure, è proprio l’educazione il seme per uno sviluppo che guardi agli errori del passato con una prospettiva nuova capace di trasformare le progettualità in azioni che abbiano un impatto positivo concreto. Dunque “investire su educazione e formazione è indispensabile”, ha affermato Sarah Bonte, Responsabile CSR Area General Counsel, CNP Unicredit Vita, perché “è molto importante formare i cittadini del futuro”.

L’ approccio da adottare è quello multistakeholder, ha sottolineato Bicciato che ha suggerito come solo attraverso il dialogo e un’azione di sistema si possono affrontare le crisi ambientale e sociale che stiamo vivendo.

Quindi a ciascuno la propria parte, e il Master si pone l’obiettivo di dotare gli studenti di un bagaglio di competenze tecniche e di “soft skills” di cui il mondo della finanza ha bisogno. Professionisti che sappiano leggere e implementare modelli matematici e statistici di gestione del rischio in cui sia integrata la variabile ESG, e, al contempo, che abbiano sviluppato un pensiero critico perché è “molto importante ragionare con la propria testa in un contesto che muta di continuo” ha evidenziato la Bonte. Muta infatti il mondo e cambiano le sfide che dobbiamo affrontare e “il pensiero critico è lo strumento più importante per capire il mondo e le sue criticità” ha aggiunto.

E anche per questo le società hanno sempre più necessità di assumere figure giovani. Ne è un esempio Anima SGR che, secondo quanto raccontato da Armando Carcaterra, Responsabile Investment Support and Principles della società di gestione del risparmio, ha percepito la necessità di assumere figure junior perché più capaci di “affrontare le cose nuove” e integrare le competenze finanziarie classiche con quelle inerenti alla sostenibilità.

L’auspicio, ha concluso Paola Mungo, docente del Master, è poter arrivare presto a non dover più fare una differenza tra “finanza classica” e “finanza sostenibile” in un mondo in cui i principi di sostenibilità siano parte integrante del sistema e l’unico modus operandi possibile. Nel frattempo “Fatevi portatori di idee” ha incitato ai giovani studenti Elisabetta D’Ardes, Responsabile internal audit e Membro comitato ESG di Equita SIM.