impatto sociale | ESG News

Osservatorio su Finanza e Terzo settore

Intesa SP: cresce conoscenza e uso della finanza a impatto sociale

Cresce la conoscenza e l’utilizzo degli strumenti di finanza a impatto sociale da parte di Consorzi e imprese sociali. È quanto emerge dalla XI edizione dell’Osservatorio su Finanza e Terzo settore, pubblicata da Intesa Sanpaolo e AICCON (Associazione Italiana per la promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit). I risultati dell’indagine rilevano infatti una crescente familiarità con la tematica e più in generale un aumento dell’utilizzo da parte delle organizzazioni presenti nel campione (+ 8,9 %), crescita in particolare trainata dalle cooperative di tipo A (+25 %) ed ai Consorzi cooperative (+10,7%).

Lo strumento più conosciuto e utilizzato risulta essere quello dei finanziamenti agevolati (68,8%), come per esempio il Fondo Rotativo per le imprese del MISE e i fondi con provvista agevolata BEI, seguito dalle obbligazioni solidali (25%) e gli strumenti di social venture capitalism (18,8%).

Inoltre, il 55,2% delle organizzazioni ha avviato percorsi di misurazione di impatto sociale delle proprie attività. Su questo tema si evidenzia un’esigenza in termini di supporto formativo (nell’ambito dell’offerta di non financial services da parte degli istituti di credito), insieme ad altri aspetti legati, ad esempio, alla costruzione di nuovi modelli organizzativi, all’educazione finanziaria e alle modalità di realizzazione di campagne di crowdfunding.

In linea con la passata edizione del documento, poi, continua a crescere anche nel 2021 la soddisfazione di cooperative e imprese sociali in merito alla propria relazione con gli istituti bancari (+7,1%), in particolar modo in ragione della presenza di personale dedicato e formato sulle esigenze e specificità delle organizzazioni del Terzo Settore (36,6%) e di un modello di servizio dedicato a tali imprese (26,2%), sottolineando la crescente rilevanza per questi soggetti non solo di un’offerta di prodotti specifica, ma piuttosto di una strategia che si rifletta nei modelli organizzativi della banca.

L’indagine rileva inoltre come cooperative e imprese sociali percepiscano sempre più la banca quale consulente ed accompagnatore (+5%) piuttosto che nel tradizionale ruolo di solo erogatore di credito (-4%).

Per quanto riguarda l’analisi degli investimenti e la copertura dei fabbisogni finanziari, la XI edizione dell’Osservatorio, diversamente dal passato, si è posta l’obiettivo di concentrare l’analisi sull’ultimo biennio (2020-2021), al fine di poter leggere eventuali segnali di discontinuità rispetto alla precedente edizione e raccogliere spunti sulle preferenze di investimento di cooperative e imprese sociali durante il biennio pandemico.

Secondo i dati raccolti dall’indagine, il 70% dei soggetti intervistati (circa 250 circa 250 cooperative sociali e cooperative sociali e imprese sociali srl) ha effettuato investimenti negli ultimi 2 anni (dato al 94% nel 2019) e la principale fonte di copertura è stata l’autofinanziamento (47,7%), cui fanno ricorso in particolare le cooperative di tipo misto A+B (50,7%) e le cooperative di tipo A (49,8%) seguito dai finanziamenti erogati dagli istituti bancari (30,4%), canale cui hanno fatto particolare ricorso nell’ultimo biennio le cooperative di tipo B.

In particolare, da un’analisi comparativa delle ultime due edizioni dell’Osservatorio è emerso un aumentato ricorso a risorse bancarie da parte di cooperative e imprese sociali (+2%, dopo un trend al ribasso dal 2018) a fronte di una diminuzione della capacità di autofinanziamento (-3,8%., dopo che aveva segnato un trend positivo dal 2018); e una maggiore apertura a risorse di investitori privati (+1,4%, era in calo costante dal 2018), per effetto di un maggior interessamento a tali capitali da parte dei Consorzi (7,6%) e delle imprese sociali (18,7%). La previsione sui futuri investimenti sembra confermare alcune delle tendenze osservate nell’ultimo biennio.