Il tentativo dell’ultracyclist Omar Di Felice di attraversare l’Antartide in bicicletta è diventato un libro e un documentario.
Il film White Out – Oltre l’Antartide, prodotto da Omar Di Felice e Different Media, con la regia di Nicolò Padovani, e il volume La mia Antartide, edito da Baldini e Castoldi, raccontano i 716,5 km percorsi da Di Felice, in sella alla sua bicicletta, per oltre 48 giorni, alla fine del 2023, con temperature fra fra -10 e -25 gradi, venti tremendi e una slitta da 90 chili a rimorchio. Una traversata interrotta a più di metà del percorso, per la neve troppo farinosa a causa delle temperature elevate per il cambiamento climatico, ma che resta comunque un’impresa di grande valore.
Nel documentario, tra solitudine, imprevisti, ritorni e riflessioni intime, le immagini raccontano, la straordinaria avventura in uno dei luoghi più inospitali del Pianeta, intrecciando la sfida personale con l’esplorazione dell’ambiente estremo.
Le voci di personaggi, quali quelle delle scienziate Serena Giacomin ed Elisa Palazzi, offrono una prospettiva sull’Antartide: non solo il luogo più remoto ed estremo della Terra, ma anche uno tra i più fragili, i cui equilibri sono messi a dura prova dalla crisi climatica. Nel rendere più coinvolgente la narrazione, nel film compaiono figure di riferimento nel mondo dell’esplorazione, come l’astronauta Luca Parmitano e l’alpinista Hervé Barmasse, che offrono prospettive uniche sul valore di spingersi verso i limiti umani. Fabio Vedana, coach ed esperto di discipline di endurance, tiene le fila della narrazione, attraverso il racconto della parte più intima e personale di Omar.
White Out – Oltre l’Antartide e La mia Antartide invitano a riflettere sulla connessione tra l’uomo e il pianeta, in un mondo segnato dai cambiamenti climatici, ricordandoci che i lavori di scoperta ed esplorazione significano anche proteggere ciò che viene svelato e che bisogna prendersene cura.