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Tavolo per la Finanza Sostenibile

Rendicontazione ESG, da Consob un aiuto per le PMI

Un template per supportare le piccole e medie imprese, attualmente non soggette a obblighi di rendicontazione ESG, a individuare e raccogliere le informazioni sulla sostenibilità da fornire ai diversi attori del sistema economico e finanziario. È stata questa l’attività principale degli ultimi mesi del gruppo di lavoro 3 del Tavolo per la Finanza Sostenibile guidato dalla Consob la quale sottoporrà lo strumento a una consultazione pubblica entro la fine dell’anno.

Lo si apprende dalla relazione annuale delle attività pubblicata dall’ente pochi giorni fa. Il Tavolo per la Finanza Sostenibile è stato costituito su iniziativa del Ministero dell’Economia e delle Finanze e coinvolge il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Banca d’Italia, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB), l’Istituto per la vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS) e la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP) nel 2023. L’obiettivo è favorire il coordinamento degli sforzi e delle iniziative delle istituzioni – e del sistema economico del Paese nel complesso – che mirano a sviluppare e attuare strategie di finanza sostenibile nonchè a mobilitare le risorse private, attraverso il mercato dei capitali, per agevolare il conseguimento degli impegni assunti dal Paese a livello europeo e internazionale in ambito ESG.

Organizzato in quattro gruppi di lavoro (GDL), le tre tematiche prioritarie su cui il tavolo è attualmente focalizzato riguardano l’individuazione e la disponibilità dei dati sui rischi climatici e naturali, l’informativa di sostenibilità delle piccole e medie imprese non quotate e la protezione assicurativa contro i rischi ambientali e climatici.

In seno al secondo tema, la Consob ha creato un Template PMI-Banche che racchiude le informazioni di sostenibilità considerate più rilevanti per le piccole e medie imprese. Lo strumento è frutto di una selezione e individuazione delle richieste informative ritenute chiave per i principali attori economici e finanziari quali banche e partner commerciali. Il template, previa condivisione con gli stakeholder maggiormente interessati, sarà sottoposto a una consultazione pubblica. Il GDL 3, coordinato dalla Consob, mira infatti a supportare le PMI non soggette a obblighi di reportistica di sostenibilità nell’individuazione di informazioni ambientali, sociali e di governance e ad aumentare la consapevolezza dell’importanza di implementare la propria rendicontazione con dati ESG. Soprattutto alla luce dei lavori dell’EFRAG e alle future richieste normative. Infatti, nel 2024, rende noto la Consob nella relazione annuale, saranno anche avviate attività per contribuire ad una più agevole diffusione tra le PMI degli standard di rendicontazione volontari in corso di predisposizione presso l’EFRAG.

Accanto alla sensibilizzazione sulla rendicontazione di sostenibilità, la diffusione del template sarà accompagnata da iniziative di educazione finanziaria mirate ad accrescere la capacità delle imprese di minori dimensioni di fornire informazioni ESG.

Oltre alle PMI, poi, il GDL 3 predisporrà anche un template per la definizione delle informazioni di sostenibilità rilevanti per soddisfare le esigenze informative degli investitori istituzionali. Tali informazioni potranno essere utilizzate, per esempio, dalle imprese assicurative che intendono assicurare le PMI.

Per quanto riguarda invece gli altri gruppi di lavoro, dalla relazione annuale del Tavolo, si apprende che il primo (GDL 1) ha condotto una ricognizione delle base-dati disponibili e avviato un progetto pilota sul rischio di inondazione costiera per la città di Rimini in collaborazione con il Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici, l’Associazione Bancaria Italiana e la partecipazione volontaria di alcuni istituti bancari, con lo scopo di individuare metodi e procedure utili a valutare l’impatto dei rischi fisici sulle esposizioni bancarie. Il secondo (GDL 2) ha analizzato la disponibilità di dati con riferimento al patrimonio immobiliare di famiglie e imprese, per gli aspetti relativi all’efficienza energetica e nel corso del 2024 intende implementare una soluzione, al fine di rendere più efficiente ed esteso l’accesso a tali informazioni. Il gruppo di lavoro avvierà un’analisi comparata tra le legislazioni in materia di pubblicazione dei dati di efficienza energetica degli immobili di altre giurisdizioni (ad esempio Francia e Spagna) con l’intento di individuare le migliori pratiche in materia. Infine, l’ultimo (GDL 4) ha analizzato le cause della limitata disponibilità di dati (data gap) sulle coperture assicurative dai rischi fisici derivanti da catastrofi naturali, migliorato i vigenti sistemi di rilevazione di tali informazioni e analizzato gli schemi di assicurazione utilizzati all’estero per ridurre la sottoassicurazione da tali rischi. Nel corso di quest’anno, continuerà a fornire supporto tecnico per l’elaborazione (o l’attuazione) di norme finalizzate alla riduzione dell’insurance protection gap per famiglie e imprese. “In tale ambito”, si legge nella relazione, “oltre alla decretazione in materia di coperture obbligatorie delle imprese dai rischi connessi alle calamità naturali prevista dalla Legge di bilancio 2024, rileva la previsione (art. 25) del disegno di legge in materia di ricostruzione post calamità naturali in tema di schemi assicurativi finalizzati ad indennizzare (oltre alle imprese) le persone fisiche per i danni al patrimonio edilizio causati da calamità naturali ed eventi catastrofali”.