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Normativa

Germania, la nuova coalizione cancella la legge sul controllo della catena di fornitura

Passo indietro in Germania sulla normativa sulla sostenibilità. Una delle prime decisioni della neo-costituita coalizione di governo tedesca formata dalla CDU insieme alla CSU e al partito di centro-sinistra SPD è stata la pubblicazione di un accordo che prevede l’eliminazione immediata della legge tedesca sulla due diligence in materia di diritti umani e ambientali nelle catene di fornitura, nota come Supply Chain Act (LkSG).

L’accordo stabilisce che la LkSG sarà sostituita dalla nuova Direttiva UE sulla due diligence in materia di sostenibilità aziendale (CSDDD). Un passo, quindi, dovuto per allineare la normativa interna alle nuove disposizioni di Bruxelles. Tuttavia c’è da notare che di fatto per la Germania ri tratta di un allentamento dei controlli previsti.

Introdotta nel 2021 e applicabile dal 2023, la LkSG aveva stabilito una serie di requisiti focalizzati sulla sostenibilità per le grandi aziende con sede in Germania, al fine di prevenire e mitigare i rischi di violazioni dei diritti umani e danni ambientali nelle loro attività e catene di fornitura.

La legge prevedeva che le aziende eseguissero annualmente un’analisi dei rischi sui diritti umani e sull’ambiente, coprendo le loro operazioni e i fornitori diretti, e anche quelli indiretti qualora vi fossero indizi di violazioni. Inizialmente, la LkSG si applicava alle aziende con oltre 3.000 dipendenti, e dal 2024 a quelle con più di 1.000 dipendenti. In caso di violazioni, le sanzioni potevano arrivare fino al 2% del fatturato annuo.

Pur rimanendo confermata la soglia dei 1.000 dipendenti prevista anche dalla CSDDD ci sarà un ritardo nell’applicazione dato che l’approvazione dello “stop the clock” di fatto congela l’applicazione delle norme sulla rendicontazione e monitoraggio della sostenibilità, con la CSDDD che entrerà in vigore, a meno di cambiamenti, nel 2028.

Tuttavia la nuova versione proposta dal pacchetto Omnibus prevede che l’obbligo di due diligence sia rivolta solo ai fornitori di primo grado e che i controlli si facciano meno frequentemente.