Sono attese per fine ottobre, a meno di proroghe, le offerte vincolanti per l’asta di immobili avviata dall’Enapam, l’Ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri. Si tratta di un pacchetto di asset real estate dal valore di circa un miliardo, una delle maggiori operazioni nel settore del mattone in Italia negli ultimi anni. La maggior parte degli immobili è situata a Milano, una parte a Roma, ma il pacchetto è ampio e variegato e comprende uffici, immobili residenziali, hotel e persino una caserma.
L’operazione, avviata un paio di anni fa e che ha registrato alcuni ritardi non ultimo per il sopraggiungere dell’epidemia Covid, è gestita da Deloitte. A fine settembre sono arrivate le richieste di iscrizione all’asta a cui hanno partecipato 43 soggetti interessati tra cui sgr, fondi immobiliari e colossi internazionali. Fonti di stampa fanno i nomi, tra gli altri, di Allianz, Deutsche Bank, Dea Capital, Pimco, Blackstone, Prelios, JpMorgan, Davidson Kempner, Starwood Capital, Hines, Cerberus e Apollo.
Attualmente circa il 26% del patrimonio dell’Enpam, pari a circa 23 miliardi, è investita nel settore immobiliare. Di questi il 20% attraverso sgr, mentre il restante 6% sul totale in modo diretto. E’ proprio su questa quota che si è concentrata l’attenzione dei vertici dell’Ente che vogliono procedere a una dismissione per poi avere fondi disponibili da impiegare in sgr immobiliare che abbiano asst più coerenti con la missione dell’Ente.
Deloitte procederà a una valutazione delle offerte. Le 4/5 milioni verranno proposte al cda dell’Ente che dovrebbe prendere una decisione entro fine anno.
