Casse di previdenza

Enpam, in arrivo fra tre giorni le offerte per il patrimonio immobiliare in vendita

Sono attese per questa settimana le offerte per la gara di cessione del pacchetto di immobili messo in vendita dall’Enpam con una procedura di asta avviata lo scorso mese di settembre. Poi l’emergenza Covid ha allungato i tempi della procedura e si è arrivati alla scadenza del 6 maggio per consegnare le offerte vincolanti, dallo scorso 4 marzo previsto in un primo tempi.

Secondo le indiscrezioni raccolte da ilSole24ore l’elenco dei potenziali interessati a rilevare gli immobili dell’Ente di previdenza di medici e odontoiatri, che era già sceso a sei dai 43 soggetti che si erano iscritti per esaminare la documentazione, si sarebbe ridotto a tre. In pole position è indicata la cordata composta da Bain Capital, Davidson Kepmner Capital Management e Hines, assistita da Mediobanca. E’ poi attesta un’offerta da parte di Apollo Global Management, assistito da Lazard e infine da Gwm in tandem con Dea Capital. Sempre secondo quanto riportato dal quotidiano la cifra che i potenziali acquirenti sarebbero disposti a mettere sul piatto sarebbe attorno ai 700-800 milioni di euro, rispetto al miliardo delle prime valutazioni.

Il dossier comprende 68 proprietà, tra cui 31 asset direzionali e uffici, 17 strutture residenziali, cinque centri commerciali e dieci hotel distribuiti tra Roma, Milano, Montegrotto e Abano Terme.

L’obiettivo della cessione degli asset individuati, che rappresentano una porzione del patrimonio immobiliare investita in modo diretto, è riconvertire gli investimenti in asset più coerenti con la missione dell’Ente. Attualmente il valore complessivo degli immobili dell’Enpam è stimato in 23 miliardi e rappresenta il 26% del totale del patrimonio, di cui il 20% è detenuto tramite fondi e il 6% in modo diretto.

Nel frattempo la Fondazione Enpam, ha archiviato il bilancio 2020 con un utile d’esercizio pari a 1,22 miliardi di euro, aprendo la strada a nuovi aiuti per gli iscritti. “Un risultato che non esito a definire straordinario – ha commentato il presidente dell’Enpam Alberto Oliveti – soprattutto se si considera che è stato ottenuto in un anno di assoluta emergenza a causa della pandemia da Covid-19”.
 
Il patrimonio netto dell’ente è cresciuto del 5,5% rispetto al 2019, toccando quota 24 miliardi di euro, un risultato che raggiunge quota 26 miliardi se calcolato a valori di mercato. La gestione degli investimenti dell’ente ha fatto registrare  un risultato netto positivo superiore a 435 milioni di euro, tra gestione patrimoniale mobiliare e immobiliare. Il tutto in un anno in cui i mercati finanziari hanno registrato un andamento circa quattro volte inferiore a quello del 2019.
 
Nel 2020 la Fondazione ha avuto ricavi da contributi previdenziali per circa 3,23 miliardi di euro e ha erogato prestazioni per un totale di circa 2,38 miliardi di euro. Il tutto per un saldo positivo della sola gestione previdenziale uguale a circa 852 milioni di euro, in calo rispetto al miliardo del 2019. Questo per un aumento delle prestazioni di circa 414 milioni di euro su tutte le gestioni. In particolare, la Quota B ha registrato un aumento degli oneri dovuto alle misure messe in campo per fronteggiare la crisi economica da Covid -19, con i Bonus Enpam, che da soli hanno assorbito risorse straordinarie per circa 176 milioni di euro.

I risultati nell’anno del Covid non solo permettono di rispettare gli equilibri attuariali di lungo periodo, ma danno la possibilità a Enpam di concedere due nuovi sussidi ai propri iscritti. Ai professionisti contagiati andranno indennità dai 600 ai 5.000 euro a cui si aggiungono ulteriori somme specifiche per i familiari di tutti i medici e odontoiatri caduti.