Cassa Nazionale Periti e Ragionieri

Cassa ragiunieri, approvato l’assestamento del 2020 e il bilancio di previsione del 2021

L’assemblea dei delegati della Cassa dei Ragionieri, presieduta da Luigi Pagliuca, ha approvato l’assestamento del preventivo 2020 e il bilancio di previsione per l’anno 2021. Il risultato assestato è positivo per 86,44 milioni. Il Preventivo per l’esercizio 2021 pronostica un risultato al lordo delle rettifiche di valore pari a 74,54 milioni, di cui 1,54 milioni è il risultato netto.

Nell’assestamento di bilancio 2020 la stima dei proventi finanziari derivanti dal patrimonio investito a mercato è pari a 42,1 milioni di euro.  In base ai dati disponibili messi a disposizione dall’area finanza, il patrimonio investito dell’ente al 31.10.2020 valorizzava 2.019,7 milioni di euro con un rendimento da inizio anno pari al -1,68%.

Nel corso dell’adunanza il comitato ha provveduto ad approvare l’aggiornamento dell’analisi Alm valevole per il triennio 2020-2022. L’analisi della strategia di investimento del prossimo triennio si pone il perseguimento di una sensibile accelerazione del processo di contrazione della componente investita in immobili che è prevista alla fine del periodo 2022 pari 34,2%, con una riduzione dal posizionamento al 30.06.2020 pari 41,6%. 

L’obiettivo di rendimento reale resta fissato al 2,2% netto, mentre quello nominale è ridotto al 3,2% a seguito di una minore inflazione. L’indice di sostenibilità è in miglioramento registrando, sulla scorta dei valori a mercato al 30.06.2020, un funding ratio pari a 89,6% e un valore atteso alla fine del 2022 pari all’89,5%.

L’allocazione del patrimonio mobiliare nel restante biennio vede una conferma del posizionamento in leggera crescita sui mercati azionari, al 35%, rispetto al 32,5% attuale, un incremento della classe d’investimento alternativa declinata complessivamente al 13%, 5% la componente liquida e 8% quella illiquida, 45,5% sulle asset class obbligazionarie ,52,8% il posizionamento attuale, in decremento rispetto a quella dell’anno scorso, e una leggera crescita delle partecipazioni dal 3,4% al 4%.