Strategy Analysis

Previsione bilancio

Cassa di previdenza dei Ragionieri approva il bilancio di previsione 2022

L’assemblea dei delegati della CNPR, Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza a favore dei Ragionieri e Periti Commerciali, presieduta da Luigi Pagliuca, ha approvato l’assestamento del preventivo 2021 il bilancio di previsione per l’anno 2022.

Il 2021 è stato influenzato dalla campagna vaccinale che ha consentito la revoca delle misure di contenimento dei contagi e l’avvio di una delle maggiori riprese economiche viste dall’Italia negli ultimi cinquant’anni, un clima di fiducia che consente all’Assemblea dei delegati di riallineare al rialzo la previsione di fine anno. 

Per l’accertamento dei contributi che devono versare gli iscritti al fondo, il bilancio di previsione assestato rileva sostanzialmente un incremento di 19,7 milioni delle entrate contributive, attestandole a 312,1 milioni, a fronte di una morosità che al mese di ottobre era di poco superiore al 14,5% (22,1% nell’anno precedente), rispetto all’accertamento della contribuzione dovuta.

Il risultato assestato del budget è stimato in chiusura con un incremento del patrimonio 2021 per euro 127,54 milioni al lordo delle rettifiche di valore per i crediti (46 milioni) e delle rettifiche di valore degli investimenti (26 milioni). Il risultato netto è di 55,54 milioni.

Il Preventivo per l’esercizio 2022 pronostica un risultato al lordo delle rettifiche di valore pari a 94,87 milioni (35,37 milioni il risultato netto).

Per quanto riguarda il rendimento del patrimonio mobiliare investito, al 19 novembre 2021 registrava un rendimento finanziario del 10,77% delle gestioni a mandato, con un patrimonio investito a valori di mercato pari a 1.082 milioni.

In base ai dati disponibili messi a disposizione dall’area finanza, il patrimonio investito dell’ente al 29 ottobre scorso valorizzava 2.364,7 milioni di euro (+345 milioni rispetto al medesimo periodo del 2020) con un rendimento da inizio anno pari al +6,28%%.

Per l’anno 2022, l’Ente prevede di conseguire proventi finanziari leggermente inferiori al budget 2021 assestato, ma superiori al dato consuntivato nel bilancio del 2020, prevedendo una minore crescita dei mercati azionari e il permanere della difficoltà di reperimento del rendimento dagli investimenti sul mercato obbligazionario, per effetto delle politiche monetarie espansive praticate dalle banche centrali, nonostante il rallentamento delle politiche di stimolo che sia negli Usa che in Europa saranno messe in campo per contrastare l’inflazione.

L’indice di sostenibilità, purtroppo, ha registrato un peggioramento registrando sulla scorta dei valori a mercato al 30 giugno un funding ratio pari all’ 83,4%.