Interviste

Dishmond (Invesco), le scelte di investimento di un ingegnere ambientale

Il suo è un profilo particolare per un portfolio manager di successo. Ha passato una buona parte della sua vita professionale come ingegnere ambientale esperto nella depurazione delle acque. Poi ha deciso di cambiare strada e dedicarsi alla finanza, ma portandosi dietro un bagaglio culturale che gli permette di avere un approccio molto selettivo quando si tratta di misurare l’impatto delle aziende sull’ambiente. Randal Dishmond è il Senior Portfolio manager di Invesco Global Focus Equity Fund, che investe in trend strutturali . Il fund manager ritiene che siamo di fronte a un cambio strutturale di alcuni modelli economici e non a una semplice rotazione settoriale. La sfida è quindi riuscire a selezionare i titoli che abbiano una proposta innovativa, siano ben gestite e abbiano un solido profilo ESG.

Come è approdato al mondo degli investimenti finanziari dopo un passato come ingegnere ambientale?

Randal Dishmond Senior Portfolio manager di Invesco

La mia vita professionale si è articolata in due fasi distinte. Ho iniziato come ingegnere civile, occupandomi di progetti commerciali su ampia scala in tutti gli Stati Uniti e mi sono reso conto molto presto che non era la mia strada. Questo mi ha spinto a ricominciare a studiare e così ho conseguito un master in ingegneria ambientale. Un tempo la contaminazione delle acque di falda rappresentava un serio problema, con cui mi dovevo spesso misurare. Poi è diventata la mia specialità e ho dedicato i dieci anni successivi alla bonifica dei cosiddetti Superfund Sites (siti inquinati di interesse nazionale) in tutta l’America. Sono stato responsabile della progettazione del processo e della supervisione del disinquinamento di vari disastri ambientali. La “E” di ESG è pertanto un tema in cui ho acquisito una profonda esperienza.

Ma nell’acrononimo ESG anche gli aspetti sociali hanno importanza..

Sono cresciuto in una città di aziende tessili e ricordo l’entusiasmo per l’arrivo di un’importante catena di negozi famosa per i prezzi accessibili. Dopo alcuni anni l’entusiasmo è svanito e così pure il traffico nel centro cittadino. Ho visto da vicino la mia città natale finire quasi annientata da aziende che operavano in modo tutt’altro che socialmente responsabile. L’approccio ESG è quantificabile. Se un fiume viene inquinato, se piccole cittadine vengono distrutte e i dipendenti o gli azionisti non sono trattati bene, ce ne rendiamo conto e ciò è destinato ad avere un’importanza significativa nel nostro processo di selezione degli investimenti e nelle nostre attività di engagement con il management.

Quali sono gli aspetti importanti da considerare per arrivare a investire in modo realmente sostenibile?

Gran parte di quanto osserviamo oggi in materia di ESG è ascrivibile al cosiddetto ’“attivismo”, in cui tutto si riduce a una serie di dati o classifiche che fanno sì che un’azienda operante nel settore del tabacco o petrolifero possa apparire soddisfacente in base ai parametri ESG. Ciò rientra nel cosiddetto “greenwashing”, un approccio a nostro avviso miope. La performance di un’azienda in termini di ESG deve riguardare il modo in cui interagisce e rispetta i suoi stakeholder. Pensiamo un’azienda che crea dipendenza nei propri clienti e ne danneggia la salute non possa essere ritenuta soddisfacente in base ai parametri ESG. I fattori ESG comportano inoltre un certo grado di giudizio, così come la maggior parte delle decisioni d’investimento. Le classifiche trascurano molti aspetti.

In che senso?

Per esempio, una doppia classe di azioni può andare bene, nel quadro di una struttura di governance che tratta i propri stakeholder nel modo corretto. In base alla nostra esperienza, invece, alcune aziende che non hanno doppie classi di azioni ma trattano gli azionisti esterni in modo mediocre, possono ottenere punteggi elevati semplicemente in virtù della loro struttura aziendale. Ribadiamo che l’approccio ESG riguarda sostanzialmente il modo in una società interagisce e rispetta i suoi stakeholder.

Quindi vanno considerati i diversi aspetti in modo integrato?

L’approccio ESG non è un processo a sé stante, ma rappresenta l’essenza stessa di un buon investimento. Le aziende migliori possono fare la differenza senza arrecare alcun danno all’ambiente, alla collettività servite e ai loro azionisti. Questi sono gli investimenti che ricerchiamo. Implementiamo i principi ESG con una mentalità indipendente, un approccio prospettico e interamente integrato. Questi sono i temi fondamentali di qualunque analisi aziendale completa. La nostra esperienza pluridecennale ci dimostra che il nostro approccio è stato ed è tuttora il modo appropriato di affrontare questi temi e che il tempo ci darà progressivamente ragione.