La società di gestione attiva a livello globale AXA Investment Managers (AXA IM) ha annunciato di aver aggiornato la propria governance aziendale e politica di voto con requisiti ESG più rigorosi per le aziende, a cominciare dalle società ad alte emissioni che si ostinano a non volere seguire gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
Secondo AXA IM, la nuova politica si inserisce nel contesto di una crescente reazione politica contro la regolamentazione relativa al clima, in contrasto con l’urgente necessità di un intervento politico efficace per consentire una transizione giusta e ordinata, evidenziando l’importanza delle questioni legate alle attività di lobbying sulle questioni climatiche.
Secondo la nuova politica, AXA IM ha affermato che chiederà la divulgazione delle attività di lobbying sul clima per garantire la coerenza con gli obiettivi dichiarati pubblicamente dalle aziende, e voterà contro le aziende ad alte emissioni che non comunicano adeguatamente queste attività.
“Durante questa stagione di votazioni del 2024, con i governi e l’azione politica in prima linea nella transizione energetica, il lobbying climatico delle società partecipate in settori ad alto impatto costituirà in particolare un’area di interesse rafforzata per garantire la coerenza tra gli obiettivi dichiarati pubblicamente e il lobbying aziendale”, ha commentato Clemence Humeau, responsabile del coordinamento e della governance della sostenibilità presso AXA IM.
L’annuncio segna un ulteriore rafforzamento delle aspettative ESG di AXA IM per le aziende, a seguito dell’introduzione da parte dell’azienda nel 2022 di una politica di voto volta a sollecitare le società in portafoglio a considerare le questioni ambientali e sociali, includendo la definizione di un calendario per disinvestire dai ritardatari climatici che non riescono a compiere progressi sufficienti e requisiti per gli incentivi all’alta dirigenza che incorporino elementi ESG e climatici.
Oltre alle aspettative delle lobby sul clima, altri cambiamenti chiave annunciati da AXA IM alla sua politica includono la promozione di strutture retributive più eque, non sostenendo ad esempio aumenti salariali per i dirigenti senior quando gli aumenti sembrano essere superiori a quelli per la forza lavoro nel suo insieme. La società, inoltre, si oppone alle modifiche statutarie che introducono assemblee generali esclusivamente virtuali, che secondo AXA IM potrebbero ridurre la capacità degli azionisti di partecipare efficacemente e coinvolgere il consiglio.
AXA IM ha inoltre annunciato l’impegno a iniziare a rendere pubbliche le motivazioni alla base di tutti i voti contrari alle proposte degli azionisti relative ai criteri ESG, sottolineando che nel 2023 ha sostenuto il 68% di queste delibere.