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Raccolta netta Luglio

Assogestioni, raccolta positiva per 6,5 miliardi a luglio. Stupisce Intesa Sanpaolo con +2,7 miliardi

La raccolta del mese di luglio dell’industria del risparmio gestito, certificata dalla periodica mappa Assogestioni, si è attestata a 6,5 miliardi, portandosi a 57,7 miliardi da inizio anno.

I flussi sono stati generati interamente dalle gestioni collettive (+7,2 miliardi) e in particolare dai fondi aperti (+6,6 miliardi), mentre le gestioni di portafoglio, trainate dal pesante dato della clientela istituzionale, chiudono il mese in negativo con riscatti pari a 811 milioni.

Si conferma l’interesse degli investitori per i fondi di lungo termine bilanciati (+2,2 miliardi), sottotono invece il dato della raccolta azionaria che si attesta a 500 milioni. Nonostante questa battuta d’arresto, nei primi nove mesi del 2021 questo comparto è stato quello che ha riscosso maggiore successo con flussi positivi per 22 miliardi, mentre i bilanciati si sono posizionati a + 14,2 miliardi. Da segnalare inoltre la raccolta positiva per gli strumenti obbligazionari (+1,9 miliardi), in recupero anche i fondi flessibili con +388 milioni. Questa è la categoria più penalizzata da inizio anno con un dato molto negativo che si avvicina ai 3,3 miliardi.

Grazie all’effetto combinato della raccolta e dell’attività di gestione, il patrimonio gestito ha messo a segno un nuovo record storico a 2.545 miliardi.

A livello di singole società di gestione Intesa Sanpaolo si impone nettamente con una raccolta di 2,7 miliardi, un exploit che segue i dati molto positivi dei mesi precedenti. Al risultato ha contribuito in larga misura Eurizon, che si posiziona prima come società di asset management per raccolta netta nel mese con 1,877 miliardi. Alle spalle della prima banca italiana, si posiziona il Gruppo Generali con 1.552 miliardi; con un ampio divario tutti gli altri asset manager, a partire da Anima Holding (478,6 milioni), Gruppo Deutsche Bank (402,2 milioni), Poste Italiane (393,3 milioni), Arca (323,7 milioni), Gruppo Mediolanum (286,5 milioni) e JP Morgan AM (264,5 milioni).

Il dato di raccolta del mese di luglio conferma l’andamento positivo dei flussi che la società sta registrando da tempo, grazie alla stretta collaborazione tra la nostra struttura e le reti del Gruppo Intesa Sanpaolo in primis, con cui si sta realizzando un importante processo di riconversione della liquidità con un focus crescente sul risparmio gestito” ha commentato Saverio Perissinotto, Amministratore Delegato di Eurizon, “altrettanto fondamentale è il contributo degli altri partner commerciali sia in Italia sia in ambito internazionale, dove stiamo riscontrando particolare interesse per le nostre competenze sui mercati finanziari cinesi. Anche sulla clientela istituzionale si evidenzia un dato in crescita, grazie a nuovi mandati avviati nell’ultimo periodo. La focalizzazione di Eurizon su qualità del servizio, innovazione di prodotto e performance continua a favorire il consolidamento del rapporto di fiducia con la clientela istituzionale, retail e private.”

Hanno prevalso i deflussi, invece, per il Gruppo BNP Paribas (-1.9 miliardi), dovuto al riassetto di portafoglio di alcuni istituzionali, UBS AM (-281,1 milioni) e Franklin Templeton Investments (-98,8 milioni), che subisce una continua emorragia di flussi da inizio anno.