A maggio continuano i riscatti per l’industria del risparmio gestito. Secondo la mappa di Assogestioni, infatti, il quinto mese dell’anno registra una raccolta netta negativa per 1,27 miliardi (anche se ad aprile era stata addirittura di -1,9 miliardi), mentre a maggio dello scorso anno la raccolta era stata estremamente positiva (6,8 miliardi). La perdita porta la raccolta da inizio anno a 7,8 miliardi di euro (a fine aprile era di 8,9 miliardi).
Il calo della raccolta netta del risparmio gestito è legato alla volatilità che caratterizza attualmente i mercati, segnati dal contesto geoeconomico ancora molto instabile e dall’inversione di marcia delle principali politiche monetarie globali.
Se ad aprile le gestioni collettive bilanciavano i deflussi dalle gestioni di portafoglio, a maggio anche questa categoria registra dei riscatti per -40 milioni. Infatti, anche i fondi aperti, che ad aprile compensavano la raccolta negativa dell’industria, registrano deflussi pari a 370 milioni (per la prima volta da marzo 2020), cifra che fa scendere l’ammontare sottoscritto da inizio anno per questa categoria dai 14,4 miliardi di aprile ai 13,9 miliardi di maggio.
Sul fronte delle gestioni di portafolio, invece, il dato positivo dei mandati retail (+335 milioni) non riesce a compensare i deflussi degli istituzionali (-1,6 miliardi), portando il totale delle gestioni di portafoglio a – 1,2 miliardi.
Entrando nel dettaglio delle categorie, spiccano comunque i prodotti azionari che, nonostante l’andamento incerto delle borse globali, hanno raccolto più di 2,5 miliardi, seguiti dai bilanciati con 608 milioni. Questi dati compensano buona parte dei deflussi dai fondi obbligazionari (-3,3 miliardi) e flessibili (-394 milioni).
Il patrimonio gestito a fine maggio si attesta a 2.4 miliardi (come ad aprile) per l’effetto combinato della raccolta e della flessione dei mercati, che l’Ufficio studi Assogestioni quantifica in circa -1,2%. La quota prevalente degli asset, ovvero quasi 1.3 miliardi (pari al 53,1% del totale), è impiegata in fondi aperti e chiusi, mentre le gestioni di portafoglio equivalgono a 1.1 miliardi (46,9% del totale).
Buona parte della raccolta del mese è andata nelle mani del Gruppo Generali, a cui sono confluiti 669 milioni di euro (il mese precedente aveva visto invece deflussi pari a -4,2 miliardi), seguita da Deutsche Bank con 497 milioni e Mediolanum con 315 milioni.
Se ad aprile si era posizionata al primo posto con afflussi pari a 1,2 miliardi di euro, questo mese Poste Italiane registra deflussi per -638 milioni, ma è il Gruppo Intesa Sanpaolo a subire i maggiori riscatti con -2,2 miliardi di euro. Tra i big, male anche Amundi (-913 milioni) e Schroders (-216 milioni).