A gennaio la raccolta netta dell’industria del risparmio gestito è negativa per -927 milioni, in netto calo rispetto agli 11,1 miliardi di euro di dicembre. A rivelarlo sono i dati della mappa mensile di Assogestioni riferita al primo mese del 2023, che mostrano che a fine mese il patrimonio gestito ammontava a 2.267 miliardi di euro.
A influire sulla raccolta negativa sono soprattutto le gestioni collettive, che hanno visto deflussi pari a -429 milioni di euro (al contrario del mese precedente che avevano ricevuto afflussi per 1,6 miliardi). A pesare sono i fondi aperti, con riscatti per -642 milioni di euro, mentre i fondi chiusi hanno ricevuto 214 milioni. Il patrimonio complessivo delle gestioni collettive, quindi, ammonta a 1.187,5 miliardi di euro, il 52,4% del totale.
Negativi anche i flussi nelle gestioni di portafoglio, pari a -498 milioni di euro: tornano in territorio negativo, infatti, i mandati istituzionali che a dicembre si erano ripresi con 8,7 miliardi nei e che a gennaio, invece, registrano perdite per -756 milioni. Meglio il segmento retail che vede afflussi pari a 258 milioni. Il patrimonio complessivo delle gestioni di portafoglio si attesta così a 1.079,6 miliardi di euro, equivalenti al 47,6% del totale.
Entrando nel dettaglio dello spaccato sui fondi aperti, si conferma il trend evidenziato negli ultimi mesi di una sostanziale resilienza dei prodotti azionari, in positivo per 1,7 miliardi di euro a gennaio, a riprova di come parte degli investitori italiani continui a vedere nei cali di mercato un’opportunità per aumentare l’esposizione al comparto più rischioso. Positivi anche gli obbligazionari con 609 milioni (in risalita rispetto ai 375 milioni di dicembre). Deflussi, invece, nei flessibili (-1,7 miliardi), ma anche nei bilanciati (-625 milioni).
A ricevere buona parte della raccolta del mese è il gruppo Generali (+577 milioni), che si riprende dai riscatti di dicembre (-1,5 miliardi). A seguire Poste Italiane con 526,3 milioni e il gruppo Mediolanum con 356,8 milioni. Dopo la straordinaria raccolta di dicembre che ha superato i 3 miliardi di euro, a gennaio Intesa Sanpaolo subisce ingenti riscatti per -2.325,2 miliardi.