Robeco, gestore patrimoniale a livello internazionale, ha lanciato il Biodiversity Traffic Light, uno strumento innovativo pensato per aiutare gli investitori a individuare le aziende che si distinguono, in positivo o in negativo, per le loro performance in materia di biodiversità e impatto ambientale.
Secondo un white paper pubblicato in occasione del lancio, la nascita di questo strumento è frutto di un anno di confronto con investitori istituzionali. È emerso che, pur essendo consapevoli dei rischi sistemici legati alla perdita di natura, molti investitori faticano a misurare e monitorare efficacemente questi rischi nei portafogli, soprattutto al di fuori di settori come agricoltura e silvicoltura.
Lo sviluppo del Biodiversity Traffic Light è stato reso possibile da importanti novità, tra cui le linee guida settoriali della Taskforce for Nature-Related Financial Disclosures (TNFD) e nuovi dataset forniti da enti specializzati, spesso in collaborazione con organizzazioni ambientali.
Il nuovo strumento valuta le aziende sulla base di una metrica prospettica, considerando sia le attuali prestazioni ambientali, sia i piani futuri per ridurre l’impatto sulla natura. L’analisi include contributi alla perdita di biodiversità, azioni di mitigazione e strategie per una transizione verso un modello di business più rispettoso dell’ambiente.
Robeco applica un approccio settoriale, che prende in esame i principali fattori di impatto sulla natura per ciascuna industria. Le valutazioni si basano su indicatori specifici, come il consumo idrico, l’inquinamento atmosferico non legato ai gas serra, la produzione di rifiuti pericolosi, i ricavi da attività ad alto rischio ambientale e l’uso di materiali rinnovabili.
Per quanto riguarda il futuro, vengono presi in considerazione aspetti di governance, trasparenza, supervisione da parte del consiglio di amministrazione e la presenza di obiettivi concreti e misurabili.
Le aziende vengono classificate in quattro categorie:
- Allineata
- In fase di allineamento
- Parzialmente allineata
- Non allineata
Essere “allineata” significa che l’azienda si comporta meglio della media del proprio settore, contribuendo in modo attivo alla tutela e al ripristino della biodiversità.
Lo strumento può essere utilizzato per attuare uno screening positivo o negativo, riequilibrare i portafogli verso aziende più sostenibili e condurre attività di engagement con le imprese, per migliorarne le pratiche ambientali.