Top employers 2023 | ESG News

Certificazione

Top Employers 2023: premiate 141 aziende italiane

Sono 141 su 2053 le aziende italiane che hanno ottenuto la certificazione Top Employers 2023 in 121 Paesi del mondo. Sono quindi 10 in più rispetto all’anno scorso le connazionali, a fronte di un incremento generale delle aziende valutate.

Top Employers Institute è l’ente certificatore globale delle eccellenze nell’ambito delle risorse umane, nato nel 1991 con l’intento di migliorare le pratiche HR attraverso l’editoria e che dal 2007, attraverso il suo programma di certificazione, analizza e valuta l’ambiente di lavoro delle aziende che decidono di partecipare analizzandole in benchmark con le altre imprese del settore di appartenenza. Le macroaree esaminate sono sei comprendenti venti ambiti e best practice, tra cui benefit, sviluppo di carriera, formazione, rispetto delle diversità, welfare, talent attraction, inclusione, innovazione, impegno sociale.

Tra le oltre cento imprese italiane premiate, 46 hanno ottenuto la certificazione Top Employers Europe 2023 e 14 Top Employers Global 2023. Tra le italiane spiccano i nomi di Ferrari, Iren, Nexi, Windtre, Vodafone Italia, Estée Lauder, Lavazza, Amplifon, Poste Italiane, Generali, Electrolux, DHL, Hera, Italgas, Axa, Acea e di numerosi istituti bancari quali Bnl gruppo Pnb Paribas, Bper, Credem, Findomestic, Crédit Agricole, Fineco, UniCredit e Intesa Sanpaolo.

Riconoscimenti

Hera

Hera si conferma Top Employer per la 14esima volta consecutiva. Benessere delle persone, formazione, crescita professionale e trasformazione delle competenze sono i principali punti di forza che hanno permesso di ricevere il prestigioso riconoscimento, ha evidenziato la società in una nota.

Centrale su questo fronte è stato il ruolo di HerAcademy, la corporate University fondata proprio con la volontà di generare nuova conoscenza in risposta ai trend del contesto, anche attraverso il dibattito su temi attuali e la collaborazione con istituzioni a livello nazionale e internazionale. Rientrano in questo ambito tutte le attività formative per gli oltre 9 mila dipendenti del gruppo, affinché l’apprendimento continuo e lo sviluppo delle persone siano al centro della strategia in coerenza con la crescente domanda di profili in grado di vincere le sfide delle transizioni in atto (digitale, energetica e ambientale). Solo nel 2022 il 97% della popolazione aziendale, compresa quella più operativa, ha seguito corsi di formazione, per circa 270 mila ore complessive erogate pari a circa 30 ore di formazione pro-capite.

Per rispondere alla sfida della transizione energetica, Hera ha inoltre avviato nei mesi scorsi su tutto il territorio nazionale una campagna di “acquisizione dei talenti” per selezionare e formare, in collaborazione con ManpowerGroup, 300 nuove risorse con profili tecnici e operativi con l’obiettivo di inserirle, entro il 2023, nelle diverse società della multiutility e presso le aziende fornitrici.

Windtre

Windtre si aggiudica la certificazione Top Employers Italia per il quinto anno consecutivo.

“Nel 2022, Windtre è stata la prima Telco al mondo a ottenere la certificazione Equal Salary per la parità retributiva di uomini e donne con uguali mansioni” ha ricordato Rossella Gangi, Direttrice HR di Windtre, “a testimonianza del crescente impegno sulle tematiche di Diversity & Inclusion, che rientra tra i punti cardine del nostro piano di sostenibilità. Abbiamo, inoltre, reso strutturale il modello Human Working nella direzione del vero lavoro smart, e continuato a investire in formazione per rendere tutte le nostre persone ‘100% future ready’, un altro dei nostri obiettivi ESG”.

Poste Italiane

Anche Poste Italiane per il quarto anno consecutivo è rientrata tra i migliori datori di lavoro secondo il Top Employers Institute “grazie alle sue politiche di valorizzazione delle risorse umane basate sui principi di benessere dei dipendenti, equità e merito” ha reso noto la società in una nota.

L’analisi e la valutazione sulle pratiche e le strategie HR dell’istituto hanno riconosciuto anche quest’anno la solidità delle politiche di Poste Italiane in tema di risorse umane: dalla selezione all’onboarding, dalla gestione allo sviluppo, dalla comunicazione interna alla formazione, dal welfare aziendale fino alle politiche di Diversity & Inclusion.

“La certificazione Top Employers 2023 ribadisce la nostra capacità di raggiungere gli obiettivi più ambiziosi del Piano strategico 24SI Plus, anche in materia di risorse umane” ha dichiarato Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane

Nel 2022, come Windtre, Poste Italiane ha ricevuto anche la certificazione Equal Salary che attesa la parità distributiva tra uomini e donne con pari mansioni. Tali certificazioni si aggiungono ad altri riconoscimenti ottenuti da Poste Italiane, tra cui la leadership globale nell’uguaglianza di genere secondo il Gender Equality Index di Bloomberg, l’ingresso nella classifica globale Top 100 sulla parità di genere stilata da Equileap e l’attestazione secondo lo standard ISO 30415:2021 Human resource management Diversity&Inclusion.