Valutazione ESG

Standard Ethics: i rating ESG delle 30 maggiori aziende italiane del Food&Beverage

Standard Ethics ha pubblicato i Corporate Standard Ethics Ratings (Corporate SER) di 30 delle più grandi aziende italiane del settore alimentare e delle bevande. Nel corso dell’anno, Standard Ethics ha monitorato attentamente gli sviluppi in corso nel settore. A fine settembre 2023 il rating di sostenibilità del gruppo Casillo è stato aggiornato a “EE”, mentre ieri è stato confermato il rating “E” del gruppo Veronesi.

Le potenzialità e le sfide del settore Food & Beverage sono molteplici: riguardano la complessa catena di fornitura che caratterizza il settore nonché la sua struttura di corporate governance. Tra le note positive vi è la diffusa ricerca della qualità dei prodotti nonché l’attenzione posta ai sistemi di produzione industriale e ai processi di gestione del rischio. Minore attenzione viene invece riservata alla governance della sostenibilità: più specificatamente alle debolezze del modello decisionale ESG a livello strategico e all’ambigua definizione di Sostenibilità3; spesso trattata solo come una questione ambientale o talvolta giustapposta alla nozione di filantropia o aspetti etici. Tali limitazioni minano parzialmente l’efficacia dei Codici Etici, delle politiche ESG e della sorveglianza e controllo delle tematiche di sostenibilità.

Altre sfide significative riguardano l’implementazione della divulgazione e della disponibilità delle informazioni ESG, compreso il posizionamento di un’azienda rispetto agli obiettivi ambientali, sociali e di governance stabiliti a livello internazionale. Dal campione esaminato da Standard Ethics emerge che le aziende con un Sustainable Grade rappresentano il 20%: solo 6 aziende su 30 hanno ottenuto un rating ESG “Adeguato”. In conclusione, c’è ancora ampio margine affinché l’intero campione possa compiere progressi nell’allineamento alle raccomandazioni di sostenibilità di Nazioni Unite, OCSE e UE.