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Risultati ESG

Snam, risultati in crescita, finanza sostenibile 80% del totale

Snam archivia i primi nove mesi del 2023 con ricavi pari a 2,8 miliardi di euro in crescita del 17% rispetto allo stesso periodo dell’anno ed Ebitda adjusted in aumento del 9,1% e pari a 1,8 miliardi per effetto dell’aumento dei ricavi regolati e del contributo dei business legati alla transizione energetica. Sale anche l’utile netto a 942 milioni per la crescita dell’Ebitda adjusted in parte assorbita dai maggiori ammortamenti legati all’entrata in esercizio degli investimenti e dall’incremento degli oneri finanziari attribuibile all’aumento dei tassi di interesse. Nei primi 9 mesi, Snam ha collocato con successo il primo EU Taxonomy-aligned Transition Bond convertibile e la finanza sostenibile, al 30 settembre, rappresenta circa l’80% del totale e gli investitori ESG oltre il 47% degli istituzionali.

Inoltre, il 53% degli investimenti totali che nei 9 mesi si attestano a 1,2 miliardi di euro è allineato ai Sustainable Development Goals e il 37% alla Tassonomia Europea. A questi investimenti, si aggiungono 410 milioni di euro relativi all’acquisizione del 49,9% di SeaCorridor.

 “Abbiamo incrementato i nostri investimenti tecnici su progetti infrastrutturali fondamentali per contribuire alla resilienza e alla transizione del sistema energetico del Paese, che oggi è in una condizione adeguata ad affrontare la stagione invernale” ha commentato Stefano Venier, Amministratore Delegato di Snam, “la nostra strategia volta ad una transizione energetica giusta e credibile ci vede impegnati a realizzare investimenti importanti, per oltre il 50% allineati agli SDGs della Unione Europea, e a sviluppare progetti rilevanti come quello di SoutH2Corridor e per la Carbon Capture and Storage, a Ravenna, il cui ruolo chiave è stato riconosciuto anche nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima”.

Risultati ESG

Prosegue l’impegno di Snam a supporto della transizione energetica, sostenuto da una sempre maggiore presenza di investitori ESG, che rappresentano il 47% degli investitori istituzionali, in aumento rispetto al 43% di gennaio.

Sul fronte idrogeno è stato avviato a Modena, insieme al gruppo Hera, IdrogeMO, primo progetto di Hydrogen Valley in Emilia-Romagna (finanziato dall’Unione Europea, NextGenerationEU nell’ambito del PNRR) dedicato alle applicazioni industriali e al trasporto. Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di produzione di idrogeno rinnovabile tramite FER da 6 MW di potenza, che può arrivare a produrre fino a circa 400 tonnellate di idrogeno verde all’anno.

Attraverso Renovit, la piattaforma italiana avviata insieme a CDP Equity per promuovere l’efficienza energetica e lo sviluppo sostenibile del Paese, nei primi nove mesi dell’anno è stato generato un risparmio di CO2 pari a 25kt attraverso interventi su imprese, condomini e pubblica amministrazione.

Due progetti Bioenerys, società del gruppo che gestisce ad oggi 29 impianti agricoli e 11 impianti di biometano da rifiuti organici per una potenza installata complessiva pari a circa 40MWe, sono stati infine ammessi al contingente disponibile per la prima procedura competitiva prevista dalla misura del PNRR in materia di sviluppo del biometano gestita dal GSE.

Proseguono poi gli sforzi per la riduzione delle emissioni, in particolare quelle di metano che sono classificate come Scope 1, sono diminuite del 25% rispetto ai primi nove mesi del 2022.

Inoltre, Snam ha recentemente aderito al Corporate Engagement Program di SBTN come primo passo verso l’ottenimento di una certificazione sulla biodiversità.

Il gruppo ha integrato le proprie politiche di Diversity & Inclusion con la nuova policy sulla transizione sociale di genere, a testimonianza dell’impegno costante di Snam nel promuovere e favorire un clima di rispetto e inclusione che renda l’ambiente di lavoro accogliente per tutte le persone del Gruppo.

Infine Snam e Fondazione Snam ETS, in concomitanza della Giornata Mondale dell’Alimentazione, hanno realizzato la settimana di volontariato aziendale che ha coinvolto oltre 500 dipendenti in attività di volontariato per il contrasto alla povertà alimentare.

Finanza sostenibile

Con riferimento alla finanza sostenibile, nel corso dei primi nove mesi del 2023, Snam ha fatto ampio ricorso al programma Euro Commercial Paper per l’emissione di note ESG per un totale di circa 2,3 miliardi di euro a fine settembre. Inoltre, da inizio anno, il gruppo ha sottoscritto contratti di finanziamento ESG-linked a medio-lungo termine per complessivi 2,2 miliardi di euro, tra cui un finanziamento in pool di tipo Revolving Credit Facility (RCF), fino ad un importo massimo di 1,8 miliardi di euro assistito dalla garanzia SupportItalia rilasciata da SACE.

Infine, a settembre 2023, Snam ha emesso il primo EU Taxonomy-aligned Exchangeable Transition Bond da 500 milioni di euro convertibile in un massimo di circa 54,5 milioni di azioni Italgas, corrispondenti al 50% della partecipazione attualmente detenuta da Snam in Italgas.

Al 30 settembre 2023, il peso della finanza sostenibile di Snam è pari a circa l’80%, in aumento rispetto al 70% di fine 2022. Ciò ha consentito di raggiungere l’obiettivo dell’80% di finanza sostenibile sulle fonti di finanziamento disponibili, originariamente previsto al 2026, con tre anni di anticipo.