McKinsey 7 caratteristiche successo ESG | ESG News

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McKinsey: ecco la formula per trasformare gli investimenti ESG in crescita finanziaria

Esiste una formula della sostenibilità vincente che garantisca che gli investimenti ESG di un’azienda possano tradursi in una crescita finanziaria e in un moltiplicatore degli impatti positivi? La risposta è affermativa per la società di consulenza McKinsey che in un recente studio, ESG momentum: Seven reported traits that set organizations apart, ha individuato sette caratteristiche che accomunano le imprese capaci di generare un cosiddetto “impulso ESG”, che quindi hanno ottenuto un impatto rilevante dai propri sforzi in termini di ESG e che hanno acquisito valore finanziario dai loro investimenti sostenibili.

Ciò che caratterizza dunque questo tipo di realtà imprenditoriali è in primo luogo il fatto che è la crescita finanziaria il movente che spinge a integrare i fattori ESG nella strategia aziendale. Gli altri requisiti di pari importanza sono poi il dialogo attivo tra il CdA e gli stakeholder esterni, la priorità attribuita a quelli che sono ritenuti i punti di forza più importanti per gli stakeholder, la presenza di un esperto ESG tra top manager della società e di un team centrale che si occupa di queste tematiche, la sostenibilità vista come obiettivo comune esteso e radicato in tutta l’azienda e infine la presenza di incentivi di remunerazione legati alle metriche ESG.

Nel dettaglio, l’indagine di McKinsey ha coinvolto oltre 1.100 intervistati in più di 90 Paesi domandando loro come le società per cui lavorano stiano affrontando la sfida ESG. In tutto il mondo sono sempre di più le aziende che integrano le tematiche di sostenibilità all’interno della propria attività o che sono in procinto di farlo. Dall’analisi è emerso che nel 90% dei casi le imprese prendono in considerazione almeno una delle tre dimensioni ESG – quindi decidono di impegnarsi sul fronte ambientale, sociale o di governance, anche se l’importanza e la priorità attribuita a ciascun ambito dipende dall’area geografica di riferimento, dal settore e dalla dimensione aziendale. Più di nove intervistati su dieci hanno inoltre affermato che i temi ESG sono all’ordine del giorno nella propria azienda e un terzo degli intervistati considera le questioni ambientali come la principale priorità ESG della propria azienda.

La buona notizia è che le evidenze di una correlazione positiva tra investimenti in sostenibilità e ritorni finanziari aumentano. Lo studio rileva che le aziende che stanno apportando cambiamenti in materia ESG stanno riscontrando benefici tangibili: oltre due terzi degli intervistati ha infatti riferito di aver ottenuto un impatto rilevante dai propri sforzi in termini di ESG negli ultimi tre anni, ed il 43% ha affermato che nello stesso arco di tempo le aziende hanno acquisito valore finanziario dai loro investimenti ESG.

Tra i motivi più citati per i quali le aziende decidono di intraprendere un percorso di sostenibilità, promuovere la crescita è al primo posto, seguito dalla spinta normativa e dalla volontà di soddisfare le aspettative dei consumatori. E, sorpresa, le aziende meno motivate a spingere l’ESG credendo che generi crescita sono quelle dei servizi finanziari per le quali la spinta maggiore viene dalla normativa, come peraltro per il settore farmaceutico e quello pubblico.

Fonte: ESG momentum: Seven reported traits that set organizations apart, McKinsey

Sebbene le questioni ambientali siano quelle su cui il dibattito mondiale sembra porre maggiormente i riflettori, il fattore “E” di environmental non è quello a cui le aziende danno più importanza ovunque. Anzi, i dati raccolti dall’indagine di McKinsey suggeriscono che l’Europa è l’unica regione in cui i temi ambientali tendono a superare quelli legati alla terza dimensione ESG, ossia la governance. Secondo gli intervistati, i temi sociali sono di maggiore interesse per le organizzazioni con sede in Nord America, dove le questioni di diversità e inclusione sono emerse con urgenza negli ultimi anni. Mentre gli intervistati che lavorano per aziende con sede nella regione dell’Asia e del Pacifico, tendono a classificare i temi di governance come le priorità ESG più importanti delle loro organizzazioni.

McKinsey 7 caratteristiche

Fonte: ESG momentum: Seven reported traits that set organizations apart, McKinsey

Guardando invece alle dimensioni effettive delle aziende, globalmente gli intervistati delle società con un fatturato annuo di un miliardo di dollari o più sono molto più propensi a dichiarare che le tematiche ambientali emergono come preponderanti rispetto quelle sociali e di governance nell’agenda dei loro leader.

Le 7 caratteristiche individuate da McKinsey per il successo ESG

Dalle evidenze raccolte, McKinsey ha stilato sette caratteristiche che accomunano le aziende in grado di generare un cosiddetto “impulso ESG”, che hanno maturato un forte impegno in ambito sostenibilità, creando valore finanziario ed aumentando il proprio impatto ESG.

Tali caratteristiche riguardano gli obiettivi di crescita, il contatto tra CdA e stakeholder esterni, la priorità attribuita a quelli che sono i punti di forza più importanti per gli stakeholder, la presenza di un leader ESG nella C-suite, quindi tra i dirigenti più importanti dell’azienda, un team centrale che si occupa di sostenibilità, la sostenibilità vista come obiettivo comune esteso e radicato in tutta l’azienda e infine la presenza di incentivi di remunerazione legati alle metriche ESG.

La crescita finanziaria come spinta della sostenibilità

Dal report emerge che gli intervistati che dichiarano di lavorare per aziende leader nel campo ESG hanno una probabilità di 1,5 volte superiore rispetto agli intervistati delle organizzazioni che si trovano nel decile inferiore, di affermare che la propria azienda affronta strategie ESG con l’obiettivo di promuovere la crescita.

Consiglio di amministrazione e senior leader in contatto con stakeholder esterni

Allo stesso tempo, gli intervistati che dichiarano che le proprie aziende hanno acquisito slancio in ambito ESG hanno maggiori probabilità di affermare che i membri del CdA, gli amministratori delegati e i direttori finanziari sono in contatto con gli stakeholder esterni e si sentono responsabili nei loro confronti.

Inoltre, dal sondaggio si evince che quanto più gli intervistati affermano che l’impegno verso l’esterno è nell’agenda del consiglio di amministrazione e del Ceo, tanto maggiori sono i progressi che l’organizzazione ha compiuto negli ultimi tre anni in termini di impatto ESG.

Dare priorità ai punti di forza più importanti per gli stakeholder

Gli intervistati che indicano le proprie aziende come leader ESG hanno molta più probabilità di constatare che le proprie società abbiano individuato tematiche ESG specifiche per il proprio modello di business, in particolar modo quelle tematiche che sembrano essere più rilevanti per gli stakeholder esterni e su cui l’azienda è in grado di eccellere.

Un leader ESG nella C-suite

La maggior parte degli intervistati delle aziende che, in base ai risultati del sondaggio, hanno sviluppato un significativo slancio in termini ESG riferisce che i team ESG della propria società sono guidati da un membro della C-suite. In particolare, il leader ha il potere di definire le ambizioni e la strategia ESG con il CEO, di assicurare la collaborazione tra gli altri membri del team esecutivo e di pianificare le iniziative in tutta l’organizzazione.

Un team ESG centrale

I risultati dell’indagine suggeriscono che la presenza di un team o di una funzione centrale ESG può consentire di dare maggiore impulso alle priorità ESG. Questi team sono in grado di gestire i processi di definizione delle strategie e degli obiettivi ESG, di coordinare la realizzazione delle iniziative e il reporting ESG in tutta l’organizzazione e di garantire che le considerazioni ESG siano integrate nei comportamenti quotidiani dei dipendenti. Inoltre, si coordinano tra le varie funzioni, in modo che gli sforzi non siano isolati all’interno di un unico dipartimento. Si tratta di un tratto distintivo che accomuna le aziende leader, che mettono in campo strategie efficaci per riunire i migliori talenti provenienti da tutte le funzioni per lavorare sui progetti ESG.

Obiettivo ESG comune esteso e radicato in tutta l’azienda

Secondo l’indagine, incorporando gli obiettivi nella cultura organizzativa, le aziende possono favorire una propensione al cambiamento che può sostenere le iniziative ESG e migliori risultati finanziari.

Incentivi legati alle metriche ESG

Gli intervistati provenienti da aziende che hanno dichiarato di avere un maggiore slancio ESG hanno una probabilità quasi tripla rispetto agli intervistati provenienti da aziende che si trovano nella parte bassa del decile di osservare che le loro organizzazioni subordinano gli incentivi finanziari dei Ceo e dei Cfo alle metriche ESG.

Incorporare le metriche chiave dell’impatto ESG negli incentivi dei leader e dei dipendenti può dimostrare, infatti secondo lo studio, sia internamente che esternamente, che l’ESG è una priorità per l’organizzazione. Una struttura di incentivi ESG efficace utilizza metriche chiare, basate su KPI significativi che misurano i progressi compiuti.