La Doria CO2 bilancio di sostenibilità | ESG News

Risultati ESG

La Doria, -10,8% di CO2 nel 2022, tutti i risultati del bilancio di sostenibilità

Riduzione del 10.8% di CO2 grazie al recupero termico ed energetico, 44% del fabbisogno energetico autoprodotto, certificazione Social Footprint per la Filiera del Pomodoro e 17.000 ore di formazione erogate ai dipendenti. Sono questi alcuni dei risultati che emergono dal bilancio di sostenibilità di La Doria, gruppo attivo nella produzione di derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta a marchio della grande distribuzione.

Il documento è distinto in quattro sezioni: l’ambiente, la filiera, la comunità e le persone. Nel 2022 il gruppo ha superato il miliardo di fatturato e ha integrato e coniugato le pratiche di sostenibilità con le proprie strategie di medio e lungo termine.

“Il 2022 è stato un anno caratterizzato da alcune importanti difficoltà, dall’aumento dei costi delle materie prime al caro energia con tutte le sue naturali conseguenze” ha commentato Antonio Ferraioli, CEO del gruppo La Doria, “Siamo consapevoli di quanto la nostra crescita debba essere sostenibile e della nostra responsabilità nei confronti della Terra,  della filiera, delle comunità e dei territori di riferimento e delle persone che scelgono ogni giorno di dedicare il loro operato alla nostra azienda. Siamo felici dei risultati raggiunti nel 2022, ma siamo convinti che ci sia sempre margine di miglioramento ed è per questo che per il 2023 abbiamo già pianificato iniziative e attività che contribuiranno a consolidare ulteriormente la nostra cultura della sostenibilità”.

Ambiente

L’impegno per l’ambiente, si legge in una nota del gruppo, inizia dalla gestione dei propri stabilimenti di produzione, da un punto di vista di efficientamento e ottimizzazione dei processi.

Nel 2022, l’azienda ha ridotto del 10,8% le emissioni di CO2 grazie al recupero termico ed energetico. Per mitigare gli impatti associati ai consumi energetici, nel tempo La Doria ha ridotto il consumo di energia da rete elettrica in favore di quella autoprodotta. Per questa ragione, l’azienda ha installato negli anni due impianti fotovoltaici negli stabilimenti di Sarno e Fisciano, incrementando così l’utilizzo di energia rinnovabile e due impianti di cogenerazione ad alto rendimento in quelli di Angri e Parma, grazie ai quali il gruppo è in grado di soddisfare complessivamente circa il 44% del fabbisogno energetico necessario alla produzione.

Una percentuale destinata ad aumentare nei prossimi mesi, grazie alla realizzazione di altri due impianti fotovoltaici. Nel 2023, La Doria ha approvato il piano investimenti per l’anno in corso, pari a 38 milioni di euro, che destina circa 7 milioni di euro a progetti in attività ESG che permetteranno all’azienda di ridurre ulteriormente le emissioni annue di 1.000 tonnellate di CO2.

Sostenibilità ambientale significa inoltre, per il gruppo, attenzione al tema dei rifiuti e degli sprechi. Per quanto riguarda il primo aspetto, la principale modalità di trattamento dei rifiuti prodotti da parte dell’azienda è quella del recupero e nel 2022, La Doria ha recuperato il 98% dei rifiuti prodotti.

Per quanto riguarda gli sprechi, il gruppo affronta questa tematica in più modalità, a partire dal supporto agli agricoltori, nell’ottimizzazione delle risorse nei campi grazie all’uso di nuove tecnologie per la riduzione del consumo di acqua e degli agrofarmaci, fino alla scelta di dare una seconda vita ad alcuni sottoprodotti della lavorazione, che vengono immessi in altri mercati o riutilizzati in altri processi produttivi. Nel 2022, per esempio, sono state riutilizzate 6.120.116 kg di buccette di pomodoro e frutta e 551.900 kg di noccioli della frutta. Infine, l’azienda contribuisce alla lotta agli sprechi attraverso la donazione di alcuni prodotti ad organizzazioni benefiche, le quali concorrono a gestire le eccedenze, prevenire le perdite e gli sprechi alimentari all’origine e a passare dall’economia lineare all’economia circolare. Nel corso del 2022, La Doria ha devoluto in beneficenza 1.693.017 prodotti, per un valore di 584.899 euro, di cui il 73% è stato donato al Banco Alimentare.

Per un’azienda che produce prodotti alimentari, un aspetto importante è poi quello del packaging. Per questo il gruppo si impegna ad incrementare l’utilizzo di packaging realizzato utilizzando fonti rinnovabili o materiale di riciclo, a ridurre i volumi degli imballaggi superflui e ad autoprodurre un’importante quantità di packaging, in modo da limitare i costi e gli impatti legati al trasporto e da evitare lo stoccaggio di grosse quantità d’imballaggio. In particolare, l’anno scorso La Doria ha autoprodotto il 98.8% del fabbisogno di scatole in banda stagnata.

Nel 2022 La Doria ha infine quantificato le proprie emissioni indirette connesse alla catena del valore per poter sottoporre, nel 2023, a validazione i propri obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 alla Science Based Targets initiative (SBTi), l’iniziativa promossa dallo UN Global Compact (UNGC), dal World Resource Institute (WRI), dal CDP (Carbon Disclosure Project) e dal WWF per supportare le aziende nella riduzione della propria impronta carbonica. Tali obiettivi porteranno il gruppo a ridurre a 10 anni le emissioni di CO2 equivalente del 48% rispetto ai livelli 2021.

Inoltre, nei prossimi mesi La Doria formalizzerà la propria adesione allo UN Global Compact, iniziativa a livello mondiale per la sostenibilità del business, basata su dieci principi universali relativi ai diritti umani, al lavoro, all’ambiente e alla lotta alla corruzione.

La filiera del gruppo La Doria

Il rispetto delle corrette condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori sono requisiti che il gruppo La Doria esige da tutti i propri fornitori e che verifica sin dalla fase di selezione degli stessi, si legge in una nota. A dimostrazione di questo impegno, nel 2022 l’azienda ha ottenuto la certificazione Social Footprint per la filiera del pomodoro, certificazione che valuta l’impronta sociale di un prodotto attraverso l’analisi dell’organizzazione, delle persone e della filiera. Per ottenere tale riconoscimento, il gruppo ha mappato tutti i fornitori di pomodoro fresco, di packaging e di ingredienti e calcolato l’impronta sociale su alcuni aspetti relativi alla tutela dei lavoratori. 

Inoltre, il gruppo effettua costanti e crescenti verifiche sui fornitori, attraverso un sistema di monitoraggio dei rischi etici nella catena di fornitura del pomodoro e dei legumi. Nell’ultimo biennio, sono stati condotti 53 audit etici in campo da parte dell’azienda, dei clienti e di terze parti.

Comunità e Territorio

Comunità per La Doria significa contribuire alla crescita locale e consolidare il legame con il territorio. Infatti, il valore generato dal gruppo viene ridistribuito nel territorio di riferimento in cui opera, prevalentemente il Sud Italia, attraverso la creazione di occupazione e l’utilizzo di un’elevata percentuale di fornitori locali. In particolare, il 57% della spesa per le materie prime è proveniente da fornitori locali, e il 78% di quella per i servizi proviene sempre da fornitori locali.

Il radicamento dell’azienda sul territorio di riferimento è dimostrato anche dalle iniziative come il progetto Rosso d’Estate, grazie al quale i giovani partecipanti hanno la possibilità di acquisire alcune competenze base sul mondo del lavoro nel settore. Dall’inizio del progetto nel 2010, sono stati assunti 330 giovani, di cui 66 con contratti a tempo indeterminato.

Il gruppo è inoltre attivo anche nel favorire il diritto allo studio e dal punto di vista della formazione, come dimostrano la collaborazione con il Dipartimento di Economia, Management e Istituzioni dell’Università Federico II di Napoli, l’assegnazione di borse di studio ai figli dei dipendenti e ai giovani del territorio. Per il 2023 è inoltre previsto il progetto Adotta una Scuola che consentirà ad un scuola/istituto o università di accedere ad una selezione di corsi online, con focus sulle “non-cognitive skills”, competenze digitali e sostenibilità.

Le persone in La Doria

Nel 2022 La Doria ha erogato complessivamente quasi 17.000 ore di formazione ai suoi circa 800 dipendenti in Italia. Inoltre, al fine di trasmettere concretamente la vicinanza e la gratitudine del gruppo nei confronti delle proprie risorse, l’azienda ha deciso di supportare i dipendenti in un periodo caratterizzato da forti incrementi del costo della vita attraverso l’erogazione di un contributo economico dal valore di 600 euro netti erogato all’inizio delle festività natalizie.

Nei prossimi mesi, sono previste iniziative e attività finalizzate ad incrementare l’inclusività dell’ambiente di lavoro e nei prossimi mesi l’azienda sottoscriverà i Women Empowerment Principles (WEPs) delle Nazioni Unite, ovvero un insieme di principi istituiti per offrire una guida alle imprese dal punto di vista dell’uguaglianza di genere.