Iberdrola ha emesso un green bond di 850 milioni di euro ricevendo forte sostegno da parte degli investitori. La domanda ha infatti superato i 2 miliardi di euro e lo spread creditizio è stato fissato a 60 punti base rispetto al corrispondente benchmark (midswap decennale), un livello ristretto che ha permesso di stabilire una cedola del 3,625%. Iberdrola ha quindi chiuso con successo questa operazione di debito senior in formato green, come è ormai prassi del gruppo. I fondi ottenuti saranno destinati a Green Eligible Assets, come definito nel Green Financing Framework della società.
Questa è la seconda operazione pubblica effettuata nel 2023 che arriva subito prima della presentazione dei risultati semestrali.
All’emissione hanno partecipato 142 investitori, collocati in Francia (34%), Germania-Austria (21%), Benelux (17%), Regno Unito (16%) e altri Paesi europei (12%). I green bond tendono a generare una domanda più elevata e un costo inferiore, poiché l’interesse degli investitori socialmente responsabili si aggiunge a quello degli investitori standard. La maggior parte della transazione (87%) è stata infatti collocata presso investitori ESG.
Al collocamento hanno partecipato otto banche, Barclays, Citi, Crédit Agricole, Deutsche Bank, Goldman Sachs, Sumitomo, JP Morgan e Unicaja-Kenta Capital.
Questa operazione consente a Iberdrola di rafforzare la sua liquidità e di consolidare la propria posizione nel settore dei finanziamenti sostenibili, per oltre 50 miliardi di euro di operazioni in essere, di cui quasi 18,5 miliardi di green bond.