Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo azionisti | ESG News

Lettera agli azionisti

Gros-Pietro (Intesa Sanpaolo): transitare a nuovi modelli economici e sociali per affrontare climate change

“Il 2024 presenta sfide significative, tra cui l’evoluzione e il rischio di espansione dei conflitti in atto, l’esito delle grandi elezioni in calendario, le sfide strutturali come i cambiamenti climatici, le disuguaglianze crescenti, l’invasività dell’intelligenza artificiale e l’invecchiamento della popolazione. Si tratta di problemi associati al futuro della civiltà umana sul pianeta, la cui soluzione richiede la transizione a nuovi modelli economici e sociali che necessitano il contributo di tutti – governi, istituzioni, cittadini e imprese – a livello globale e locale. In questo scenario mutevole, consapevole del ruolo rilevante svolto dal sistema finanziario, Intesa Sanpaolo continua a impegnarsi per crescere in armonia con l’Italia e con gli altri Paesi nei quali opera, con l’obiettivo non solo di rimanere leader nel settore finanziario internazionale, ma di promuovere al contempo l’equità sociale. La popolazione mondiale, attualmente 8 miliardi di abitanti, continuerà a crescere, alimentando tensioni e forzando cambiamenti. Intesa Sanpaolo affronterà queste sfide contribuendo alla transizione energetica dei clienti e delle comunità, sostenendo  l’innovazione e la digitalizzazione dei sistemi produttivi di beni e servizi, e impegnandosi a  non lasciare indietro nessuno”. È quanto affermato da Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, nella lettera agli azionisti pubblicata nel documento di bilancio per l’esercizio 2023.

Di seguito il testo integrale:

“Signore Azioniste, Signori Azionisti, l’anno 2023 è stato caratterizzato da elevata complessità  a livello economico, geopolitico e sociale. Europa e Stati Uniti hanno dovuto affrontare un persistente superamento dei tassi di inflazione rispetto agli obiettivi, che è stato contrastato con un irrigidimento delle politiche monetarie. Le banche centrali sembrano aver raggiunto  l’obiettivo di avviare la riduzione dei tassi di inflazione senza provocare una recessione.  Nonostante le sfide globali, il 2023 si è rivelato migliore delle aspettative. Le principali  economie avanzate si sono mostrate resilienti, pur rimanendo sulla soglia della stagnazione.  Sul fronte geopolitico, i conflitti in corso tra Russia e Ucraina e nel Medio Oriente, la  competizione tra Cina e Usa, le tensioni in Africa e America Latina hanno accentuato la  tendenza alla frammentazione del processo di internazionalizzazione, alimentando politiche  industriali “difensive” e una crescente formazione di blocchi commerciali.  

L’economia italiana, nonostante le sfide, ha mostrato una notevole capacità di resistenza e  reazione. Dal 2019 a oggi, la crescita del Pil italiano è stata più marcata di quella di Germania,  Francia e Spagna, grazie alla sua specializzazione geografica e settoriale, che rappresenta il  punto di forza del nostro Paese. La performance del 2023 non ha raggiunto l’1%: è stata  influenzata dallo shock energetico e inflazionistico, unito agli effetti della restrizione  monetaria e alla minore generosità dei bonus edilizi.  

Nel corso del 2024 vi sono attese per una ripresa della crescita nella seconda parte dell’anno,  sostenuta dall’inversione delle politiche monetarie negli Stati Uniti e nell’Area Euro, dall’andamento positivo del reddito disponibile delle famiglie, dalla ripresa della domanda  globale e dall’accelerazione dei flussi di spesa del PNRR. Nel complesso, la performance annuale del Pil italiano non dovrebbe discostarsi di molto da quella dell’anno appena terminato. In un contesto di incertezza, il 2024 presenta sfide significative, tra cui l’evoluzione e il rischio di espansione dei conflitti in atto, l’esito delle grandi elezioni in calendario, le sfide  strutturali come i cambiamenti climatici, le disuguaglianze crescenti, l’invasività dell’Intelligenza Artificiale e l’invecchiamento della popolazione. Si tratta di problemi associati al futuro della civiltà umana sul pianeta, la cui soluzione richiede la transizione a nuovi modelli economici e sociali che necessitano il contributo di tutti – governi, istituzioni,  cittadini e imprese – a livello globale e locale. In questo scenario mutevole, consapevole del  ruolo rilevante svolto dal sistema finanziario, Intesa Sanpaolo continua a impegnarsi per  crescere in armonia con l’Italia e con gli altri Paesi nei quali opera, con l’obiettivo non solo  di rimanere leader nel settore finanziario internazionale, ma di promuovere al contempo  l’equità sociale. La popolazione mondiale, attualmente 8 miliardi di abitanti, continuerà a  crescere, alimentando tensioni e forzando cambiamenti. Intesa Sanpaolo affronterà queste sfide contribuendo alla transizione energetica dei clienti e delle comunità, sostenendo  l’innovazione e la digitalizzazione dei sistemi produttivi di beni e servizi, e impegnandosi a  non lasciare indietro nessuno.  

Nel 2023, Intesa Sanpaolo ha consolidato la sua posizione di banca di riferimento in Italia,  confermandosi un’eccellenza nel settore del credito a livello internazionale. Questi risultati  sono stati possibili grazie al lavoro e alla professionalità delle nostre persone, nonché alla  fiducia accordataci dalla clientela e dalle comunità territoriali con cui abbiamo stretto legami  forti e duraturi. La vocazione ambientale e sociale della Banca è incisa in modo indelebile nel  suo DNA. L’adozione delle tecnologie più avanzate è pensata in funzione dei clienti e delle  persone che lavorano nella Banca; è rispettosa dell’individuo, che rimane sempre al centro  del nostro agire. Tale visione strategica e valoriale si concretizza nel Piano d’impresa 2022- 2025, che sta procedendo a pieno ritmo al fine di completare la trasformazione della Banca  in un’istituzione tra le più efficienti, moderne, a basso rischio e con redditività sostenibile.  Intesa Sanpaolo contribuisce alla crescita della competitività dei Paesi in cui opera orientando  gli investimenti verso le imprese impegnate nella transizione energetica e aperte  all’innovazione. La banca aderisce alle Alleanze Net Zero per arrivare a zero emissioni nette  entro il 2050. L’impegno verso la sostenibilità si concretizza attraverso varie iniziative quali  il supporto a progetti green, la promozione dell’economia circolare, i Mutui Green, i prodotti  S-Loan dedicati alle piccole e medie imprese per finanziare progetti finalizzati a migliorare il  proprio profilo di sostenibilità, i Digital Loan finalizzati a migliorare la digitalizzazione delle  aziende, solo per citarne alcune. Nel 2023, anno di riduzione significativa della capacità di  spesa delle famiglie, Intesa Sanpaolo ha rafforzato l’attenzione al fattore “S = Social”,  impegnandosi nella lotta alle diseguaglianze sociali e promuovendo l’inclusione finanziaria,  sociale, educativa e culturale. La negoziazione del rinnovo del contratto nazionale del credito  – con la proposta di un riconoscimento monetario adeguato per i dipendenti del settore – la  distribuzione agli azionisti di un acconto sui dividendi e l’intenzione di rilasciare,  subordinatamente all’approvazione della BCE e dell’Assemblea, una parte del capitale in  eccesso, l’espansione del programma cibo e riparo per i bisognosi, le iniziative di credito  sociale, di social housing, di rigenerazione urbana, nonché la costituzione di una nuova unità  organizzativa, con sede a Brescia, denominata “Intesa Sanpaolo per il Sociale”, sono esempi  concreti dell’impegno della Banca in questo contesto. Il nostro impegno in ambito ESG  continua a essere riconosciuto a livello internazionale, come dimostra la conferma  dell’iscrizione di Intesa Sanpaolo ai primi posti tra le 100 società quotate più sostenibili al  mondo, nella classifica stilata da Corporate Knights. Per raggiungere questo risultato, si è  ulteriormente rafforzato il sistema di Governance ESG, in particolare introducendo  meccanismi finalizzati a garantire la coerenza e il monitoraggio degli obiettivi ambientali. Gli  indirizzi regolamentari ESG sono divenuti parte del nostro credit framework, anche in  allineamento alla tassonomia europea, ponendo attenzione alle esigenze e alle opportunità dei  clienti in tema di economia circolare e sostenibilità.  

La tecnologia è un’ulteriore leva della nostra competitività, un fattore chiave che contribuisce  concretamente ai risultati di conto economico di Intesa Sanpaolo. Ne sono un esempio  Isytech, nuova piattaforma tecnologica nativa cloud, Isybank, banca digitale del Gruppo con  un modello di business caratterizzato da un cost/income inferiore al 30%, Fideuram Direct, piattaforma di Wealth Management digitale per il Private Banking, nonché l’uso  dell’Intelligenza Artificiale, con l’adozione di soluzioni Generative AI e l’obiettivo, nell’arco  di Piano, di creare 150 App. L’impegno della Banca ha ricevuto importanti riconoscimenti.  Tra questi, per il secondo anno consecutivo, Intesa Sanpaolo Mobile è stata valutata la  migliore banking app al mondo per funzionalità e customer experience dall’istituto di ricerche  statunitense Forrester.  

Il successo di Intesa Sanpaolo risiede nelle persone e nei valori che la guidano. La Vostra  Banca persegue il rispetto di tutti nell’espressione delle loro identità e diversità e per tale  impegno è stata inserita per il sesto anno consecutivo nell’indice riguardante la parità di  genere Bloomberg Gender-Equality Index 2023, registrando un punteggio ampiamente  superiore alla media del settore finanziario, a livello mondiale e delle società italiane. È stata  inoltre riconosciuta come prima banca in Europa, e unica in Italia, nel Refinitiv Global  Diversity and Inclusion Index 2023, risultando tra le 100 migliori aziende per diversità e  inclusione. Infine, cartina di tornasole dell’ottima reputazione è il riconoscimento di Top  Employer 2024 per il terzo anno consecutivo, da parte di Top Employers Institute. I risultati  conseguiti confermano il successo della strategia fin qui perseguita. Il valore economico generato dall’esercizio 2023 – 25,9 miliardi di euro – è stato distribuito  per l’80% agli stakeholders, di cui il 32% alle persone che lavorano per noi, il 22% agli  Azionisti, e il rimanente a fornitori, Stato, Enti, Istituzioni e Comunità. La Banca ha scelto un  profilo di rischio contenuto, sia nelle assunzioni dei rischi, sia nelle loro valutazioni in  bilancio, perché è consapevole dell’importanza della fiducia concessale dalle famiglie per la  difesa del loro risparmio e dell’impegno assunto con le imprese. Per tali motivi, Intesa  Sanpaolo continuerà a eccellere nel contenimento dei rischi, curando la qualità dei crediti,  mantenendo un elevato livello dei coefficienti patrimoniali e una robusta posizione di  liquidità. Per il 2023, a fronte di un utile netto consolidato del Gruppo pari a 7.724 milioni di  euro e di un utile individuale della Capogruppo pari a 7.292 milioni di euro, viene proposta  all’Assemblea ordinaria la distribuzione per cassa di dividendi per complessivi 5.408 milioni  di euro, che, tenendo conto dell’acconto dividendi pagato lo scorso novembre pari a 2.629  milioni di euro, corrispondente ad un importo unitario di 14,40 centesimi di euro, porta alla  proposta di distribuzione di 2.779 milioni di euro a saldo, corrispondente a un importo unitario  di 15,20 centesimi di euro. Il dividendo per azione complessivo proposto per il 2023 è dunque  pari a 29,60 centesimi di euro. Viene inoltre proposta un’operazione di acquisto di azioni  proprie destinate all’annullamento per un importo pari a circa 55 centesimi di punto di  Common Equity Tier 1 ratio al 31 dicembre 2023 da avviare a giugno 2024 subordinatamente  all’approvazione della BCE e dell’Assemblea, per effetto della quale i soci, senza dover  investire ulteriormente, potranno veder crescere la propria quota dei dividendi totali di Intesa  Sanpaolo”.