I temi ESG sono al centro delle strategie aziendali delle imprese di Milano, Monza e Brianza e la scommessa sostenibile di tali aziende, che percepiscono le tematiche ambientali, sociali e di governance come una priorità, si traduce in maggiori ritorni in termini di crescita e redditività. Chi investe in sostenibilità ci guadagna. Per esempio, tra il 2019 e il 2022 le aziende con certificati ambientali hanno registrato una crescita del 20,6% mentre le altre imprese si sono fermate al 18,4%. E chi ha investito in tecnologia è cresciuta il doppio rispetto a chi non lo ha fatto (32% vs 16%). È quanto emerge dall’indagine periodica che la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo fa sulla rete di gestori della Divisione Banca dei Territori presentata durante il convegno Integrare la sostenibilità nella strategia e nel business aziendale ospitato dalla Direzione Regionale Milano e Monza Brianza di Intesa Sanpaolo. L’evento ha visto gli interventi di Giovanni Foresti Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, Pierluigi Monceri Direttore Regionale Milano, Monza e Brianza Intesa Sanpaolo, Giovanni Barbara Senior Partner Lexacta Global Legal Advice, Paola Rusconi Responsabile Coordinamento Marketing e Business Development Imprese Intesa Sanpaolo, Valentina Aureli Sustainability Business Developer Circularity e Gio Giacobbe, CEO di ACBC. Al centro della riflessione l’importanza della sostenibilità come fattore di successo per il sistema manifatturiero e generatore di impatti positivi sull’ambiente e sulla società.
Nel dettaglio, dall’analisi emerge che tra le priorità ESG delle 8.565 imprese manifatturiere lombarde osservate spiccano l’efficientamento dei processi produttivi, gli investimenti in rinnovabili, modelli di business circolari, la formazione, il welfare e l’intensificazione delle relazioni di filiera in Italia.
In particolare, si sta assistendo a una forte accelerazione della potenza installata di impianti fotovoltaici e nel 2022 per la prima volta la Lombardia, storicamente prima regione per potenza installata da FER (fonti energia rinnovabile), un primato dovuto però all’idroelettrico che con la siccità degli ultimi anni deve fare i conti con la crisi idrica, ha superato la Puglia anche nella potenza da fotovoltaico – con Milano che ha contribuito a questo sorpasso collocandosi al quinto posto per potenza installata (3% del totale). Occorre però, evidenzia Monceri, divenire più autonomi sul fronte degli accumulatori, fondamentali per lo stoccaggio dell’energia da rinnovabili. Da questo punto di vista, il nuovo Regolamento europeo sull’industria a zero emissioni potrà andare incontro a questa esigenza e potenziare l’innovazione green, dove Milano e Monza e Brianza sono ben posizionate grazie alla presenza del distretto della meccanica strumentale.
Buona l’attenzione delle imprese anche alla sostenibilità sociale, nonostante emergano divari importanti a livello dimensionale. È pari infatti al 75% la quota di grandi imprese che adotta queste strategie mentre ci si ferma al 29,3% tra le imprese tra i 3 e i 9 addetti. Le azioni più attivate riguardano il sistema di monitoraggio sulla salute, sulla sicurezza dei lavoratori e sulla sicurezza dei prodotti, le pratiche per il benessere lavorativo e la collaborazione con il territorio per promuovere iniziative di carattere sociale, benefico, culturale e ricreativo. Tra le grandi imprese sono poi più diffuse pratiche per favorire le pari opportunità, l’estensione del congedo parentale, la collaborazione con scuole superiori e università per svolgere progetti di impatto ambientale e sociale.
“Anche nel 2024 Intesa Sanpaolo continuerà ad accompagnare le imprese del territorio nei loro percorsi di crescita e sviluppo sostenibile con il credito e la consulenza, oltre ad una presenza capillare all’estero”, ha commentato Monceri, “La nostra banca, nell’anno appena concluso, ha sostenuto gli investimenti delle famiglie e delle aziende delle province di Milano e Monza Brianza con finanziamenti per 2,6 miliardi di euro e ad oggi abbiamo erogato oltre 900 milioni di euro per progetti orientati alla transizione green, di sostenibilità e circular economy delle imprese milanesi e brianzole. Inoltre, attraverso Motore Italia Transizione Energetica vogliamo continuare a sostenere concretamente le imprese generando benefici economici, ambientali e sociali per la collettività e favorendo lo sviluppo di nuove comunità energetiche”.
Stiamo infatti già nell’era della “Transizione 5.0”, sottolinea Rusconi, che prevede l’impiego delle nuove tecnologie e la valorizzazione del progresso in termini di digitalizzazione del mondo manifatturiero a servizio del raggiungimento di risultati concreti sul fronte della sostenibilità – quali efficienza energetica, decarbonizzazione e miglioramento delle condizioni di lavoro. Ma nonostante il “senso di urgenza della sostenibilità” sia ormai tangibile, la maggior parte delle imprese deve essere accompagnata in questo cambiamento che corre ad alta velocità per molte imprese. Da questo punto di vista, Intesa Sanpaolo supporta il percorso sostenibile delle aziende con una strategia che si fonda su tre pilastri, ossia: sensibilizzare ai temi ESG attraverso la promozione di eventi, webinar dedicati, corsi di formazione per le imprese di diversi livelli di specializzazione e approfondimento, Laboratori ESG, aumentare la consapevolezza tramite la compilazione di un “Questionario ESG” di 30 domande che aiuta a capire il posizionamento di un’azienda e restituisce un report dedicato e supportare gli investimenti in iniziative sostenibili atte a migliorare il profilo ESG facendo affidamento su un’offerta dedicata a supportare il percorso di transizione sostenibile.
Innovazione green: punti di forza dell’economia del territorio di Milano, Monza e Brianza rilevati da Intesa Sanpaolo
Dall’ analisi presentata, numerosi sono i punti di forza dell’economia del territorio di Milano, Monza e Brianza che fanno ben posizionare le due province in tema innovazione green. Tra queste vi sono la presenza di importanti distretti industriali come la Meccanica strumentale di Monza e Brianza, che si colloca al primo posto in Italia per quota di brevetti green pari al 16,8%, la presenza di player con un’elevata specializzazione nei settori avanzati (quali ICT, Finanza e Logistica), l’alta competitività sui mercati internazionali, con l’export che nei primi nove mesi del 2023 è cresciuto del 5,2% rispetto al corrispondente periodo del 2022 (grazie alla spinta dei settori della meccanica, dell’elettrotecnica, degli articoli in pelle, della farmaceutica, della cosmetica e dell’agro-alimentare) e infine le filiere ben ramificate e la ricchezza del know-how e delle competenze del tessuto produttivo locale che consentono un’elevata diversificazione produttiva e una buona capacità di inserirsi con successo in nuove nicchie di mercato e di specializzarsi in nuovi comparti.