Banca d'Italia 2020

Banca d’Italia presenta i risultati del 2020, in arrivo la Carta degli investimenti sostenibili

La Banca d’Italia ha annunciato che nelle prossime settimane pubblicherà la propria Carta degli investimenti sostenibili, con la quale via Nazionale definirà la propria visione della finanza sostenibile, comunicando i principi cui si ispira per la gestione sostenibile degli investimenti finanziari e individuando le linee di azione mediante le quali intende dare concretezza al proprio impegno per la sostenibilità.

Inoltre l’istituto centrale fornito ieri un resoconto dei proprio portafoglio di investimenti sostenibili del 2020, nell’ambito della presentazione la Relazione annuale sul 2020, illustrata insieme alla Relazione sulla gestione e sulle attività della Banca d’Italia sul 2020, che spiega l’attività svolta dalla Banca, i risultati conseguiti e le risorse utilizzate.

L’esercizio 2020 ha mostrato un risultato lordo, prima dell’accantonamento al fondo rischi generali e delle imposte, di 10.2 miliardi di euro, in lieve diminuzione rispetto ai 10.756 milioni del 2019. L’utile netto, ammonta a 6,3 miliardi (8,2 nel 2019).

Ai partecipanti è stato destinato un dividendo di 340 milioni, uguale a quello degli ultimi sei anni. L’utile residuo pari a 5,9 miliardi è stato attribuito allo Stato; aggiungendo anche le imposte di competenza di 1,4 miliardi, la somma complessivamente destinata allo Stato risulta pari a 7,3 miliardi.

Inoltre la Banca d’Italia è impegnata a perseguire una strategia coerente con gli obiettivi di decarbonizzazione e di crescita sostenibile dell’Italia e dell’Unione europea. In questo campo l’Istituto rende conto periodicamente dei miglioramenti nelle politiche di investimento e di gestione dei rischi, nonché dei risultati conseguiti in termini finanziari e di sostenibilità.

Investimenti Sostenibili

Nel 2020 la Banca ha ampliato il perimetro dell’attività di investimento sostenibile includendo, oltre agli strumenti azionari, anche quelli obbligazionari. Nell’ambito delle riserve valutarie in dollari statunitensi sono state acquistate obbligazioni green per un controvalore di circa 300 milioni di euro. A queste si aggiungono le quote del fondo della Banca dei regolamenti internazionali, che investe in green bond, sottoscritte nel 2019 per un controvalore di 100 milioni

Per il portafoglio finanziario in euro sono stati acquistati green bond emessi da istituzioni sovranazionali per 113 milioni di euro. I portafogli di obbligazioni societarie, presenti sia tra le riserve valutarie sia nel portafoglio finanziario in euro per un valore complessivo di circa 1,2 miliardi, sono gestiti dal 2020 con l’obiettivo di replicare indici ESG in sostituzione degli indici tradizionali di mercato.

Per i titoli azionari, il cui valore era pari a 12,1 miliardi alla fine del 2020, la Banca applica dal 2019 criteri di investimento ESG ai portafogli relativi al mercato italiano e dell’area dell’euro gestiti internamente. Lo scorso anno l’applicazione di questi criteri è stata progressivamente estesa anche a quelli gestiti esternamente, mediante strumenti collettivi di investimento nei mercati statunitense e giapponese, per un controvalore di 1,65 miliardi. Di conseguenza l’intero portafoglio azionario è adesso gestito secondo criteri di sostenibilità.

L’intensità carbonica del portafoglio, misurata come rapporto tra emissioni di gas serra e fatturato, nel 2020 si è ridotta del 12% nel confronto con l’anno precedente e del 13% rispetto all’indice di riferimento. Il portafoglio ha inoltre mostrato una diminuzione dell’intensità di consumo di energia elettrica, calcolata come rapporto tra energia consumata e fatturato, del 24% rispetto al portafoglio alla fine del 2019 e del 5% rispetto all’indice.

Fonte: ‘Relazione sulla gestione e sulle attività della Banca d’Italia sul 2020’

Impatto socio-ambientale

Dal 2008 la Banca d’Italia ha adottato una politica ambientale per ridurre l’impronta ecologica delle proprie attività, i cui obiettivi sono: l’uso razionale delle risorse energetichela gestione ottimale dei rifiutila mobilità sostenibileil rafforzamento degli acquisti verdi e la formazione di una cultura ambientale.

Fonte: ‘Relazione sulla gestione e sulle attività della Banca d’Italia sul 2020’

Le emissioni di anidride carbonica sono diminuite del 28% rispetto al 2019, grazie alla riduzione dei consumi di carta per le pubblicazioni (29%), degli acquisti di carta a uso ufficio (54%) e dei viaggi di lavoro (81%). I consumi di energia elettrica si sono ridotti del 5% rispetto all’anno precedente, mentre quelli di gas metano sono aumentati dell’1%. Le emissioni dovute agli spostamenti casa-lavoro si sono quasi dimezzate, anche se durante la pandemia è aumentato il ricorso all’auto privata in sostituzione dei mezzi pubblici. Verrà siglata una collaborazione con l’ENEA per la messa a punto di una metodologia di valutazione dell’impatto ambientale connesso con un maggiore ricorso al lavoro da remoto.

Il Banknote Committee della BCE, nel 2020, ha previsto la redazione di un rapporto annuale sulle azioni messe in atto dalle banche centrali dell’Eurosistema per la sostenibilità ambientale delle banconote. Con riferimento alla gestione dei rifiuti costituiti da banconote triturate, il Banknote Committee ha anche chiesto alle banche centrali di abbandonare lo smaltimento in discarica entro il 2022.

La Banca d’Italia, che attualmente conferisce a impianti di recupero energetico oltre l’80% dei rifiuti costituiti da banconote logore triturate, si adeguerà a questi nuovi criteri nei tempi previsti. Per quanto riguarda la produzione delle banconote, lo stabilimento produttivo della Banca d’Italia è dotato dal 2004 della certificazione ambientale ISO 14001

In relazione all’eccezionale stato di crisi determinato dall’epidemia Covid-19, nel periodo tra marzo del 2020 e gennaio del 2021 il Consiglio superiore ha deliberato contributi straordinari per circa 85,5 milioni a sostegno delle autorità nazionali, locali e degli enti impegnati in prima linea nella gestione dell’emergenza sociosanitaria. Ne hanno beneficiato l’Istituto superiore di sanità, 16 amministrazioni regionali, 2 aziende sanitarie provinciali, 4 grandi strutture ospedaliere, 5 municipalità.

Con l’obiettivo di diffondere maggiore consapevolezza sui temi ESG tra il personale, è stato organizzato un corso di formazione online sui temi dello sviluppo sostenibile e dei cambiamenti climatici al quale hanno partecipato oltre 160 dipendenti.