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Report ESG

Axa IM: il punto sui progressi verso la neutralità carbonica

Axa IM ha presentato il primo report dell’AXA IM For Progress Monitor, che consiste in un insieme di indicatori utili a misurare i progressi dell’azienda verso i suoi obiettivi Net-Zero come azienda e investitore.

Annunciato nel 2023, l’ AXA IM for Progress Monitor è composto da otto metriche con obiettivi intermedi, scelte per la loro importanza strategica e il loro contributo sostanziale agli obiettivi di sostenibilità di AXA IM.

“Siamo orgogliosi di presentare il nostro primo AXA IM For Progress Monitor, poiché ci impegniamo a renderci responsabili nel nostro percorso verso la neutralità carbonica con tutti i nostri stakeholder. Queste metriche integrano i nostri obiettivi finanziari come indicatori significativi dei nostri successi e delle sfide che affrontiamo come investitori e azienda. Abbiamo fatto progressi costanti verso i nostri obiettivi. Dobbiamo continuare a promuovere progressi significativi,” ha dichiarato Marco Morelli, Executive Chairman di AXA IM. “Questi obiettivi fanno parte della roadmap strategica della nostra azienda e saranno riesaminati annualmente per garantire che siano sufficientemente ambiziosi e rispecchino gli obiettivi aziendali più ampi,” ha aggiunto Morelli.

Engagement attivo interno

L’obiettivo di Axa IM era raggiungere il 100% dei dipendenti partecipanti a una sessione di formazione e sensibilizzazione su ESG e sostenibilità entro la fine del 2022. Lobiettivo è stato raggiunto a fine del 2022, quando il 100% dei dipendenti aveva partecipato alle sessioni di formazione e sensibilizzazione. Risultato attribuibile al programma di sensibilizzazione AXA Climate Academy per i dipendenti e i nuovi assunti, che offre moduli sia introduttivi sia approfonditi su ESG e il clima. Per il 2023, l’obiettivo è che almeno il 70% dei dipendenti partecipi a ulteriori sessioni di sensibilizzazione.

Intensità di COdel portafoglio aziendale

L’obiettivo era ridurla del 25% entro il 2025 (rispetto al 2019), obiettivo che è stato raggiunto a fine 2022, quando il tasso di intensità di CO2 è sceso del 28,7%. Risultato attribuibile a una maggiore esposizione ai settori a basse emissioni e a una diminuzione dell’intensità media di COnei settori ad alte emissioni.

Intensità di COnel settore immobiliare

L’obiettivo era ridurre del 20% l’intensità di COoperativa dei fondi propri immobiliari gestiti direttamente, pari a circa 64 miliardi di euro, entro il 2025 (rispetto al 2019). Si è registrato un progresso del 95% verso l’obiettivo, con una riduzione del 19% alla fine del 2022.Gli investimenti nei nuovi sistemi edilizi, una maggiore interazione con i property manager e nuove certificazioni edilizie, oltre al ricambio del portafoglio, hanno contribuito a questo progresso.

Axa IM nel report sottolinea che questa metrica non è basata su un confronto diretto tra elementi simili, ma rappresenta una misura assoluta dell’intensità carbonica del portafoglio, tenendo conto di una base di asset sottostante in evoluzione. E anche se si tratta di un progresso significativo, i portafogli non sono statici. Acquisire asset con prestazioni inferiori con l’obiettivo di migliorarne le prestazioni e potenzialmente dismettere asset ad alte prestazioni potrebbe influire su questa metrica in futuro.

Gestione del patrimonio immobiliare (AUM) allineato al CRREM

L’obiettivo era mantenere il 50% del patrimonio immobiliare diretto in linea con la traiettorira CRREM entro il 2025. Il 50% del patrimonio è stato mantenuto alla fine del 2021, sulla base del portafoglio di riferimento descritto di seguito. Il progresso è definito come il mantenimento di una proporzione definita (50%) del patrimonio immobiliare allineata alla traiettoria CRREM da qui al 2025, nella consapevolezza che ogni anno la traiettoria CRREM diventa più ambiziosa e più difficile da rispettare, nonché tenendo conto del turnover dei portafogli.Per il 2021 e il 2022, facciamo riferimento alle prestazioni di un portafoglio modello, che rappresenta circa il 19% degli asset presi in considerazione, in cui le prestazioni rimangono allineate alla soglia di performance attesa al 2025, per oltre il 50% del portafoglio. 

Dopo le modifiche alla metodologia CRREM nel secondo trimestre del 2023, una metodologia più raffinata è attualmente in fase di test, con i risultati previsti per la fine del quarto trimestre del 2023.

L’impronta carbonica di AXA IM

L’obiettivo era ridurre del 26% entro il 2025 (rispetto al 2019). Axa IM ha ottenuto una riduzione del 58,4%, passando da 8.493 tonnellate di CO2e nel 2019 a 3.532 tonnellate di CO2e equivalenti (il doppio della riduzione sperata per il 2025). Il progresso può essere attribuito a nuove abitudini lavorative post-pandemia, alla qualità degli strumenti digitali e a una più rigorosa politica aziendale sui viaggi di lavoro che enfatizza la necessità di scelte di viaggio sostenibili. Pur prevedendo un aumento dei viaggi di lavoro fino a tornare ai livelli pre-pandemici, Axa IM ritiene siano necessari ulteriori sforzi per mantenere questa tendenza nei prossimi anni.

Engagement sulle emissioni finanziate

L’obiettivo era che il 70% delle emissioni finanziate nei settori rilevanti fossero soggette ad azioni di engagement entro il 2025. Si è registrato un progresso dell’82% verso l’obiettivo: alla fine del 2022 Axa IM ha implementato azioni di engagement per il 57,4% delle emissioni finanziate. Incremento delle attività di engagement verso le società oggetto di investimento  (singolarmente o collettivamente), in particolare con i ritardatari climatici come definito nel meccanismo “Tre strike e sei fuori” nella policy di engagement di AXA IM. Altri emittenti ad alta intensità di COsaranno inseriti nell’elenco dei soggetti all’engagement.

Natural capital solutions

L’obiettivo era destinare 500 milioni di dollari a Natural Capital Solutions entro il 2028. Si è registrato un progresso del 30%: nel 2022, sono stati impegnati 150 milioni di dollari nella Natural Capital Strategy. Impegno continuo di capitale per sostenere una vasta gamma di attività legate al capitale naturale.

Uscita dagli investimenti in carbone

L’obiettivo era di ridurre gradualmente tutti gli investimenti nelle aziende legate al carbone nei Paesi OCSE entro il 2030. È stato raggiunto un progresso dell’11,5%: l’esposizione al carbone è stata ridotta allo 0,247% del totale degli investimenti diretti in aziende quotate alla fine del 2022. Questa riduzione è seguita all’attuazione di nuovi criteri di esclusione nella politica sui rischi climatici aggiornata nel 2022, nonché al continuo processo di engagement con alcune delle aziende ancora in portafoglio riguardo ai loro piani di transizione climatica.