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Acquisizione

Amundi con Lyxor vuole rafforzare la gamma di ETF ESG per arrivare al 40% del totale nel 2025

Amundi con l’integrazione con Lyxor punta a conquistare la leadership nel mercato europeo delle gestioni passive ESG. Il gruppo francese di asset management, che fa capo a Crédit Agricole e che con 1.800 miliardi di masse gestite è il maggiore gestore europeo, conferma la propria strategia e i target alla base dell’operazione di acquisizione di Lyxor avvenuta lo scorso 31 dicembre per la cifra di 825 milioni di euro e conclusa con due mesi di anticipo sulla tabella di marcia. Il progetto ruota attorno a due cardini strategici: la creazione di un polo per la gestione passiva, con una forte impronta sulle soluzioni sostenibili, e di uno per gli investimenti alternativi liquidi.

L’operazione di aggregazione verrà finalizzata progressivamente nei prossimi due anni attraverso il passaggio da diverse fasi e porterà a significative sinergie, in linea con quanto annunciato nell’aprile 2021. In particolare sono previste sinergie di costo annuali run-rate pari a 60 milioni di euro (al lordo delle imposte), con un pieno impatto previsto nel 2024 e sinergie di entrate nette annuali pari a 30 milioni (al lordo delle imposte), il cui pieno impatto è previsto per il 2025.

Fondata nel 1998, Lyxor totalizza più di 140 miliardi in Assets under Management (AuM) e consulenza, è uno dei principali attori del mercato degli ETF (95 miliardi di euro di AuM, terzo operatore in Europa con una quota di mercato del 7,7%) e ha sviluppato una competenza riconosciuta nella gestione attiva (45 miliardi di AuM).

“L’acquisizione di Lyxor è un altro passo importante nello sviluppo della strategia di Amundi. Essa eleva Amundi alla prima posizione tra i fornitori europei di ETF e arricchisce la nostra offerta di gestione attiva con una posizione leader negli asset alternativi liquidi”, ha commentato Valérie Baudson, CEO di Amundi. 

Creazione di un polo di leadership nella gestione passiva

L’acquisizione di Lyxor permette ad Amundi di fare un salto dimensionale notevole nel settore delle gestione passive, conquistando la leadership europea in un mercato dove i volumi contano parecchio in termini di efficienza e risparmio di costi. Con l’integrazione del gruppo ceduto da Société Générale, l’attività combinata di ETF raggiunge i 170 miliardi di asset in gestione che si traduce in una quota di mercato degli ETF UCITS del 14% per Amundi.

La nuova gamma di ETF ampliata fornirà agli investitori un accesso efficiente a una delle più ampie e complete gamme di ETF UCITS disponibile sul mercato. Questa gamma di oltre 300 prodotti include alcune delle strategie più interessanti, in particolare nei settori ESG, Clima, mercati emergenti e reddito fisso. In un mercato in cui le dimensioni e la scala sono fondamentali, l’aumento di AuM della piattaforma passiva Amundi di oltre 282 miliardi di euro rappresenta un passo importante nell’ancorare il posizionamento del gruppo come partner europeo di scelta nella gestione passiva per i clienti sia retail che istituzionali, in tutto il mondo. La piattaforma passiva di Amundi mira ad aumentare il suo patrimonio in gestione del 50% entro il 2025.

Negli ultimi anni, soprattutto la domanda di gestione passiva e di ETF è innegabilmente cresciuta tra tutti i tipi di investitori. I loro vantaggi intrinseci di efficienza dei costi e trasparenza supportati dall’innovazione dei prodotti hanno contribuito a confermare il loro valore in qualità di strumenti efficienti per l’asset allocation sia strategica sia tattica. Questa crescita è anche stimolata da ulteriori fattori come il regolamento MIFID sulla trasparenza dei costi, la trasformazione ESG e più recentemente la crescente digitalizzazione dei canali di distribuzione.

La gamma ETF Amundi ESG & Climate UCITS avrà una quota di mercato di circa il 20%

Grazie all’operazione, l’attuale gamma di prodotti di Amundi con un profilo sostenibile si arricchisce con l’aggiunta di prodotti innovativi di Lyxor ETF. In particolare, con gli ETF Green Bond e Net Zero Climate, la nuova gamma di ETF Amundi ESG & Climate UCITS sarà una delle più ampie e complete, con una quota di mercato di circa il 20%.

Guardando al futuro, l’investimento responsabile sarà l’obiettivo principale di tutti i lanci di prodotti all’interno della piattaforma. Inoltre, in linea con il piano ESG Ambition 2025 & Net Zero di Amundi, Amundi ETF punterà a raddoppiare la percentuale di ETF responsabili, ossia classificati come SFDR 8 o SFDR 9, che rappresenteranno il 40% degli ETF totali entro il 2025

In questo contesto, Amundi si aspetta in particolare una forte crescita nell’adozione da parte degli investitori retail e prevede inoltre un crescente interesse da parte degli investitori istituzionali europei che intendono aumentare l’uso degli ETF, in particolare per l’allocazione Fixed Income & ESG. Amundi vede anche un forte interesse da parte delle istituzioni non europee, dato che il franchise degli ETF UCITS si è dimostrato attraente. Grazie all’impronta duratura del gruppo in Asia e alla presenza in America Latina, e all’ampiezza e profondità della sua offerta, Amundi è ben posizionata per affermarsi come principale fornitore europeo di gestione passiva in queste regioni.

Creazione di un polo negli asset alternativi

Amundi ha deciso di creare una linea di business denominata Amundi Alternatives, completando così la sua gamma di soluzioni d’investimento. Attualmente Amundi Alternatives ha un valore di oltre 23 miliardi di euro. Questa ambizione deriva dai 23 anni di comprovata esperienza di Lyxor nel settore alternativo, combinata con l’impronta di distribuzione globale di Amundi. Questa nuova piattaforma è ben posizionata per generare una crescita resiliente grazie alla posizione storica di Lyxor come partner di fiducia di lunga data dei migliori nomi dell’industria globale degli investimenti alternativi, così come ai più grandi investitori.