ReLife, primo gruppo italiano privato leader nell’economia circolare la cui maggioranza del capitale è detenuta da F2i attraverso il Fondo per le Infrastrutture Sostenibili, ha pubblicato la quarta edizione del Bilancio di Sostenibilità 2023 dal titolo “Upcycling Together” che racconta il percorso del gruppo nel trasformare il rifiuto in risorsa creando valore per le persone, le aziende e il Pianeta.
ReLife, con l’elaborazione e la certificazione del Bilancio di Sostenibilità, ha scelto di comunicare a tutti gli “stakeholder” le prestazioni aziendali relative all’esercizio 2023, non solo dal punto di vista economico, ma anche sotto il profilo ambientale e sociale. Questo importante risultato viene raggiunto con due anni di anticipo, e su base volontaria, rispetto agli obblighi normativi introdotti dalla Direttiva Europea 2022/2464 Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) appena entrata in vigore.
Indice
End of waste
ReLife con le sue 5 aziende – Recycling, ReFuel, Paper Mill, Paper Packaging e Plastic Packaging – ha avviato a recupero quasi un milione di tonnellate di materiali trasformando ciò che costituirebbe un danno ambientale e un onere aggiuntivo per la collettività in una risorsa. Questa complementarità delle sue divisioni costituisce un unicum nel panorama nazionale e consente al Gruppo di perseguire l’obiettivo massimo di circolarità: l’end of waste. Questo processo, cioè la cessazione della qualifica di rifiuto ha permesso al Gruppo di trasformare nel 2023 il 44% delle tonnellate di materiale in uscita in “nuovo” prodotto (il 3% in più rispetto al 2022).
Acquisizioni strategiche
Nel corso del 2023 sono state portate a termine diverse acquisizioni che hanno permesso al Gruppo di consolidare la propria leadership nell’economia circolare ampliando i propri servizi sia dal punto di vista territoriale che di competenze. L’acquisizione di Fratelli Longo, da parte della divisione ReLife Recycling, ha consentito di completare la rete delle piattaforme del Gruppo nel centro-nord Italia aggiungendo anche l’Emilia-Romagna alle già presenti Liguria, Piemonte, Lombardia, Toscana e Veneto. Nella divisione ReLife Paper Packaging il gruppo ha acquisito tre scatolifici: DELES a Origgio, la sua controllata Ondulati Menegazzi sempre in Provincia di Varese e la SGI di None in Provincia di Torino. In questo caso, le operazioni straordinarie hanno il duplice effetto di far crescere Paper Packaging nella quota di market share in Italia, con l’obiettivo di superare il 5% nazionale e quello di ridurre le distanze e quindi la carbon footprint nei confronti dei clienti. Grazie a queste acquisizioni strategiche e al continuo impegno, il Gruppo conta 1.000 dipendenti e ha raggiunto un EBITDA di oltre 53 milioni nell’esercizio 2023.
Dal rifiuto anche il combustibile
La missione del Gruppo è valorizzare i rifiuti attraverso il riciclo per creare nuovi prodotti, riducendo al minimo il conferimento in discarica. Per raggiungere l’obiettivo di Zero Waste, con ReFuel a Silvano d’Orba, in provincia di Alessandria, il gruppo ha investito nella realizzazione di un impianto all’avanguardia ad elevata automazione in grado di produrre CSS (Combustibile Solido Secondario) trasformando i rifiuti non più recuperabili. ReFuel può quindi rifornire i cementifici italiani ed europei con un combustibile verde che produce emissioni inferiori rispetto ad altri combustibili disponibili sul mercato e normalmente utilizzati in questi impianti.
Garanzia di trasparenza e qualità
La divisione del gruppo ReLife Paper Packaging ha intrapreso un percorso di certificazione del contenuto di materiale riciclato nei propri prodotti, confermando il proprio impegno verso la sostenibilità e la riduzione dell’impatto ambientale. Grazie ad un team esperto e competente, la divisione Paper Packaging ha ottenuto la certificazione ReMade in Italy®, indipendente e accreditata, che verifica e garantisce il contenuto di materiale riciclato nei prodotti, assicurando la tracciabilità della produzione lungo tutta la filiera, dalle materie prime al prodotto finito. La certificazione ReMade non solo attesta la qualità e la trasparenza dei processi, ma semplifica anche il Green Public Procurement e risponde alle esigenze del mercato privato. Con prodotti certificati, ReLife può garantire alla pubblica amministrazione e ai clienti il rispetto dei requisiti ambientali sul riciclo. Per ReLife, la trasparenza nei processi produttivi e la riduzione delle emissioni di CO2 sono obiettivi chiave, perseguiti con dedizione da tutte e quattro le divisioni del gruppo. Con questa certificazione, in particolare, sarà possibile applicare sulle scatole l’etichetta ReMade in Italy®, che riporta il dato conseguito sul contenuto di materiale riciclato, con assegnazione della relativa classe.