F2i Sgr, gestore italiano di fondi infrastrutturali, ha pubblicato il rapporto di sostenibilità Integrato 2021 che evidenzia i progressi compiuti in tema di prestazioni ambientali, economiche e sociali da F2i SGR e dalle società del portafoglio dei fondi in gestione.
In un contesto di instabilità e incertezza economica e congiunturale, il valore economico generato nel 2021 si è attestato a 8,2 miliardi di euro, in crescita di circa il 50% rispetto al 2020, mentre il valore economico distribuito agli stakeholder ha raggiunto i 7,2 miliardi di euro, in aumento di oltre il 60%.
Nel 2021 la Sgr si è dotata di una nuova policy ESG, in sostituzione di quella adottata nel 2018, che non solo ha recepito gli intervenuti aggiornamenti normativi, ma ha anche rafforzato la valutazione, in tutte le fasi del processo di investimento, degli aspetti relativi alla sostenibilità, in particolare ampliando le esclusioni a monte degli investimenti in alcuni settori, indirizzando alcuni investimenti in settori con ricadute positive sulla sostenibilità, come rinnovabili ed economia circolare, e infine valutando i potenziali investimenti anche a valle dei risultati della due diligence ESG.
Per quanto riguarda il coinvolgimento delle partecipate al perseguimento di obiettivi ESG, il numero di società che redigono il rapporto di sostenibilità è passato da dieci nel 2020 a diciotto nel 2021.
A seguito del maggior impegno di F2i nella sostenibilità, attualmente sono tre i Fondi F2i che promuovono caratteristiche ambientali e sociali: al Fondo per le Infrastrutture Sostenibili, istituito nel 2020 e all’Infrastructure Debt Fund 1, focalizzato sul debito a supporto di investimenti infrastrutturali in un’ottica di sostenibilità, nel 2021 si è aggiunto anche il Fondo ANIA-F2i.
Nel corso del 2021, F2i si è confermata attore del settore della transizione energetica, arricchendo il portafoglio con l’acquisizione di Ital Gas Storage, attiva nello stoccaggio di gas naturale. Nel comparto dell’economia circolare, invece la SGR ha acquisito nel corso dell’anno ReLife, società che opera nel settore del riciclo della carta e della plastica, e che costituisce il nucleo attorno a cui la SGR intende aggregare altre società per creare un primario polo nazionale nel settore del riciclo.
Sotto il profilo ambientale, le società partecipate dai fondi vantano circa 1.400 Megawatt (MW) di capacità installata per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, di cui 1.000 MW solare, 300 MW di eolico e 70 MW di impianti di produzione di energia da biomassa. Grazie a tali impianti sono stati evitate emissioni per un totale di 1,3 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, e le emissioni nette delle società in portafoglio di F2i sono diminuite circa del 25% rispetto al 2020.
Con riferimento agli aspetti sociali, l’88% degli oltre 22.000 dipendenti delle aziende partecipate nel 2021 era inquadrato con un contratto a tempo indeterminato, e le ore di formazione, pari a 14 per dipendente formato, sono aumentate del 28% rispetto al 2020.
Per quanto riguarda la governance, infine, nel 2021 i CdA delle società partecipate risultavano costituiti per il 32% del genere meno rappresentato che, seguendo un trend positivo, ha registrato un aumento del 4% rispetto al 2020. L’ingresso di F2i nella compagine azionaria ha determinato un significativo miglioramento della diversità di genere nei consigli di amministrazione delle società neo acquisite. Nello specifico, dopo l’ingresso di F2i, la partecipazione delle donne nel CdA è cresciuta dallo 0% al 33% in ReLife, dallo 0% al 29% in Geasar e dal 20% al 29% in Ital Gas Storage.